|13|

989 47 12
                                    


Era un sabato mattina di ottobre, più precisamente il 7.

Jisung, come al suo solito, era seduto sul divano in salotto a giocare alla playstation. I suoi genitori erano entrambi usciti per fare delle commissioni, quindi, perché non approfittarne?

Erano passate all'incirca due settimane da quando lui e minho avevano quel tipo di rapporto. Quel tipo di rapporto in cui si scambiavano baci e coccole e provavano interesse l'uno per l'altro, ma non era ancora una relazione vera e propria.

Tuttavia, jisung non perdeva le speranze. Aveva aspettato minho per ben due anni, intanto che quest'ultimo non faceva altro che prenderlo in giro. Perciò, non vedeva il motivo del perché non avrebbe dovuto aspettarlo anche ora, che per di più sapeva che provava interesse per lui. Era più che sicuro che un giorno lui e minho sarebbero potuti definirsi un "noi".

Nonostante ciò, non aveva alcuna intenzione di fare cose affrettate, come gli aveva chiesto il maggiore, e né tantomeno di mettere pressione a quest'ultimo.

Prima di diventare qualcosa di ufficiale, gli aveva proposto di iniziare a conoscersi meglio. Del resto, era una cosa sensata. A parte per qualche presa in giro, i due ragazzi non si erano mai parlati, quindi perché no?

Avrebbe aspettato minho per tutto il tempo che sarebbe servito, anche degli anni se fosse stato necessario.

I suoi pensieri vennero presto riportati sulla partita che stava giocando. Era a un passo dalla vittoria, ma il suo telefono iniziò a squillare.

Aveva tenuto la suoneria alta, perciò si spaventò. Tuttavia, nonostante il rumore fastidioso della suoneria, continuò a giocare. Non avrebbe di certo perso la partita per una telefonata.

Dopo pochi secondi il telefono smise di suonare, lasciando quindi jisung più tranquillo e concentrato sul gioco.

Passarono un paio di minuti, e finalmente riuscì a vincere la partita. Portò le braccia in aria, iniziando ad esultare.

Poco dopo, il suo telefono riprese a squillare, provocando un sospiro profondo nel ragazzo.

"Giuro che se è per qualche cazzata mi arrabbio" disse, sporgendosi poi verso il tavolino di vetro posto davanti a sé, afferrando il suo telefono e guardando lo schermo.

Non appena lesse il nome "minho <3" sgranò gli occhi, rispondendo immediatamente.

"Hey ji" salutò il maggiore.

"Hey minho. Perché mi stai chiamando? Per di più di sabato mattina" rispose jisung emettendo poi una leggera risatina.

"Perché, non posso?" 

"Hey non sto dicendo quello! Era solo per chiedere" esclamò il minore mettendo su un piccolo broncio, nonostante l'altro non potesse vederlo.

"Sì tranquillo stavo scherzando" rispose minho ridendo.

"Comunque è perché volevo chiederti una cosa. Sai no quando un paio di settimane fa ti avevo chiesto di uscire? Beh, oggi finalmente non ho impegni. Tu sei libero?" continuò subito dopo.

"Sì non ho nulla da fare"

"Beh perfetto. Allora? Ti andrebbe di uscire con me oggi?"

"Certo! Dove mi porti di bello?" chiese esaltato jisung.

"Quello non posso dirtelo, è una sorpresa! Però, vedi di essere pronto entro le 12:45, ti porto in un bel posto"

"D'accordo!"

"Perfetto allora. Ti passo a prendere a quell'ora, va bene?"

"Certo! A dopo min"

"A dopo ji!"

star lostDove le storie prendono vita. Scoprilo ora