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Quella mattina minho si svegliò più felice del solito, e il motivo gli era ben chiaro: non vedeva l'ora di rivedere jisung. Certo, non potevano stare tutto il tempo insieme, baciarsi o altro, ma lui sarebbe stato contento anche solo nel vedere il suo dolce viso.

Invece, riguardo i suoi amici, hyunjin e changbin,  aveva già pensato a che scusa usare.

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Non appena arrivò davanti scuola guardò l'orario sullo schermo del proprio cellulare: erano le 7:50, le lezioni iniziavano alle 8:10, perciò aveva abbastanza tempo a disposizione.

In quel momento gli arrivò un messaggio da hyunjin, il quale diceva semplicemente "siamo al bar della scuola".

Minho aveva pensato di trovarsi con i suoi amici, quella mattina prima delle lezioni, per raccontare loro ciò che era successo.

Si diresse dunque verso il retro della scuola, dove era posta una grande porta di legno. La spinse e si ritrovò dentro il bar della scuola. Se la richiuse alle spalle per poi guardarsi intorno. Il bar era molto piccolo ma sempre pieno di gente.

Guardandosi in giro, notò i suoi amici seduti a un tavolino abbastanza lontano che lo salutavano con la mano, facendogli segno di dirigersi lì.

Minho si diresse quindi verso di loro. Poggiò lo zaino a terra, contro la gamba di una seggiola, per poi sedersi su di essa.

"Allora? Com'è andata?" chiese hyunjin con un ghigno sul volto, avvicinandosi di più all'amico, come se non volesse che qualcuno li sentisse. Changbin fece la stessa cosa, per poi prendere parola.

"Quindi, l'hai fatto o no con quel verginello?" rise quest'ultimo.

"Ragazzi frenate un attimo. Il mio piano è cambiato" iniziò a mentire minho.

"Aish minho, che palle che sei. Avanti, racconta il tuo nuovo piano allora" disse hyunjin tornando poi nella sua posizione precedente, sorseggiando un goccio del suo iced americano.

"Semplicemente, avevo in mente di far finta di essere interessato a lui e iniziare ad uscirci, per poi, quando sarà il momento giusto, dirgli che lo stavo solo illudendo e che era tutto uno scherzo. A parer mio, è un piano migliore rispetto all'altro. Certo, ci vorrà più tempo, ma così potremo umiliarlo di più" disse minho, ripetendo bugie su bugie.

Non voleva illudere jisung. Illuderlo e ferirlo erano le ultime cose che voleva fare. Voleva davvero iniziare a uscire con lui, e poi un giorno, chissà, sarebbero anche potuti diventare qualcosa di più di semplici amici? Sperava solo che i suoi amici tenessero la bocca chiusa.

Changbin iniziò a ridere leggermente, per poi poggiare una mano sulla spalla dell'amico.

"Cavolo minho, ti sei superato, davvero! Non me l'aspettavo da te" ammise.

"Sì, changbin ha ragione. Questo piano è decisamente meglio dell'altro, sarà anche più divertente alla fine" lo seguì a ruota hyunjin, ridendo a sua volta.

"Però vi chiedo solo una cosa: fin quando jisung non verrà a sapere la verità, vi prego di non dirgli più niente di offensivo o altro. Non che me ne importi qualcosa, ma perché altrimenti inizierebbe a sospettare che c'è qualcosa sotto, ne sono sicuro"

"D'accordo, come vuoi tu" 

=====

Jisung era seduto sui pouf posizionati sotto alle scale con felix. Entrambi aspettavano jeongin e seungmin. Jisung non vedeva l'ora di raccontare tutto quanto ai suoi amici.

Non appena quest'ultimo intravide i suoi amici, gli corse incontro e saltò letteralmente addosso a jeongin, stringendolo in un forte abbraccio.

"Wo wo, cos'è tutto questo affetto?" chiese il minore sorridendo.

Non appena jisung si staccò, jeongin notò la felicità nei suoi occhi.

"Avevi ragione tu jeongin!" esclamò il biondo tutto esaltato, tornando in seguito a sedersi affianco a felix, intanto che gli altri due facevano lo stesso.

"Avanti, raccontaci tutto, sono curioso!" disse felix.

"Okay, allora, sarò diretto: ieri pomeriggio, dopo aver finito la ricerca di storia, abbiamo quasi scopato" disse mentre le sue guance si tingevano di un color roseo.

"COSA?!" esclamarono all'unisono i suoi amici.

"No no calmatevi! Vi ho detto quasi, perché, beh, ad un certo punto si è fermato e mi ha chiesto se quella fosse la mia prima volta. Io gli ho risposto di sì, e allora lui ha detto che avremmo continuato un altro giorno, perché non voleva che la mia prima volta fosse con qualcuno che per questi ultimi anni non aveva fatto altro che prendermi in giro. Oh, e sapete che io sono molto insicuro del mio fisico no? Beh, lui invece mi ha rassicurato, dicendo che non dovevo vergognarmene perché non è brutto e a lui non importava che fisico avessi"

"Ma che carino però dai" disse felix facendo il labbruccio.

"Avanti, continua!" lo incitò esaltato seungmin.

"Dopo che ci siamo rivestiti ci siamo sdraiati sul mio letto e abbiamo iniziato a coccolarci, finché non ci siamo addormentati. Poi è rimasto a cena da me, si è scusato per come mi ha trattato in questi anni e abbiamo guardato un film insieme, sempre coccolandoci. Mi ha anche baciato due volte, e durante il tragitto verso casa sua, anche se c'era mia madre in macchina, mi ha tenuto per mano tutto il tempo" disse jisung sorridendo ai ricordi avuti la sera prima con l'altro ragazzo.

"Oh, quasi dimenticavo, ha detto pure che farà il possibile affinché i suoi amici, hyunjin e changbin, mi lascino in pace" aggiunse poi.

"Cavolo jisung, dire che ha una cotta per te è poco" disse jeongin, rimasto letteralmente a bocca aperta.

"Neanche alle medie, con quella ragazza di cui ti avevo parlato, si era comportato così!" aggiunse poco dopo.

"Vi rivedrete un'altra volta, vero?" chiese speranzoso felix.

"Oh, sì, mi ha chiesto se uno di questi giorni mi va di uscire con lui, da soli"

"E allora quando uscite?" si intromise seungmin.

"Beh, questo ancora non lo so. Io sono sempre libero, perciò ha detto che mi farà sapere"

"Quando te lo farà sapere devi assolutamente riferircelo!" disse esaltato jeongin.

"Certo, di questo non vi dovete preoccupare" rispose jisung ridendo.

"Cavolo, sembriamo tre ragazzine che aiutano la loro amica alle prese con la sua prima cotta" disse poi felix ridendo, provocando la stessa cosa pure agli altri tre.

Dopo pochi minuti la campanella suonò, perciò ognuno di loro si diresse verso la propria classe.

Non appena jisung entrò in aula, la prima cosa che fece fu guardare verso il posto di minho, vedendo se fosse già arrivato o meno. La risposta fu negativa, ma non si scoraggiò del tutto. Probabilmente sarebbe arrivato da lì a momenti.

In effetti, circa una trentina di secondi dopo, una volta che jisung ebbe sistemato tutto il suo materiale, entrò hyunjin in classe, seguito da minho.

Gli occhi di quest'ultimo si incrociarono con quelli di jisung. Entrambi si sorrisero e si salutarono con un cenno della mano.

Per sorpresa del minore, minho fece cambio posto con hyunjin, ritrovandosi perciò seduto dietro di lui.

Jisung si voltò emettendo una leggera risata per ciò che aveva appena fatto.

"Buongiorno jisung" lo salutò il moro sorridendogli.

"Buongiorno anche a te minho" ricambiò il gesto il biondo.


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