Capitolo 4

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"Io sono nessuno e tu chi sei?"


ROSE MARSHALL

Oggi è finalmente venerdì, e aspettavo questo giorno da troppo. La settimana era andata lentissima.

L'unica cosa brutta del venerdì? La lezione della Mcgranitt. Per carità io amavo la professoressa ma le sue lezioni mi facevano venir voglia di addormentarmi sul banco.

Quando arrivammo a lezione e ci sedemmo nei nostri soliti posti, vidi un gatto sulla cattedra e capii che era la professoressa. Lo faceva spesso quello di trasfigurarsi in un gatto. Diceva che così saremmo stati bravi anche noi. Ovviamente la trasfigurazione la studiavamo dal primo anno e dovevo ammettere di essere anche abbastanza brava in quella materia.

«Bene ragazzi, buongiorno a tutti. Per oggi vi assegno un compito che partirà da lunedì fino a tutto l'anno scolastico» disse la professoressa.

Io, Pansy e Daphne ci guardammo confuse e poi voltammo di nuovo la testa verso la Mcgranitt.

«Non spaventatevi, io e il preside ne abbiamo discusso molto, e sono convinta che questo vi possa aiutare a socializzare di più tra di voi» continuò lei.

«Bene allora, il lavoro consiste nel mandare delle lettere ad un vostro compagno o compagna che vi verrà affidato da me. Questo compito è obbligatorio, per cui non voglio sentire lamentele»

«Non dovrete svelare chi siete all'altra persona, e se scoprite chi è non potete cambiare compagno» concluse lei.

«Scusi professoressa ma se non sappiamo con chi ci stiamo scrivendo come sappiamo che la lettera arriverà a lui o lei» chiese una ragazza di serpeverde che a malapena conoscevo.

«I vostri gufi faranno tutto, voi dovete solo scrivere le lettere» disse e dopo nemmeno cinque minuti ci fu il cambio dell'ora.

Tutte le altre lezioni furono una noia mortale e quando arrivò l'ora di pranzo mi precipitai in Sala Grande.

Presi posto vicino a Lorenzo che salutai con un bacio sulla guancia. «Ciao a tutti» dissi poi e mi presi da mangiare visto che stavo morendo di fame.

«Cosa ve ne pare del lavoro della Mcgranitt?» chiese Pansy.

«Secondo me è una cosa figa» disse Blaise e Draco e Theodore lo appoggiarono.

«Secondo me è una stronzata» disse ovviamente il solito stronzo Mattheo Riddle.

«Certo non sia mai che ti possa piacere qualcosa» dissi e al tavolo calò il silenzio.

«Mi dovrebbe piacere guardare i ragazzi nella doccia?» disse con un ghigno e tutti mi guardarono con gli occhi sgranati.

Tutti tranne Draco che stava sghignazzando.

«Che cosa vuole dire Rose?» mi chiese Lorenzo.

Mi voltai a guardarlo.

«Niente. Non sa quello che dice» borbottai.

«Io credo proprio di sapere quello che dico» si difese il moro.

«No tu non sai proprio un cazzo Riddle» borbottai e mi alzai dal tavolo lanciandogli un'occhiataccia.

«Uuh uuh» disse Blaise ridendo.

«Sta zitto coglione» disse Mattheo.

Feci segno a Pansy e Daphne di seguirmi e loro annuirono e si alzarono dal tavolo.

Andammo nella nostra stanza e mi buttai sul letto.

«Non lo sopporto dio» sbuffai e mi passai una mano tra i capelli.

Prohibited | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora