Capitolo 44

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— 'Cause this house is not a home
Without my b a b y.


ROSE MARSHALL

Dormivo beatamente finché non sentì delle labbra che si posavano ripetutamente sul mio collo.

Ridacchiai senza nemmeno aprire gli occhi.

«Theo» lo richiamai.

«Fiocco di neve» disse lui continuando a baciarmi il collo.

«Dammi un po' di tregua» dissi e ti accarezzai i capelli.

Avevamo passato la notte e rigirarci nelle coperte e ci eravamo addormentati all'alba ed ero stanca morta oltre che dolorante.

Sarei dovuta essere abituata ma lui era fin troppo dotato affinché il mio corpo si abituasse.

«Ma come speravo di farlo di nuovo poi andare in doccia e farlo ancora» disse baciandomi la spalla.

«Speravi male Theo» ridacchiai e lo allontanai.

«Hai fame?» mi chiese.

Annuì e lui mi lasciò un bacio sulla fronte.

«Vado a prenderti da mangiare» disse alzandosi dal letto.

«Fermo, ci andiamo insieme» dissi stiracchiandomi.

«Rimani qui a riposarti, devi essere in forze per dopo» ridacchiò e alzai gli occhi al cielo.

«Sul serio però, dopo dobbiamo vederci con Potter e tu hai bisogno di forze, vatti a fare una doccia io torno subito» disse lasciandomi un bacio sulla fronte.

«Grazie Theo» lo ringraziai e mi alzai dal letto con solo una sua maglietta addosso che a malapena mi copriva il sedere.

«Fila in bagno sennò rimango qui e ti scopo» disse terribilmente serio.

Ridacchiai e mi avvicinai verso il bagno ancheggiando sapendo che mi stava guardando il culo.

Entrai in bagno e mi tolsi la sua maglietta rimanendo nuda, mi guardai allo specchio e vidi i numerosi succhiotti addosso e i segni delle sue mani sui fianchi. Ci passai sopra le dita e per poco non fremetti al ricordo della sue mani su di me.

Aveva così tanto potere sul mio corpo, e anche nel mio cuore soprattuto da qualche giorno prima quando mi aveva detto di amarmi.

Mi infilai sotto la doccia e mi sciacquai i capelli e mi lavai il corpo con calma. Mi misi un asciugamano intorno al corpo e tornai in camera.

Mi abbassai per prendere i miei slip ma vidi che erano distrutti. La sera prima Mattheo non era stato per niente gentile con i miei vestiti.

Mi guardai intorno e aprì un cassetto e presi un paio di boxer, che ovviamente mi andavano grandi, ma non sarei potuta rimanere nuda. Poi aprì l'armadio e presi una sua felpa.

Inspirai il suo profumo e chiusi gli occhi. Amavo il suo profumo, era fresco e forte allo stesso tempo. Così come lui.

Mi avvicinai a chiudere il cassetto che avevo lasciato aperto ma poi vidi il mio diario, quello che gli avevo regalato a natale, sapevo di dovermi fare i fatti miei ma non ci riuscì e lo presi.

Prohibited | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora