Capitolo 28

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"Eravamo insieme, tutto il resto del mondo l'ho scordato."
- Walt Whitman.

MATTHEO RIDDLE

Finita la cena, Narcissa mi volle davvero parlare, per cui rimasi in cucina con lei.

Prima che Narcissa potesse parlare però Rose entrò in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.

Ovviamente non mi feci scappare l'opportunità di guardarla, e ovviamente Narcissa se ne accorse.

Bravo coglione.

Rose mi lanciò una rapida occhiata e uscì dalla cucina in fretta e furia.

Narcissa si sedette di fianco a me e mi strinse la mano.

«Come hai osato non dirmi che hai una ragazza» disse lei.

«Perché ce l'ho? Non lo sapevo» dissi in modo scherzoso.

«Rose non è la tua ragazza?» mi chiese.

«No Narcissa, Rose non è la mia ragazza» dissi e voltai lo sguardo.

«Ma lei ti piace vero?» mi chiese.

Mi irrigidì. Non lo sapevo nemmeno io, oppure semplicemente ero troppo cacasotto per dirlo ad alta voce.

A malapena riuscivo a pensarlo, figuriamoci a dirlo a quella che reputavo essere come una seconda madre.

Fanculo mi piace cazzo, mi piace eccome.

Sospirai e mi passai una mano tra i capelli.

«Oh no, è lei?» mi chiese e io mi limitai ad annuire.

«Non posso permettermi che succeda» sussurrai.

«Oh Mattheo è già successo, sbaglio o le hai regalato il libro di tua madre?» mi chiese accarezzandomi la schiena.

«Sì, l'ho fatto» dissi e mi voltai a guardarla.

«Ho così tanto casino nella testa, è tutto troppo, lei è troppo» dissi appoggiandomi a lei.

Narcissa mi strinse forse e serrai la mascella. Sembravo un bambino che andava a piangere tra le braccia della mamma.

«Cosa devo fare?» le chiesi.

Ero arrivato ad un punto di non ritorno. Mi ero fottuto da solo con le mie mani, e ora dovevo trovare un modo per uscirne senza fare soffrire Rose.

Cosa molto improbabile visto quello che sarebbe successo a breve.

«Spiegale la situazione, spiega il tuo punto di vista, sono sicura che capirà e tutti insieme troveremo una soluzione» disse.

E se non ci fosse una soluzione?

Presi un respiro profondo e dopo che Narcissa mi diede un bacio sulla fronte con fare materno mi allontanai.

«Non mi piace parlare con te, è tutto così emotivo» sbuffai e mi passai una mano tra i capelli.

«Sei una brava persona Mattheo» mi disse la donna.

Lo ero stata, ora non lo so più.

Non mi sentivo affatto una bella persona nel mentire a Rose su una cosa che la riguardava sul personale.

«Ora va da lei, sono sicura che non vede l'ora» disse facendomi l'occhiolino e non riuscì a trattenere una risata.

Le diedi un bacio sulla guancia e uscì dalla cucina per andare in salotto.

Prohibited | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora