"Forse c'è qualcosa di peggio dei sogni svaniti: perdere la voglia di sognare ancora."
-Sigmund Freud.ROSE MARSHALL
Stavo tremando per quanto ero eccitata, non credevo di volerlo così tanto finché non mi baciò in corridoio.
Ci stavamo baciando ed eravamo ancora in mezzo alla stanza, poi mi prese in braccio tenendomi dal sedere e mi fece sdraiare sul letto.
Si mise in mezzo alle mie gambe e continuò a baciarmi con bisogno. Gli accarezzai le braccia mentre lui mi toccava tutto il corpo alzandomi il vestito fin sopra i fianchi, lasciando intravedere le mie mutandine.
«Vuoi fermarti?» mi chiese mentre mi baciava il collo.
Dio no che non voglio. Dopo due mesi finalmente siamo sul punto di scopare, di certo non mi tiro indietro ora.
«No» dissi e gli alzai dal camicia iniziando a slacciargli i bottoni con le dita tremanti.
Vidi il suo sguardo percorrermi il corpo e mi morsi il labbro, nessuno mi aveva mai guardata così.
E non era una cosa brutta anzi, Mattheo mi guardava come se venerasse il mio corpo, il che mi faceva sentire in pace con esso.
«Sei uno spettacolo» sussurrò e si abbassò sul mio seno ancora coperto dal reggiseno e ci lasciò dei baci sopra.
Mi alzai leggermente e armeggiai con il gancetto per toglierlo, e ovviamente si era incastrato.
«Dai cazzo» borbottai e quando sentì le mani di Mattheo attorno alle mie che cercava di aiutarmi divenni più rossa di un peperone.
Dio che figuraccia.
«Non ci pensare, lasciati andare» mi disse accarezzandomi le cosce e per poco non tremai per via delle mani e degli anelli freddi.
Chiusi gli occhi e lo sentì sfilarmi il vestito. Sentii il suo respiro sull'ombelico e le sue dita chiudersi introno alla stoffa del mio intimo.
Aprii gli occhi e vidi che mi stava guardando, annuii senza dire nulla e solo in quel momento Mattheo mi tolse anche l'intimo lasciandomi nuda ed esposta davanti a lui.
Allungai le mani per slacciargli la cintura che buttai a terra, poi passai a slacciargli i pantaloni abbassandoli quanto riuscivo.
Lo sentì ridacchiare sul mio collo e mi voltai a guardarlo.
«Perché stai ridendo?» gli chiesi.
«Sei buffa, ma eccitante allo stesso tempo. Solo tu riusciresti ad essere entrambe le cose» disse e mi strinse i fianchi spingendosi verso di me.
Le sue parole però mi fecero battere il cuore così veloce che lo sentii perfino nelle orecchie.
Mattheo scese fino al mio seno e lo riempì di baci, facendomi ansimare e dimenare sotto di lui.
«Non riesco a capire cosa voglio di più, se leccare la tua fica o fotterla» disse mentre scendeva a baciarmi la pancia e i fianchi.
Mi morsi il labbro e chiusi gli occhi. Mi stava torturando, ma era la tortura migliore del mondo.
«Tu Rosie che dici?» mi chiese, ma al momento riuscii solamente ad alzare i fianchi verso il suo viso.
Appena sentii il suo respiro sulla mia intimità strinsi le lenzuola e alzai di nuovo i fianchi verso il suo viso.
Sentii qualcosa di caldo colare sulla mia intimità poi sentii la sua lingua muoversi su e giù a velocità alternate.
«M-Mattheo aah» gemetti e gli strinsi i capelli spingendolo di più verso la mia intimità.
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Prohibited | Mattheo Riddle
Fanfiction[COMPLETA] «𝐋𝐢 𝐚𝐯𝐞𝐯𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞, 𝐢𝐥 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐮𝐧𝐨 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐡𝐢𝐮𝐝𝐞𝐯𝐚 𝐢𝐧𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐞 𝐟𝐨𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨.» -Fëdor Dostoevskij. Dopo aver passato anni a dubitare di se ste...