Capitolo 10

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"L'anima è la più angosciante spia che un nemico possa mandare."
- Emily Dickinson.


MATTHEO RIDDLE

I giorni a scuola passavano, così come passava la mia vita e la voglia che avevo di fare qualsiasi cosa.

Mi ero lasciato andare per una sera, e ovviamente venni punito. Non c'era pace per quelli come me.

Me lo dovevo aspettare, avevo abbassato la guardia. Cosa che non avrei mai dovuto fare.

Ma cazzo quella ragazza mi faceva uscire di testa. Mi stava facendo impazzire con quel suo corpo da urlo e quella lingua che non riusciva a frenare mai.

Mi tornò in mente il ricordo di venerdì sera, ora era giovedì, e avevo visto Rose Marshall solamente a pranzo e a cena.

Ci stavamo evitando a vicenda, il che andava bene così.

Io non potevo spingermi oltre, e lei di sicuro non avrebbe voluto fare niente con uno stronzo come me.

In questa settimana avevo fatto così tanto sesso che credetti di non avere più sperma in corpo, cosa assolutamente errata perché ne avevo eccome.

In questo momento mi stavo dirigendo verso la lezione che era Difesa contro le Arti Oscure. Entrai in classe e la vidi seduta al mio posto.

Mi avvicinai a lei e appoggiai le mani sui bordi del banco.

«Questo è il mio posto Marshall, alzati» le dissi.

Lei finalmente alzò lo sguardo verso di me e una scossa si accese in tutto il corpo soprattutto ai piani bassi.

«E perché dovrebbe interessarmi?» mi chiese appoggiando il gomito sul banco e il mento sulla mano.

Mi guardava con quegli occhi da vipera e quelle labbra che morivano dalla voglia di essere baciate.

O sei tu che muori dalla voglia?

Anche.

«Perché questo è il mio posto, per cui alza questo bel culetto e siediti da un'altra parte» dissi.

«Scordatelo. Guardati intorno e vedrai che una sedia libera la trovi» rispose e aprì il quaderno fingendo di scrivere appunti.

«Alzati Marshall prima che passi alle maniere forti» l'avvertii.

«È una minaccia Riddle?» mi chiese alzando un sopracciglio.

«Un consiglio» mi abbassai avvicinandomi al suo viso.

«Ficcatelo in quel posto il tuo consiglio non gradito» mi rispose.

«Marshall non sto scherzando»

«Io nemmeno Riddle» mi sorrise strafottente e dovetti trattenermi dal caricarla in spalla per portarla in camera mia e scoparla.

«Sedetevi ragazzi» disse il professore e la guardai male.

Lei mi fece l'occhiolino e ridacchiò.

Prohibited | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora