Capitolo 57

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"Li aveva risuscitati l'amore, il cuore dell'uno racchiudeva infinite fonti di vita per l'altro."
- Fëdor Dostoevskij.

                    

MATTHEO RIDDLE

Svegliarsi da solo era strano, ma c'era un motivo per cui lo stavo facendo.

Oggi io e Rose ci saremmo sposati.

Mi faceva strano dirlo, o anche solo pensarlo. Invece era così, le avevo fatto la proposta al ballo di fine anno.

Quando le feci la proposta era giugno, ora eravamo a settembre, avevamo deciso di scegliere questo mese perché esattamente un anno prima era iniziato l'anno in cui ci saremmo conosciuti meglio.

Mi alzai dal letto e scesi al piano di sotto, ero rimasto a casa di Draco quella sera, per cui scesi le innumerevoli scale di villa Malfoy fino ad andare in cucina.

«Ah buongiorno Mattheo!» disse euforica Narcissa correndo ad abbracciarmi.

«Buongiorno Cissy» dissi ridacchiando stringendola.

In quei mesi Narcissa si era presa cura di me come se fosse stata mia madre, per questo mi ero sciolto molto con lei, anche per colpa delle minacce di Rose in realtà.

«Sei pronto per oggi?» mi chiese.

«Un po agitato in realtà» mi lasciai sfuggire.

«Non preoccuparti, Rose ti ama da morire» disse Narcissa.

«Forza ora mangia, che devi essere in forze per resistere a questa giornata» disse Narcissa mettendomi un piatto di biscotti davanti.

«Grazie Cissy» le dissi e iniziai a fare colazione.

Quando finì di mangiare, prima di tornare in camera Draco mi venne incontro e mi abbracciò.

«Come ti senti?» mi chiese.

«Bene, sto bene» mi limitai a dire.

Andai in camera e mi vestì, una volta messo tutto a nuovo, con la cravatta che mi impediva di respirare e anche per via dell'ansia scesi al piano di sotto.

Narcissa mi mise una piccola rosa nel taschino della giacca.

«Vieni andiamo, gli invitati stanno per arrivare» mi disse accompagnandomi fuori nel giardino.

Rimasi stupito dal lavoro che era stato fatto nel giardino, ringraziavo Narcissa per aver messo casa sua a disposizione, quando glielo chiedemmo aveva fatto quasi i salti di gioia.

Nel giardino vi era una navata con un telo bianco con i petali delle rose rosse per terra, le sedie bianche ornate di orli e fiori, un gazebo dove si sarebbe tenuta la cerimonia.

Più avanti invece vi erano diversi tavoli a cerchio, che ospitavano sei persone. Non eravamo tantissimi, solo pochi intimi.

Per volontà di entrambi, visto che non volevamo fare nulla di così eclatante.

Pian piano gli invitati iniziarono ad arrivare, passarono a salutarmi poi iniziarono a sedersi.

La cerimonia stava per iniziare.

Prohibited | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora