Capitolo 47

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—We're diving through
the bottom of the o c e a n
swimming through
a bottle of e m o t i o n s, girl


ROSE MARSHALL

«Baciami» sussurrai e lo guardai negli occhi.

Volevo che lo facesse, lo volevo così tanto.

Avevo passato giorni a chiedermi dove fosse o se stesse bene.

Sapevo di averlo ferito con le mie parole e volevo rimediare, lui era più forte di qualsiasi altra cosa.

«Quanto vuoi che lo faccia fiocco di neve?» mi chiese.

«Tanto Theo, tantissimo» appoggiai le mie labbra sulle sue e subito Mattheo mi strinse i fianchi facendo aderire i nostri corpi.

Gli passai una mano tra i capelli mentre continuavamo a baciarci come se stesse per finire il mondo.

Indietreggiai verso il letto e mi sdraiai facendo mettere Mattheo tra le mie gambe.

«Ti è successo qualcosa mentre non c'ero?» mi chiese e scossi la testa.

«Cosa ti hanno fatto?» gli chiesi accarezzandogli il viso.

«Niente che non abbia già sopportato tranquilla» rispose.

Come potevo essere tranquilla se la persona che amavo di più veniva torturata per giorni.

Mattheo si abbassò per baciarmi il collo lentamente godendosi ogni lembo di pelle.

«Theo» lo richiamai.

Lui subito si staccò credendo che non volessi ma lo strinsi più forte a me.

«Mi dispiace di aver letto il diario e per tutto il resto che è venuto dopo» dissi e dopo quelle parole mi sentì subito più leggera.

«Non volevo arrabbiarmi ma ero scosso e me la sono presa con te. Mi dispiace» disse Mattheo.

Rimasi quasi a bocca aperto nel sentirgli pronunciare delle scuse.

«Ora posso riprendere quello che stavo facendo?» mi chiese.

«Fai pure» dissi mentre gli toglievo la maglietta.

Mattheo si impossesso di nuovo del mio collo e si staccò da esso solo per togliermi la maglietta, ero senza reggiseno sotto per cui ero mezza nuda davanti a lui.

«Cazzo avevo quasi dimenticato quanto cazzo fossi bella» baciò il mio seno lentamente passando poi per la pancia fino al ventre.

Mi tirò via con forza i pantaloni e l'intimo, per baciarmi le cosce.

Lo vidi tastarsi nelle tasche dei pantaloni e lo sentì emettere uno sbuffo.

«Non ne ho più merda» borbottò.

Senza dire una parola aprì il primo cassetto del comodino e in fondo alle altre cose presi qualche preservativo sotto lo sguardo confuso di Mattheo.

«Spero che tu li abbia lì per usarli solo con me» disse.

«Mi dispiace ma ci sono i miei amanti nell'armadio» dissi.

«Allora forse dovremmo farli unire, oppure potremmo fargli vedere come godi con me» disse passando le dita sulla mia intimità.

«N-non c'è nessuno negli armadi» dissi come una deficiente.

«Ma ti piacerebbe essere guardata, vorresti che ti guardassero mentre sei dominata dal piacere che provi» disse entrando con due dita dentro di me.

Prohibited | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora