Capitolo 38

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"La miglior vendetta? La felicità. Non c'è niente che faccia più impazzire la gente che vederti felice."
- Alda Merini.

ROSE MARSHALL

Mi svegliai tutta indolenzita e quando voltai la testa sbattei contro qualcosa di duro.

Aprii gli occhi e vidi che era la testa di Mattheo, che stava dormendo nel lettino dell' infermeria insieme a me.

Feci un piccolo sorriso e gli spostai i capelli dal viso. Sembra così carino e tranquillo mentre dormiva, tutto il contrario di quando era sveglio.

Nonostante sembrasse tranquillo e sereno, il cipiglio sul sopracciglio non lo abbandonava mai. Anche mentre dormiva continuava ad avere pensieri e ricordi ed ero sicura di essere la persona che lo capiva maggiormente.

«Hai finito di fissarmi anche appena sveglia fiocco di neve?» mi chiese Mattheo e sobbalzai.

«Vedo che sei simpatico anche la mattina» lo presi in giro e lui in risposta mi diede un pizzicotto sul fianco.

«Aia» borbottai.

«Così impari fiocco di neve» mi disse prima di lasciarmi un bacio sul collo.

Mattheo si girò un po' e si mise quasi al centro del lettino e mi fece appoggiare la testa sul suo petto così da starci entrambi nel lettino minuscolo.

L'infermiera ieri mi aveva spiegato che avrei avuto dei forti mal di testa, ma non credevo così forti e fastidiosi.

«Mattheo mi passi il bicchiere d'acqua» dissi e Mattheo si alzò leggermente e allungò il braccio per prendermi il bicchiere pieno d'acqua.

Non mi potevo prendere le medicine a stomaco vuoto per cui mi limitai a bere solo un po' d'acqua.

«Ti fa male la testa?» mi chiese e mi limitai ad annuire.

«Vado a prenderti la colazione così ti puoi prendere la pastiglia» mi disse e cercò di alzarsi ma lo strinsi forte con le braccia.

«Aspetta ancora un po'» sussurrai e lo sentì ridacchiare.

«Perché dovrei?» mi chiese scherzando.

«Perché sei il mio fidanzato» dissi e mi sembrava strano dirlo.

Stupidamente sorrisi e chiusi gli occhi quando Mattheo mi diede un bacio sulla fronte mentre le sue braccia si stringevano più forti intorno al mio corpo.

Stare tra le sue braccia mi era mancato così tanto, mi sentivo così bene e protetta. Non volevo andare da nessun'altra parte.

Mi sono innamorata di lui.

Io avevo bisogno di lui in quel momento, si era insinuato nella mia vita come uno zunami e ha sconvolto tutto il mio cervello. Ma ringraziavo Salazar che lo avesse fatto.

«Signor Riddle cosa ci fa lei qui? Se ne vada lei deve riposare» sobbalzai quando venne spalancata la porta ed entrò l'infermiera.

«Non vede che si sta riposando?» rispose Mattheo e gli diedi un pizzicotto sul fianco.

Mattheo mi guardò con un sopracciglio alzato e lo guardai.

Prohibited | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora