Ricorderai, ricorderai, ricorderai
che eravamo proprio belli insieme.
Ricorderai, ricorderai, ricorda: anche io
ho sofferto come un cane.
Cosa ci fai? Cosa ci fai? Cosa ci fai?
dimmi, non vedevi che la differenza tra noi
è una differenza abissale?La voce di Tananai riempiva la "stanza dello svago", mentre Livia era intenta a rosicchiare nervosamente il tappo della penna biro con cui provava a scrivere da circa un quarto d'ora su un foglio che era pieno solo di stupidi ghirigori e scritte a caso. Era come se la sua mente si fosse chiusa a riccio da qualche giorno, non riusciva a buttare giù neanche una strofa che fosse una. Si odiava per questo: non poteva assolutamente permettersi di avere questo blocco poche settimane dopo il suo ingresso ad Amici. Si era chiusa in quella stanza per cercare un'ispirazione in più attraverso la musica. Ascoltando le canzoni degli altri, specie quelle degli artisti che stimava, trovava uno stimolo in più. Ad esempio, quando scrisse Occhi grandi si trovava nella sua cameretta con un brano di Elisa a farle da colonna sonora. I grandi artisti la ispiravano in continuazione ma quel giorno non c'era proprio nulla da fare. Aveva parlato di questa difficoltà anche con la sua insegnante, che le spiegò con dolcezza che non c'era nulla di male nell'avere un blocco ogni tanto.
«Succede a tutti, anche ai cantautori più affermati. Quando si hanno questi momenti bisogna solo mettere un attimo tutto in pausa, prendere un bel respiro e guardarsi intorno per un po'. L'ispirazione tornerà da sola» le aveva detto.
Livia posò bruscamente la penna sul tavolo, in segno di rassegnazione e decise di bearsi esclusivamente della canzone che risuonava dalle casse, chiudendo i suoi occhi. Quando partì Quelli come noi, sempre di Tananai, sentì bussare alla porta.
«Avanti».
Federica fece capolino dalla porta, sospirando un «Finalmente ti ho trovata!»
«Sì, scusa... avevo bisogno di starmene da sola per cercare di scrivere qualcosa ma non mi viene in mente nulla» rispose la cantautrice romana, mostrando alla sua compagna di classe il foglio scarabocchiato.
«Ancora niente, eh? Dai, non fossilizzarti troppo. Vedrai che prima o poi l'ispirazione verrà da sé».
«È la stessa cosa che mi ha detto Lorella».
Livia era demoralizzata e Federica lo notò. Si sedé davanti a lei e la prese per mano.
«Non pensi di essere un po' troppo severa con te stessa? Capisco ciò che si prova quando si vorrebbe scrivere qualcosa e non esce fuori nulla, però penso anche che stando qui ferma a forzarti non risolverai il problema, anzi farai solo peggio».
La bionda la fissò a lungo negli occhi: «Hai ragione... ma è più forte di me, sento la pressione addosso».
«In che senso, scusa?»
«Sono l'ultima arrivata. Voglio avere il secondo inedito pronto in tempo per quando dovrò presentarlo. Devo dimostrare a tutti i costi di meritare di stare qui, nonostante la mia modalità d'ingresso poco limpida».
«Poco limpida? Ma perché dici così?» strabuzzò gli occhi la ventitreenne. «Sei entrata perché Lorella ha visto qualcosa in te, è stato fatto tutto alla luce del sole, non è che hai scavalcato i cancelli degli studi e ti sei intrufolata a caso in casetta!»
A Livia scappò una risata.
«Smettila di sentirti una "abusiva", non sei qui dentro per caso. Devi mettertelo in testa».
Le due ragazze si abbracciarono a lungo. «Grazie, Fede. Davvero».
«Non devi ringraziarmi. Sii un po' più gentile con te stessa» le suggerì la compagna accarezzandole il viso, messo in risalto dai capelli legati in una crocchia disordinata.
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𝐫𝐚𝐯𝐞, 𝐞𝐜𝐥𝐢𝐬𝐬𝐢 ☽ | Amici22
Fanfic«Non amerò mai più nessuno come amo te, Livia.» «Non puoi saperlo, Samu.» Era curioso che gli stesse dicendo questo, quando pochi giorni fa lei pensò esattamente le stesse identiche cose, guardando il suo ragazzo ballare su "Abissale". Samu alzò la...