22. è molto carino questo Samu

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I ragazzi di Amici erano radunati in salotto, parlando della registrazione appena conclusa. Né Samu né Paky vinsero la sfida, in quanto la professoressa Celentano decise di assegnare un banco al ballerino napoletano. Samu ne fu felice: lui e Paky si conoscevano da diverso tempo ed erano molto amici. L'unico lato negativo di tutto ciò fu che Samu avrebbe dovuto sostenere un'ulteriore sfida la settimana successiva. In puntata reagì in maniera abbastanza tranquilla, ma quando mise piede in casetta un pizzico di malessere albergò nell'animo del palermitano, che iniziò a camminare avanti e indietro per smorzare la voglia di urlare a squarciagola. Livia percepì subito l'agitazione del suo ragazzo: lo chiamò e lo condusse in camera sua. Lo invitò a sedersi al suo fianco, sul suo letto e gli prese il viso tra le mani.

«Sfogati se ne hai bisogno, ti ascolto.» gli sussurrò, guardandolo negli occhi.

Samu esalò un lungo respiro, poi chiuse gli occhi per qualche istante e confessò: «Sono veramente stressato, vorrei prendere il muro a testate. Un'altra settimana con l'ansia di uscire non posso reggerla.»

Livia intrecciò le dita fra quelle di Samu, non interrompendo mai il loro contatto oculare.

«Amore, devi stare tranquillo. Tu non uscirai, il tuo posto è qui. Quella sfida la vincerai a occhi chiusi.»

Il ballerino la guardò fisso, dimenticandosi per un attimo del suo umore nero.

L'aveva appena chiamato "amore". Era possibile provare un mix di emozioni così forti al solo sentir pronunciare quelle cinque lettere?

«Che c'è?» gli chiese lei, inclinando la testa di lato.

«Mi sto rendendo sempre più conto che con te accanto potrei affrontare ogni cosa.»

«Nah, sei tu che sei bravo» rise leggermente la ragazza, afferrando una ciocca bionda, forse per mascherare l'imbarazzo. «Io non ho nessun merito.»

«Lì, tu mi fai bene, mi fai stare bene. Se non è un merito questo, allora non so proprio cosa sia.»

Detto questo, Samu si avvicinò a Livia, le depositò un bacio sulle labbra e le sussurrò un «ti amo» con la voce roca.

«Ehi, piccioncini», sentirono d'improvviso una voce dall'alto; era ovviamente quella di Maria.

I due ragazzi salutarono la conduttrice, ridendo per il lieve spavento che si erano presi.

«Mi dispiace interrompere questo vostro momento, davvero» proseguì la donna, «ma devo chiedere a Livia di raggiungere la sala danza.»

«La sala danza?» chiese la romana, sgranando gli occhi. Da quando era entrata ad Amici aveva messo piede in quella parte della scuola solo una volta, quando con Maddalena e Federica preparò l'esibizione su That man in occasione dello speciale natalizio, ragion per cui quella richiesta di Maria le suonò a dir poco bizzarra.

«Oddio, Maria, ma è successo qualcosa di brutto? Ho fatto qualcosa che non va?» la romana era un fascio di nervi.

«No, scema, non hai fatto nulla, stai tranquilla. Vai e basta

La bionda si strinse nel suo giubbotto mentre percorreva la strada che separava la casetta dalla scuola. L'aria fredda e pungente le investì la faccia e si maledisse per non aver coperto il collo con la sua sciarpa bianca di lana. Quando il calore artificiale della struttura scolastica l'avvolse, la ragazza si liberò degli indumenti pesanti, fece una capatina in sala Relax per adagiarli sul primo tavolino che le capitò sotto tiro, dopodiché si incamminò a passo svelto verso la sala danza.

Una donna dalla statura alta, con lunghi capelli biondi e occhi chiari era in piedi in fondo alla sala, guardandosi attorno con aria curiosa e allo stesso tempo divertita. Era strano, per lei, trovarsi dentro quella famosa scuola, in quella famosa sala che per anni aveva visto attraverso la tv. Quando intravide la figura di sua figlia fare capolino dalla porta d'ingresso, ebbe un tuffo al cuore.

𝐫𝐚𝐯𝐞, 𝐞𝐜𝐥𝐢𝐬𝐬𝐢 ☽ | Amici22Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora