34. l'ultimo loop

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Quel sabato mattina il sole splendeva alto nel cielo azzurro, solcato solo da qualche nuvola bianca di passaggio. Il giorno prima si era svolta l'ultima registrazione del pomeridiano, che aveva purtroppo sancito la fine del percorso di Niveo e Benedetta. La classe ne fu triste, si strinse intorno al cantante toscano e alla ballerina romana. A quest'ultima fu però offerta la possibilità di rimanere nella scuola di Amici come ballerina professionista, per ballare insieme a Mattia durante le coreografie del serale; un'opportunità che la ragazza colse al volo e che rese Livia felicissima di continuare a condividere la stanza con lei. Erano diventate molto amiche e le sarebbe dispiaciuto vederla andar via.

I ragazzi si svegliarono con calma, dato che quel giorno erano liberi dalle lezioni; tutti, tranne Cricca, Samu e Livia, che per le dieci erano già pronti. Il romagnolo era piuttosto emozionato, d'altronde era il primo videoclip che girava, sarebbe stata un'esperienza del tutto nuova. Livia si guardò allo specchio molte volte, era in preda all'ansia e non riusciva a formulare nessun pensiero di senso compiuto.

«Sei bellissima, tesoro, stai tranquilla.» sentì sussurrare da Federica, che nel frattempo si stiracchiò.

«Scusa, Fede, ho fatto troppo casino e ti ho svegliata.»

«Ma no, non preoccuparti, ero già sveglia da un po'.» si alzò dal letto e si avvicinò alla sua amica. Le ruotò il busto in modo da avere una visuale completa del suo riflesso sul grande specchio da parete della loro stanza. «Sei bellissima.» le ripeté.

«Ma in realtà non è il mio aspetto a preoccuparmi...» accennò lievemente la romana, sistemandosi la maglietta.

«Già, immagino... che ne sai, magari questa esperienza sarà l'occasione buona per chiarire con lui.» sussurrò la brunetta, adagio per non svegliare Maddalena e Benedetta che dormivano a pochi passi da loro.

«Lo spero,» sospirò Livia. «sono esausta di questa situazione, non ne posso più. E lui si sta comportando come un bambino di sette anni.»

«Eh, a volte l'amore ci fa assumere atteggiamenti infantili! Quel che è certo è che il vostro sentimento è ancora vivo dentro di voi, lo percepisco io da esterna, quindi figurati!»

«Non lo so, Fede, ho una strana sensazione...»

Federica scosse la testa e circondò il collo della bionda con le braccia. «Stai tranquilla, okay? E soprattutto goditi questa esperienza, girare un videoclip deve essere proprio una figata!»

Quando Cricca venne a chiamarla per uscire dalla casetta, Livia si staccò dall'abbraccio, ringraziò la coinquilina e la salutò; quindi, insieme al cantante, si ritrovò in cucina, dove c'era anche Samu – bellissimo come sempre, pensò lei. Si augurarono il buongiorno con un timido cenno del viso, dopodiché uscirono per salire su un'automobile guidata da Max, un addetto della produzione. La romana e il palermitano si posizionarono sui sedili posteriori, mentre il romagnolo si sedé accanto all'autista. Si diressero verso il mare, luogo delle riprese.

Per tutto il viaggio – che durò quasi un'ora, contando anche il traffico – Livia concentrò il suo sguardo sul paesaggio che scorreva attraverso il finestrino, non scambiò nemmeno una parola con il ballerino accanto a sé, al contrario si mise a chiacchierare con Cricca.

Anche Samu fu ben attento a non posare i suoi occhi sulla biondina, cosa che gli risultò difficile: smanettò con il telefono, si scambiò messaggi con la famiglia e con gli amici, approfittando di quella giornata in cui poteva usufruirne senza limitazioni di tempo. Ogni tanto la scrutò con la coda dell'occhio. I capelli lisci le ricadevano lunghi sulla schiena, indossava una maglietta a righe lilla che le risaltava le forme perfette che aveva, i pantaloni di jeans chiari le calzavano a pennello. Era dannatamente bella. La amava, con tutto il cuore, probabilmente non avrebbe mai smesso di amarla e conviverci senza abbracciarla né baciarla, senza sentire il suo calore addosso, era una prova di coraggio estremamente complessa. Ma quello che era successo lo aveva ferito molto, non riusciva proprio a metterci una pietra sopra, era sempre tutta questione di orgoglio, gli impediva di stabilire un dialogo. Avrebbe voluto tanto sforzarsi e cercare di superare gli ostacoli che si era prefissato mentalmente, darle un'occasione in più, dimenticare tutto. Ma non ci riusciva.

𝐫𝐚𝐯𝐞, 𝐞𝐜𝐥𝐢𝐬𝐬𝐢 ☽ | Amici22Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora