12. un bellissimo loop

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«Con questo pezzo farete un figurone, ne sono sicura!» disse la vocal coach, entusiasta.

«Spero solo di non incepparmi con l'inglese» rise Federica di rimando mentre posizionava il microfono sull'asta.

Lei, Livia e Maddalena si sarebbero esibite sulle note della canzone That man di Caro Emerald in occasione di una puntata speciale che sarebbe stata caricata su Witty il giorno di Natale. La registrazione avrebbe avuto luogo di lì a pochi giorni. Maddalena aveva già preparato la coreografia da eseguire intorno alle due romane.

«Riproviamo solo un attimo il ritornello, ragazze. Vi va?»

Le due allieve annuirono e con un'allegria da fare invidia a chiunque riattaccarono a cantare, improvvisando anche piccole coreografie e facendo scontrare i loro bacini.

«Siete stupende» esclamò la donna.

Poco dopo, Livia e Federica raggiunsero Maddalena in sala danza per vedere la coreografia che quest'ultima aveva montato in maniera definitiva. Ne uscì fuori una performance allegra e accattivante; la ballerina aveva la capacità di trasmettere a chiunque la guardasse la voglia di ballare, anche se non si era capaci. Ed è ciò che successe alle due cantanti, che prese da una incontrollabile frenesia raggiunsero la loro amica e iniziarono a muoversi senza nessun criterio insieme a lei, come fossero tre bambine.

Quando le prove finirono, Livia decise di occupare il suo tempo libero chiudendosi nella "stanza dello svago". Si sedé sulla sedia girevole, accese il computer e senza neanche starci troppo a pensare fece partire Rave, eclissi. Aveva ascoltato quel pezzo tantissime volte da quando l'album di Tananai era uscito, stimava molto quell'artista e durante l'estate aveva assistito anche a un suo concerto; ma da quel momento avrebbe acquisito tutt'altro significato. La giovane romana sapeva che, ormai, tutte le volte che avrebbe messo play a quella canzone la sua mente sarebbe tornata inevitabilmente a quell'esibizione di Samu e al momento in cui le loro labbra si incontrarono. Durante quel bacio Livia aveva sentito il suo stomaco prendere fuoco e il cuore battere così all'impazzata che per un attimo aveva pensato di morire. Aveva sentito la pelle ardere e un silenzio attorno irreale. Quando i loro visi si erano allontanati, invece, si era sentita confusa e divisa a metà: una parte di lei avrebbe voluto afferrare il viso del giovane e riunirlo al suo, perché aveva già nostalgia delle sue labbra; un'altra, invece, aveva sentito il panico assalirla e annebbiare quel poco di sanità mentale che le era rimasto. Samu le aveva poi accarezzato una guancia e persino quel lieve tocco l'aveva mandata in visibilio. Chiuse gli occhi per bearsi di quel contatto per lei così puro e primordiale. Il suo corpo era immobile e sentiva le gambe deboli, come fossero di pastafrolla. Si stava sciogliendo come burro al sole.

«Sono proprio cotto di te, Livia Zarelli» le aveva sussurrato poi, avvicinandosi all'orecchio.

Quando aveva riaperto gli occhi era sparito in casetta e a Livia non rimase che contemplare la notte.

«Oh, scusa Lì. Ero convinto non ci fosse nessuno».

La voce di Wax interruppe bruscamente il flusso dei suoi pensieri.

«Oi, Matteo. Tranquillo».

Matteo incontrò lo sguardo assorto della sua amica e intuì subito che qualcosa le frullava nella mente. Poi fece caso alla canzone che stava risuonando dalle casse. Non c'erano dubbi, era proprio quella canzone.

«Mmh. Tutto ciò è molto sospetto» disse con tono sarcastico.

Livia lo guardò con un'aria stralunata: «Di che stai parlando?»

«Della canzone che stai ascoltando in loop».

Matteo prese poi uno sgabello vuoto e si avvicinò alla romana, facendo in modo che i loro occhi si incontrassero.

𝐫𝐚𝐯𝐞, 𝐞𝐜𝐥𝐢𝐬𝐬𝐢 ☽ | Amici22Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora