𝐫𝐚𝐯𝐞, 𝐞𝐜𝐥𝐢𝐬𝐬𝐢 ☽ | Amici22

8. lasciati andare

La sala relax di solito era il posto dove i ragazzi di Amici ricaricavano le proprie energie per prepararsi alle lezioni, dove si scambiavano chiacchierate amichevoli e battute, dove si rideva, si scherzava e ci si tirava su il morale a vicenda. Quel tardo pomeriggio di dicembre, invece, la sala relax era spettatrice di pianti e commozione. La registrazione era terminata da qualche minuto e il professor Emanuel Lo aveva deciso di eliminare la sua allieva Ludovica. L'intera classe rimase malissimo e si strinse attorno alla ballerina abruzzese. Maria, colpita dal loro umore decisamente a terra, decise di far restare la ragazza ancora un po' in casetta, almeno fino all'ora di cena, permettendo a tutti di salutarla come si doveva. Anche Livia rimase malissimo, nonostante la conoscesse da pochissimo tempo. Una volta aiutatala a fare le valigie, le andò incontro e la strinse in un abbraccio forte.

«Ludo... non ho parole, ti giuro» disse la romana tra le lacrime. «Non mollare, okay? Sei una ballerina fantastica».

Ludovica le sorrise tra le lacrime e tornò tra le sue braccia. La classe era sconvolta ma ancora di più lo era Samu. I due si conoscevano da anni, avevano più volte ballato insieme fuori dal contesto di Amici e li univa un'amicizia solida. Il palermitano abbracciò più volte l'abruzzese. «Sei mia sorella, ci sarò sempre per te» le disse. Livia si commosse a quella visione e accarezzò la schiena del suo amico.

Dopo aver cenato per l'ultima volta insieme alla sua classe, Ludovica chiese di parlare con Samu da sola prima di andar via. I due ragazzi, quindi, si spostarono in salotto e si sederono sul divano. Samu aveva ancora il viso stravolto dal pianto e la giovane ballerina gli prese le mani.

«Devo raccontarti una cosa, tesoro. Cerca per un attimo di non pensare a quanto successo oggi e concentrati su quello che sto per dirti» gli intimò la ragazza, che nel frattempo legò i suoi capelli in una coda disordinata.

Samu diede ascolto alla sua sorella acquisita e piano piano si riprese.

«Che succede?» gli chiese poi, curioso.

Ludovica gli raccontò della conversazione che aveva ascoltato tra Wax e Livia. Sapeva che stava facendo un torto alla romana e le dispiaceva, perché era suo diritto chiarirsi le idee con il tempo che le occorreva. Ma la ballerina non poteva rimanere indifferente a tutto ciò. D'altronde, Samu le aveva raccontato così tante volte dei suoi stati d'animo nei confronti della cantautrice bionda, le raccontò che da quando era entrata in casetta e avevano avuto quella conversazione notturna su argomenti banali come le arancine lui non era stato più lo stesso; le raccontò che quando si esibì sulla canzone di Giorgia non riuscì per un attimo a toglierle gli occhi di dosso, imbambolato dal suo carisma e dalla delicatezza con cui cantava ogni strofa; le raccontò che quando fu mandato in onda quel video su Wax e Livia sentì una sorta di stretta che gli impedì di pensare lucidamente e che quando lei gli assicurò che erano solo amici provò una sensazione di felicità inspiegabile. Samu non sapeva dare un nome a questo insieme di emozioni ma Ludovica sì.

«Ma sei sicura di aver sentito bene?» Samu era frastornato e piuttosto confuso.

«Ti dico di sì, tesoro» lo rincuorò la ex allieva di Amici, «solo che, come ti dicevo, è convinta di non essere corrisposta. Ma tutti e due sappiamo che non è così».

Ludovica aveva deciso di sua spontanea volontà di omettere il particolare dei casting: almeno quello avrebbe voluto che a dirglielo fosse lei.

«In realtà non so nemmeno io cosa provo davvero. Magari ha ragione lei, è solo un forte affetto...» disse flebilmente il palermitano.

Ludovica alzò le spalle. «Devi fare quello che ti senti. Io ti ho voluto dire questa cosa per farti avere un quadro completo della situazione. Se fossi rimasta qui dentro probabilmente non te lo avrei detto, perché voglio bene a Livia e so di starle facendo un torto. Ma visto che da domani dovrai fare a meno dei miei consigli, eccomi qua».