13. mi devi ancora una carbonara

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25 dicembre, ore 16:34

«Un altro pezzo di salame di cioccolato io lo prenderei volentieri».

Livia porse il piatto a Samuel, che nel giro di pochi istanti divorò una fetta di quel dolce sublime che la bionda romana aveva preparato per tutti il giorno prima. Samuel ne era diventato dipendente, così come l'intera classe.

«La cosa che più mi rimarrà impressa di questo Natale sarà proprio il tuo salame di cioccolato, Lì» intervenne Mattia, servendosi nel frattempo un'altra fetta.

«Mamma mia veramente! Troppo buono» aggiunse Federica.

Livia sorrise loro, ringraziandoli. Passò all'incirca una mezz'ora durante la quale la classe di Amici si dedicò all'ennesimo giro di tombola; dopodiché Rita annunciò che era arrivata l'ora delle letterine. Infatti, la produzione qualche giorno prima aveva chiesto ai ragazzi di scrivere una letterina per un allievo a loro scelta e di leggerla poi il giorno di Natale, ad alta voce.

Samu fu il primo a leggere le sue righe dedicate a Wax. Gli scrisse che era contento di aver approfondito il rapporto con lui ultimamente, che era un ragazzo sensibile e dall'anima bella, che niente e nessuno poteva scalfire. Wax lo raggiunse e lo abbracciò: «Ti voglio bene, davvero. Quello che hai scritto lo penso anche io, dalla prima all'ultima riga».

Livia restò a guardare la scena come una spettatrice guardava il suo film preferito: vedere le sue due persone preferite di quella casetta stringere un rapporto così genuino e spontaneo le diede quasi i brividi.

«Siete bellissimi» si lasciò scappare.

«Vero» concordò Ramon, quasi in lacrime.

Dopo la lettera di Megan per Gianmarco e quella di Maddalena per Rita fu il turno di Livia.

«Allora, io ho scritto una lettera per Wax e NDG».

Si schiarì la voce, quasi dovesse sostenere un comizio. Poi lesse.

«Ciao Matteo, ciao Nicolò. Non sono per niente brava con le lettere, tutto quello che non riesco a dire a parole l'ho sempre detto tramite la musica. Ma questa volta ho voluto superare i miei limiti perché credo che lo meritiate. Siete due delle persone con cui ho più legato qui dentro. Tu, Matteo, all'inizio mi hai accolta in un modo un po' molesto» in questo punto della lettera si scatenò una risata generale da parte degli allievi di Amici; «ma col tempo ti sei rivelato per quello che sei: la persona più pura, vera, genuina e bella che abbia mai conosciuto. E soprattutto sai ascoltare. Hai accolto le mie paranoie, le mie insicurezze, i miei turbamenti; mi hai sopportata quando avevo bisogno di sfogarmi e mi hai fatto ridere come nessuno aveva fatto. E di questo ti sarò per sempre grata. Sei un fratello per me e, anche se tra qualche anno dovessimo perderci di vista (ma spero di no), ti terrò sempre nella tasca a destra in alto.

Con te, Nicolò, ho avuto modo di legare negli ultimi giorni. Sei un ragazzo dolce, sensibile, buono, altruista e la cosa che più mi piace di te è il tuo modo di farmi sentire a casa con un solo sorriso. Hai bisogno di continue certezze, senza renderti conto che sei talmente forte che potresti reggere una montagna con le sole mani. Nel mio piccolo, spero di averti comunque dato qualche certezza. Se non le hai colte, te le dico adesso: ci sarò sempre per te, qualunque cosa accada. Non cambiare mai per nessuno.

Vi voglio un mondo di bene, la vostra Livietta».

I tre amici si strinsero in un abbraccio intenso.

«Non ci perderemo mai di vista, te lo posso giurare» disse il milanese.

Poco dopo toccò a quest'ultimo leggere la sua lettera di Natale. La scrisse per se stesso, complimentandosi di esser riuscito, grazie a questa esperienza, a fidarsi di nuovo delle persone.

𝐫𝐚𝐯𝐞, 𝐞𝐜𝐥𝐢𝐬𝐬𝐢 ☽ | Amici22Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora