t w e n t y

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- changbin's pov

«hey, piccolo, non hai proprio intenzione di venire a cenare?» papà avanzò verso di me, in camera mia, appena mi vide stare male.

«no papà non ho fame, non riesco ad averla, l'unico bisogno che mi sento adesso è quello di piangere. ciò che si merita uno stronzo» feci un tiro dal drum per evitare di singhiozzare, sbuffai l'aria fuori dalla finestra mentre continuavo ad osservare la pioggia gocciolare dagli alberi spogli.

«forse mamma può non capirti ma io sì. se vuoi parlare, rimarrà tra noi» mi assicurò.

«papà è difficile spiegarlo, non so perché. solitamente riesco a parlare con te, ma adesso mi sembra impossibile...» deglutì distraendo la mente.

«io da alcuni tuoi comportamenti negli ultimi giorni penso di aver capito qualcosa, ma voglio che sia tu a dirmelo. poi se c'è altro oltre questo, me lo spiegherai con calma. okay?» annuì togliendomi gli occhiali perché troppo appannati.

«allora dimmi qual è il problema all'apice?» rimase ad ascoltarmi.

«...c'è un ragazzo che mi piace, e-e sì lo so è successo di nuovo- avevo promesso a mamma che non mi sarebbero piaciuti altri maschi dopo "tu sai chi", ma- ma con lui invece è diverso, è come se sentissi tante cose stupende quando sto con lui. mi piace tanto e-e per lui farei di tutto senza alcun motivo in particolare; provo sempre ad essergli d'aiuto, a stargli vicino, e credo di piacergli anche, ma ho fatto una grande stronzata oggi e non penso che me la perdonerò».

«ok aspetta andiamo con calma. che ti piacesse un ragazzo nella nuova scuola l'avevo capito, e anche che tu ti stessi facendo in quattro per lui, l'avevo compreso. ma prima di passare al sodo, dimmi cos'è successo tra di voi. cioè se tu dici che ricambia, vuol dire che c'è stato un evento che te l'ha fatto capire, no?».

«uhm- diciamo che ci siamo baciati più volte, poi- poi non so, non ho molti segnali in realtà. oggi sembrava ci tenesse a me, non so perché ho rovinato tutto. solitamente ci odiamo per un giorno intero, lui mi detesta per avergli tolto un posto dove allenarsi con la sua squadra: ci siamo conosciuti perché voleva farmi fuori. ma io penso che lui provi qualcosa perché- perché sono successe cose più intime che me l'hanno fatto capire».

«non aver paura di dirmele, vi siete toccati?» chiese.

«anche, ma più che altro quando rimango solo con lui, lui diventa un'altra persona: la scorsa volta siamo rimasti da soli a sistemare la palestra, e quando mi ha fatto vedere come ballasse al palo, io davvero mi sentivo di esplodere non so descriverlo. ci siamo baciati e mi ha detto una cosa talmente sporca che mi ha fatto un po' svalvolare oggi».

«del tipo?»

«che se mi fossi mh-, compiaciuto, guardandolo, potevo anche alzarmi dalla sedia e toccarlo e trattarlo come mi pareva, perché non avevo bisogno del suo consenso».

«e questa cosa che ti ha portato a fare di tanto grave?»

«oggi è venuto a tifare per me alla partita, il fatto è che l'insegnante si era infastidito dato che indossava vestiti scollati. sapevo che gli sarebbe piaciuto se l'avessi fatto, quindi l'ho portato in privato con me dicendo al prof che ci avrei pensato io a punirlo. volevo baciarlo negli spogliatoi ma si era limitato ad un bacio a stampo, gli ho chiesto di più, e lui mi ha detto di andare nei bagni e lì abbiamo cominciato a limonare in una maniera assurda» sorrisi a pensarci ed anche papà rise a sua volta.

«com'è stato?» sembrò contento di ascoltarmi.

«bello, bellissimo, mi è piaciuto un sacco, ma mi sono lasciato prendere e l'ho spogliato, totalmente. al ché lui mi chiedeva di coprirlo, ma ero così preso che lo toccavo ovunque e zittivo le sue lamentele con i baci. mi sono sentito e mi sento ancora una merda- vorrei che capisse quanto mi piace veramente, e che non ho intenzione di portarlo a letto se non con il suo consenso, io voglio qualcosa di serio, mi piace troppo».

«certo che esser triste per un ragazzo a tal punto da dimenticare l'allegria di una vittoria a basket non è da te... va bè l'amore è bello per questo, è strano, nessuno lo capisce. ora lasciamo la filosofia da parte: sarà successo qualcosa dopo questa tua piccola stronzata no?».

«sì, mi ha detto che anche se non gli è piaciuto, si sentiva in debito con me per tutte le volte che mi aveva trattato male, e che era un suo modo di essermi grato per tutto quello che ho fatto per lui...poi non ci siamo più scritti non mi ha detto nulla anche se gli avevo chiesto di farlo».

«diamine voi giovani proprio non riuscite a pensare oltre la vostra visione della realtà. vi piacete evidentemente a testa, ma sia da parte tua che da parte sua ci sono delle incomprensioni. allora mi dico io, una sera vedetevi e mettete a tavolino queste cose. se queste turbano te, quelle fatte da lui turberanno lui, confrontarvi farà bene ad entrambi. magari non oggi, oggi riposati, ma domani è sabato, vedetevi!» suggerì.

Strippers | changlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora