t w e n t y e i g h t . 🔞

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[+18 smut scene]

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- changbin's pov

«ti senti ancora la nausea?» posai sul davanzale il ventaglio con cui lo stavo soffiando, pensai che aprire la finestra avrebbe reso le cose più facili.

la stanza cominciò ad arieggiare, dalla finestra entrò anche il chiarore della luna che si puntò sul pallore della sua candida pelle, già bianca per il suo malessere.

il ragazzo aveva già vomitato diverse volte per l'alcol, ora invece stava meglio: l'avevo aiutato a mangiare qualcosa, a prendere un medicinale, e adesso a riprendersi un po' dal caos.

era steso davanti a me senza maglia, con solo dei pantaloni grigi su di sé. non era mia volontà, anzi, sapevo prima ancora che li indossasse che gli avrei tenuto gli occhi addosso se li avesse portati, ma lui mi aveva richiesto solo queste vesti dopo la doccia e volevo accontentarlo.

sì, l'avevo aiutato anche a lavarsi, ovviamente io ero fuori dalla vasca, mi bastava aiutarlo a pulirsi...

adesso invece io ero seduto a gambe incrociate al suo fianco, ripensando a quanto mi avesse detto e ripetuto persino una volta tornati a casa quando stava tornando lucido.

«changbin» mi chiamò a voce spezzata dopo un po', distolsi il mio innamorato sguardo dal suo corpo puro.

«grazie per tutto» sospirò ad occhi chiusi, non risposi, ma gli sorrisi, pur sapendo non se ne sarebbe reso conto.

«sono grato di averti conosciuto» fiatò dopo un po'.

«già...anch'io sono felice di averti qui con me» ammisi a voce bassa accostandomi a lui.

«ti stai avvicinando a me?» notò ed affermai, «mh, lo sento» accennò un sorriso contento.

quegli occhi parlavano anche da chiusi, le sue ciglia posate sulle lentigginose guance, le guance protese verso l'alto così come gli angoli della sua bocca, la tenera bocca che da poco aveva ripreso il suo rossore; tanta dolcezza in contrasto con il nero pesto dei suoi capelli, era così bello, ancor di più quando glieli spostai dal viso con due dita.

il ragazzo sgonfiò il petto al mio gesto, forse era quello che voleva.
quel piccolo movimento mi sciolse così tanto il cuore che col pollice ripassai la rotondità della sua guancia, avanti e dietro, quando mi venne spontaneo smetter di guardare l'oscillazione del mio pollice, e concentrarmi sulle sue labbra adesso semiaperte, che cacciarono un piccolo versetto di piacere.

gli tenni il viso delicatamente con entrambe le mani, altri pochi istanti e con cautela mi posai sulle sue labbra, richiudendole con le mie, e riaprendole con la punta della lingua.

ricambiò presto, con la poca forza che aveva, ma che pian piano si ricaricava a ritmo dei miei baci. piccoli schiocchi crearono le nostre bocche, che lentamente riempirono la stanza rimbombando al suo interno.

mi staccai per guardarlo, lo vidi aprire gli occhi, e sorridere a denti scoperti, non c'era nulla di più bello.

evitando di farlo male, salì sul suo busto, e continuai a dargli dei piccoli baci a stampo che ogni tanto si interrompevano con un sorriso.

«felix», ci tenemmo le mani, «scusami se non ho avuto prima il coraggio di dirti quanto ti amassi anch'io, ma giuro che è uno dei sentimenti più certi che provo», il più piccolo arrossì.

«lo so non c'è bisogno che me lo dici, dai così tanto amore a chi ti piace che lo rendi ovvio. ma io amo la tua spontaneità», riprendemmo a baciarci con più foga quando strinse due dei suoi piccoli pugnetti sulla mia maglia, quasi a volerla togliermela.

Strippers | changlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora