t w e n t y n i n e

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«quindi sì, ho parlato con olivia, ma mamma della mia situazione non sa nulla. ho rassicurato mia sorella di stare bene. se mamma continuerà a non chiedersi dove sia finito, non sarò certo io a dirglielo» raccontai.

nel mentre io e binnie camminavamo mano nella mano lungo il corridoio della scuola, andavamo verso il cortile, era l'ora di intervallo.

«mi pare che sia l'unica soluzione a questo punto, io rispetto ogni tua scelta, mi spiace solo che il vuoto di tuo padre non verrà mai compensato dall'altro genitore rimasto, tutto qui...» considerò.

i miei occhi si appannarono, «ho sbagliato a dirlo, vero?» chiese, tirai su col naso per evitare di piangere.
«tu non hai sbagliato nulla, è che papà mi capiva, tutto qui- vorrei solo che mamma fosse come lui» strinsi i denti.

«voglio solo dirti che tu per me sei abbastanza da riuscire colmare almeno il vuoto di quella donna che dovrebbe essere mia madre, e che magari col tempo riuscirai a colmare anche quelli più grandi, adesso non conta. è già tanto quello che fai per me», ci fermammo vicino alle porte d'uscita per il giardino perché sentì il bisogno di farmi stringere da lui.

quando lo abbracciavo lui non diceva nulla, ma era come se il calore che emanava il suo corpo dicesse "si sistemerà tutto, abbi fiducia".

«è tutto okay?» si assicurò sottovoce. annuì asciugandomi qualche lacrima scesa durante l'abbraccio. «si...si è tutto okay» cercando di passare inosservati, lo avvicinai a me per stampare un bacio sulle sue labbra, e tenergli le mani.

«sono felice di avere qualcuno a cui poter dire tutto» gli sorrisi quando continuò ancora ad accarezzare la mia lingua con la sua.
mi fece persino poggiare al muro pur di renderlo più privato, era così tenero.

«ci si vede kang!» sentì una voce familiare, subito aprì gli occhi e staccai il ragazzo da me, che essendo girato di spalle non vedeva chi stessi osservando io.

«binnie- c'è chi cercavi...forse è meglio che tu vada a parlargli di quella cosa...» appena lo dissi, non esitò un attimo a girarsi, cercare lo sguardo di quella persona intesa, e correre con rabbia verso di lui.

«hai oltrepassato ogni fottuto limite christopher, ogni fottuto limite!» gli afferrò il colletto e lo trascinò da mezzo al corridoio, fino all'armadietto, dove lo bloccò con forza, facendo battere tanto forte la sua schiena contro l'alluminio che tutti si voltarono verso di loro.

«non ti seguo- se magari mi spiegassi a cosa ti riferisci...».

«quei video che mi hai mandato christopher, sai benissimo a cosa mi riferisco, e se non lo sai, ho le palle di dirlo davanti a tutto l'istituto che ti sei fatto fare un pompino da un ragazzo ubriaco innamorato di te», il più grande afferrò con forza il polso dell'altro, e piegandolo liberò la sua schiena dall'armadietto gettandoci l'altro contro.

«se devi dire cagate su di me fa' almeno che abbiano un senso...ieri sera ero ubriaco tanto quanto hyunjin, e se veramente ti ho mandato video di cui non mi ricordo neanche è perché ero sbronzo: esattamente così come lo eri tu mentre ti fottevi quella puttana del tuo fidanzato!».

perché lo sapeva? e perché mi aveva chiamato in quel modo-
questo mi fece ripensare a quelle parole spese nei miei confronti da parte del blog sotto ogni post che spettegolava sul mio conto.

nella mia mente non faceva altro che risuonare la parola "puttana" accompagnata da flashback di me che mi facevo scopare da changbin la sera prima...

scoppiai a piangere, lì davanti a tutti.
era impossibile trattenere il dolore che stavo provando in quel momento.

mi guardai intorno per vedere se qualcuno avesse fatto caso a me e da lontano vidi hyunjin venire ad assistere alla rissa che ormai aveva attirato l'attenzione di tutti.

non appena arrivò mi buttai sulla sua spalla piangendo lasciandolo anche un po' spiazzato.

dopo poco anche changbin si rese conto di quanto ci fossi rimasto male al suono di quelle parole, mi guardò, riportò gli occhi su chris e tirò un pugno sul labbro di quest'ultimo.

«con quella faccia di cazzo che ti ritrovi hai ancora le palle di farti vedere in giro? vuoi che te la rovini con un altro di questi? così ti chiudi un po' in casa e metti a riposo quel cane in calore che hai tra le gambe?».

chris non rispose per un po', si fermò ad osservare le sue dita sporche del sangue che fuoriusciva dal labbro spaccato.
non si espresse in nessun modo, neanche con un gemito il dolore dell'impatto.

«non dovevi entrare in questa cosa changbin...ci sei entrato per errore, vedi di uscirne di proposito».
«...tu non sai cosa provo per lui, non puoi neanche immaginarlo, ma per renderti l'idea: ti basta pensare a un amore reciproco, dove nessuno si schiavizza ad una zoccola viziata come fai tu!» alzò i toni verso fine della frase come preavviso di quello che stava per fare:

fece lo sgambetto al minore che precipitando a terra gli vennero sferrati un paio di calci.

mi inginocchiai per terra per farmi notare da colui che stava aggredendo changbin ripetitao: «noo! chris ti prego no, lascialo stare! per favore!» mi venne spontaneo gridarlo, non riuscivo ad assistere a quella scena.

continuai a battere il pugno a terra quando arrivò il preside di corsa insieme a un gruppo di docenti che divisero i due.

«seo, bang, che diamine state combinando! siete ufficialmente sospesi per una settimana, e appena ricomincerete le attività vi spetterà rimanere 1 ora in più per pulire le aule. adesso venite nell'ufficio!» li portò via senza neanche darmi il tempo di fiatare.

hyunjin mi aiutò ad alzarmi da terra, e mi accompagnò ad attendere binnie fuori dall'ufficio del preside.

«amore calmati, è tutto okay» prese la sua bottiglina d'acqua e mi aiutò sia a rinfrescarmi i polsi che a dissetarmi.
«riprendi il respiro, andrà tutto bene, d'accordo?» ci sedemmo assieme su una panchina giusto fuori alla porta dove i due litiganti erano entrati.

«ci ho capito poco della situazione, puoi spiegarmi meglio?» chiese il brunetto.
annuì tenendogli le mani per sentirmi più sicuro ad esporre il discorso:

«ieri ho avuto la mia prima volta con changbin, è stato bellissimo, ed ovviamente dopo abbiamo dormito insieme... il fatto è che stamattina mentre facevamo colazione, binnie si è ritrovato dei video mandati da chan, che risalgono alle 4 del mattino, di te che gli fai un "lavoro di bocca" e lui che prova dei sex toys con te...»

lo vidi trattenere il malessere che stava provando ed annuire quasi rassegnato, come se si fosse abituato a questa condizione. «mh, capisco...» continuò ad ascoltarmi:

«binnie non voleva venire a scuola oggi, aveva dolori ovunque per tanti motivi diversi e anche mal di testa. è veramente venuto al solo scopo di discutere con chris di questo suo atteggiamento nei tuoi confronti, ma sono andati oltre, ed hanno cominciato a prenderle l'uno dall'altro...».

«inizialmente mi aveva ferito sentirmi chiamare puttana da chris più volte, ma quando ho visto binnie a terra mi sono sentito cadere il mondo addosso» finì di spiegare.

«okay, tutto chiaro...ma ora è finito tutto, va bene? non succederà più, chiariranno lì dentro, e proverò a chiarire anch'io con chris più avanti- non fa nulla che avete visto quei video, non mi spiace pensare che li abbia inviati per sbaglio» sospirò guardando al cielo.

«tu sei sicuro di star bene jinnie?» domandai.

«si, dai... infondo quando stamattina mi son svegliato in intimo nel suo letto avevo già capito molte cose, oltre a tutti i dolori che avevo a cui ho fatto caso dopo»

Strippers | changlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora