f o u r t y f o u r . 🔞

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ci coprimmo con gli accappatoi e rimanemmo ancora un po' nel bagno per prendere calore.

farsi la doccia di mattina presto era una cosa improponibile per me, soprattutto d'inverno; infatti appena uscì dall'acqua accesi il condizionatore, e ciò nonostante mi lamentai lo stesso con binnie.

il più grande notando quanto fossi infreddolito mi tenne persino in un abbraccio pur di non farmi tremare: peccato che il freddo improvviso non era l'unico motivo per cui le mie gambe tremavano...

«è bello passare giornate intere con te» mi disse appena ci separammo dall'abbraccio, dopo avermi dato un bacio a stampo.

«già, lo penso anch'io. sai? forse davvero dovremmo prendere in considerazione l'idea di minho e fare un viaggio assieme. immagina che bello passare natale e capodanno con l'uomo che più amo al mondo...» arrossì appena mi girai verso di lui dopo averlo detto.

dovevo passargli la spazzola così che potesse aiutarmi a sistemare i capelli bagnati, ma se non avessi dovuto farlo, mai lo avrei guardato negli occhi dopo aver fatto un commento simile.

«non ti imbarazzare, è stato carino da parte tua. e sebbene io non ami viaggiare, ti giuro che se tu lo vorrai possiamo farlo anche cento volte» cominciò a pettinarmi.

mi coprì in volto per evitare che mi sorridesse osservando il mio riflesso nello specchio.

appena vide che insistevo a non incrociare il suo sguardo, immedesimò una patetica scenata:
«mh, questo condizionatore è troppo forte- ho caldissimo» e subito dopo aver emanato questa lagna, si slacciò l'accappatoio aprendolo totalmente, ma senza gettarlo a terra.

sapevo che infondo aveva freddo, ma doveva prima stimolarmi.

«ahh, va molto meglio così» espresse vedendo che avevo fatto finta di nulla, ma continuai ad ignorarlo, deglutendo e massaggiandomi l'erezione da dentro la tasca.

«che c'è amore? non ti va di guardarmi più da quando ho aperto l'accappatoio?» mi provocò evidentemente.

tenni lo sguardo puntato verso il pavimento, il mio respiro aumentò di fretta, teso dalla sua vicinanza al mio corpo.

yongbok resisti, resisti ti prego, non dire quello che stai sentendo dentro di te...

«è che non riesco a guardarti così dopo quello che abbiamo fatto in doccia ok?» ammisi, quando avanzò una mano sotto il mio mento, e mi girò lentamente verso di lui.

«neanche io riesco sentirti dire quelle cose se ripenso a quello che abbiamo fatto, quindi ti prego, toccami un po'» cominciammo ad ansimare facendo sfiorare le punte dei nostri nasi e osservando l'uno le labbra dell'altro, nell'istante in cui poi andammo l'uno incontro all'altro e cominciammo ad assaggiarci vicendevolmente.

le nostre lingue si toccarono timidamente.

sentii le stesse sensazioni che provai quando mi baciò per la prima volta in palestra.

ricordo a memoria ogni sensazione dei nostri primi baci, ma questa forse era una delle migliori.

con delicatezza mi fece poggiare sul mobile del bagno, e scoprì il mio capezzolo per succhiarlo.
compiaciuto dal suo gesto, mi convinsi ad ascoltare il suo ordine, e lo masturbai con decisione, facendolo quasi esitare a succhiarmi.

d'un tratto si fermò, alzò lo sguardo verso di me, puntandomi con quegli occhi ancora desiderosi del mio corpo, e lentamente aprì la bocca per gemere del massaggio di cui stava godendo.

«lee felix, la tua mano è perfetta per la forma del mio cazzo» mugolò afferrandomi il collo per timbrarlo di qualche chiazza viola.

«ti-ti prego bast-» chiusi gli occhi, il mio polso non fu più in grado di offrire piacere la maggiore, e mollai la presa.
era troppo eccitante anche un banale gesto con lui.

passò dopo un po' le mani lentamente su entrambe le mie cosce, e senza forzatura le aprì, scoprendo anche quella parte dall'accappatoio.

quando compresi il suo intento, provai a scendere verso il suo membro così da aggevolarlo per farlo entrare...

nel momento in cui cominciò a suonare il mio telefono, a causa di messaggi continui-

«cazzo, aspetta» provai a calmare il respiro, prendere il telefono in mano e vedere quale fosse l'urgenza.

«dio santo- non voglio credere ai miei occhi» cominciai a tremare, e i miei occhi si appannarono frettolosamente.

«amore, mi ha scritto mia mamma- dopo mesi, non ci credo-» balbettai, e binnie subito tornò vicino a me in mio supporto.

«ti prego puoi leggere tu questi messaggi per me? io davvero n-non riesco» mi asciugai gli occhi, mentre il più grande mi aiutò a scendere dal mobile e sedermi sulle sue gambe.

dalle anteprime vidi che l'ultimo messaggio mandato diceva qualcosa su changbin, che non riuscì a leggere bene...

[...]

Strippers | changlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora