t h i r t y t w o . 🔞

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[+18 smut scene]

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premette il ginocchio tra le mie gambe, e cominciò a farlo oscillare sul mio membro pulsante: «oh cristo-» deglutì alzando gli occhi al cielo.

in qualche modo, chiesi spontaneamente al ragazzo di proseguire quello che sarebbe potuto accadere.

sebbene la mia testa suggerisse di non farlo, forse lo voleva il mio cuore, o il mio cazzo me lo stava facendo capire, ad ogni modo cominciai a mugolare richieste per compiacerlo:

«t-ti prego, s-se devi eccitarmi a-almeno f-fa che finisca c-che s-scopiam-» supplicai, ma il maggiore si fiondò di nuovo sulle mie labbra, senza dare peso a ciò che desideravo.

mi strinse i fianchi e afferrò i bordi delle mie mutande tirandoli verso l'alto, quasi a volermi comprimere ancora di più l'erezione che stavo avendo.

pensai poi volesse che la mia mutanda diventasse un tanga solo per palparmi il sedere e implorai un'altra richiesta:

«bang- ah, p-puoi s-schiaffeggiarmi il culo s-se vorrai-, ma ti prego- adesso s-scopami», lo invogliai, o meglio, ci provai pur avendo le labbra occupate dalla sua lingua.

afferrai i suoi polsi, stanco di ricevere troppa stimolazione, e portai una mano davanti sul mio membro e l'altra tra le due pacche, purché il ragazzo potesse massaggiare entrambi tramite la tuta.

sorrise con malizia stringendo la sua lingua tra i denti, rendendo vistose le sue fossette e la sua mascella pronunciata: «mi piace quando sei così insistente, questo è il tuo premio» ansimò, mi guardò in basso, e pizzicando sia avanti che dietro, afferrò la stoffa del mio intimo compreso del mio pantalone e li calò assieme facendoli finire per terra.

«porca puttana-» mi ritrovai nudo. non ebbi neanche il tempo di realizzarlo che lo guardai accovacciarsi tra le mie cosce per succhiarne l'inguine.

la sua lingua ne circoscrisse tutte le curvature, tutti i dislivelli, ed osò infiltrarsi anche nella spaccatura che divideva le chiappe.

usai la mano libera, quella non appoggiata al muro, per masturbare il mio membro che continuava a pulsare a tempo con i succhiotti del più grande.

solo a tenerlo in mano mi resi conto di quanto avesse bisogno di svuotarsi, e subito ci tenni a mugolarlo al ragazzo come avevo fatto con tutto il resto dei miei bisogni: «fottimi prima che arrivi qualcuno e ci sgami», trattenni ogni verso impuro pur di dirlo chiaro e tondo per farmi ascoltare.

«sei così buono e soffice» si leccò le labbra, importandosene della mia richiesta, anzi mi girò persino di spalle al muro e cominciò a mordermi il sedere, come se avesse capito questo.

i miei pugni continuarono a battere contro il muro ad ogni pizzico dei suoi denti, non riuscivo a distogliermi dal pensiero che stesse facendo una cosa così erotica e sexy, in un luogo senza serratura, totalmente d'improvviso.

«a- a- momenti, verrò sul muro- e-ah! non- non posso sporcarlo-mh» lo avvisai.

con un rumoroso schiocco di labbra si scollò dalle mie chiappe e portò le sue mani per davanti, segandomi senza neanche vedere come lo stesse toccando.

dopo un po', senza terminare l'azione, si alzò lentamente in piedi e posizionò con la mano libera, il suo membro scoperto nello spacco del mio culo.

la sensazione di quella cappella calda vicino al mio ano, fu stupenda. soprattutto mi piacque il fatto che non ero consapevole l'avesse cacciato fuori dalle mutande mentre ero girato.

d'improvviso cominciò a penetrarmi e pian piano a dare spinte continue, impostando i suoi fianchi verso l'alto ed i miei verso il basso.

«cazzo-» gemei acutamente appoggiando la fronte al muro.
«ti ho sverginato così bene, che ora non ho problemi ad andare più dentro» sussurrò giusto dietro al mio orecchio, dando dei morsi al lobo, e prolungando una scia di baci fino dietro le mie spalle.

«mhh- colpisci più lì», d'un tratto cedetti quasi alla sensazione che pareva perfetta tra l'altro dopo un litigio, che piegai le gambe e cominciai ad andare in controsenso con le sue spinte così da assicurarmi ancora più estasi.

la sensazione del suo grande e duro pene dentro me che con questa unione di sensazioni mi stringevo sempre di più, era eterea, mi sentivo quasi come se qualcuno mi stesse facendo passare dal purgatorio al paradiso.

«c-chris, è così bell-ah, ti prego vieni» implorai mentre continuava a mangiucchiare lembi di pelle.
sentì la sua mano stringere la mia pacca, contenerla in un pugno, per poi staccarla ed usarla per schiaffeggiare la zona fino ad arrossarla più di quanto già lo fosse dopo i suoi morsi.

il ragazzo fermò i suoi baci e deglutì prima di avvisarmi del fatto che stesse per venire dentro di me, più pronunciava questa cosa, più gocciolava nel mio culo.

«gi-girati, voglio baciarti mentre vengo-» sebbene sul momento disapprovai l'idea, se ne fregò ed uscì da mio corpo per afferrare le mie spalle e girarmi di faccia, fare come aveva comandato lui: prendermi in braccio tenendo le mie gambe aperte per scoparmi in quella posizione.

tenne la mia schiena contro il muro, e si infilò nel buco in un tempo rapido.

venne non appena il mio culo si strinse al suo cazzo stesso perché mi sentii troppo esposto in quella posizione. alla botta che fecero le nostre pelli a contatto, gememmo assieme: «ti amo» affannò mordendomi il collo.

dalle mie gambe cominciarono a colare gocce del suo liquido seminale che si fusero col mio, che raggiunsi l'apice pochi istanti dopo.

«cazzo se ti amo anch'io- ah» mi tappai la bocca prima che potessi urlare ancora mentre mi scopava facendo colare sempre più sperma.

sentimmo assieme il rumore di un qualcosa battere, credemmo fosse qualcosa caduto a causa del tremore del muro dovuto alle spinte, ma quando tra uno dei nostri gemiti sentimmo il nome del maggiore pronunciato da qualcuno che non fossi io, ci girammo verso la porta.

il ragazzo mi posò di fretta a terra e uscì dal mio corpo passandomi qualcosa di suo per coprirmi.

«ok christopher- ero venuto a sapere della rissa e volevo chiederti come stessi, ma adesso che ti vedo occupato così, non credo ci sia bisogno di domandarlo-» il ragazzino afferrò un oggetto a caso davanti a sé, e lo gettò per terra andando via.

«seungmin dio santo non andare via! per quale motivo volevi stare qui? volevi anche dirmi qualcosa?» il ragazzo si fermò per un istante facendo credere all'altro quasi di volergli dare un'alta possibilità, ma dopo averlo ascoltato andò via di nuovo...

«deve ancora accettare che l'hai lasciato non è vero?» provai a camuffare il fatto che me ne stessi vantando a dirlo.

«direi di sì» sospirò: «ho bisogno di godermi un altro po' di relax ora che mi sento così frustrato per questa situazione» scasualmente mi guardò con un beffardo sorriso sulle labbra.

aspettai parlasse, fingendomi tonto.

rassegnato al mio dispetto, si incamminò verso di me e tenendomi per il choker mi fece inginocchiare di fronte a lui: «prima volevi essere zittito o sbaglio?»

mi leccai le labbra guardandolo con appetito.

Strippers | changlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora