f i f t y

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- christopher's pov

perché la vita decide di essere stronza solo con me?
perché devo soffrire così tanto come se non ne avessi già avuto abbastanza!

ero stanco di essere sempre al secondo, se non al terzo posto, di tutto e tutti.

c'era veramente qualcuno a cui importava di me? o dovevo scoppiare a piangere in mezzo alla sala per far capire che avevo bisogno di supporto?!

uscì fuori al balcone del locale, accesi un drum e cominciai a fumare cercando di sorvolare al singhiozzìo dovuto al pianto.

poggiai i gomiti sulla ringhiera e nascosi il viso tra gli avambracci per sfuggire alla vergogna di mostrare le mie debolezze.

«perché mi sono innamorato così tanto se questo mi porta solo dolore-» continuai a lamentarmi asciugandomi le lacrime per prepararmi sempre all'eventualità che qualcuno mi potesse trovare.

fin quando non sentì bussare alle mie spalle: «chris, che succede?» mi girai istintivamente mostrandomi con dei gonfi occhi lucidi e delle gote arrossate quanto bagnate.

il mio cuore esitò qualche attimo prima di tornare a battere dopo che avevo visto chi era stato a chiamarmi.

«seungmin...» sorrisi spontaneamente per un po'.

«ti ho visto uscire qui, sembravi così triste. ho provato ad ignorarlo ma non riesco a far finta di nulla, quindi se vuoi parlare sono qui», sforzai gli occhi prima di continuare a renderli bagnati a causa delle parole del più piccolo.

feci cenno a braccia aperte e aspettai che si stringesse a me.

«grazie per il supporto e per il bene che mi vuoi ancora, nonostante tutto, ecco. so che se riuscissi ancora ad amarti sarei più felice, ma purtroppo ormai ho occhi solo per lui...» uscì dall'abbraccio e si poggiò al mio fianco alla ringhiera:

«sei così pentito di amarlo?» rimase ad ascoltarmi.

«no, anzi, so che abbiamo vissuto cose talmente intense insieme, e sentimenti così accesi, che non ne dimentico la sensazione; ma allo stesso tempo in momenti come questo mi rendo conto di quanto per lui sia facile buttare tutto nel cesso, e per me il contrario».

«posso sapere cos'è successo tra di voi che ti ha fatto rimanere così male?», mi presi coraggio e provai a parlargliene.

era strano per me dire ad un mio ex della relazione difficile che stavo vivendo adesso, era difficile soprattutto considerando che gli stavo parlando dell'uomo con cui l'avevo tradito-

c'è però tener conto che da quella volta in cui ci incontrammo per parlare, non eravamo più in pessimi rapporti almeno, ogni tanto persino ci capitava di scriverci e comportarci da buoni amici.

certo, dei buoni amici che fino a 5 mesi fa facevano sesso e si dicevano ti amo, ma non bisogna guardare il passato no?

comunque, spiegai la situazione in poche parole: «prima, passando per i bagni, ho sentito le loro voci gemere- jinnie diceva qualcosa del tipo "ti prego jeongin basta", e così via...» alzai la testa al cielo ripetendomi in mente di non piangere ancora.

«ho intuito cosa stessero facendo, e sono corso al bancone credendo che l'alcol potesse essere la soluzione. mi avevano porso il terzo drink quando ho capito che così facendo non avrei dimenticato la scena. infine son corso qui a piangere perché non riuscivo ad accettarlo...»

«channie...» mi guardò con uno sguardo rattristato: «...mi chiedo solo perché ti fai del male così- se sei consapevole di non riuscire a reprimere ciò che provi per lui, perché non vai in quel bagno, sbatti la porta e ristabilisci a chi appartiene» il suo broncio divenne un sorriso insieme al mio.

«se sembrassi invadente?» predicai.

«oh dio, questo non è il christopher che conosco. fa' come facesti in discoteca: vai lì, scopri il pugno, e fai fuori chiunque lo tocchi» mi diede due colpetti sulle spalle incoraggiandomi.

«lo so cazzo, non so nemmeno io che mi prende, ma giuro che adesso farò come mi hai detto», tirai un profondo respiro e mi incamminai verso la sala, fin quando-

«aspetta chris!» mi fermò.

appena mi girai verso di lui era tutto rosso in viso, compresi forse a cosa volesse arrivare.

«te ne parlai quella volta del fatto che non avessi ancora superato del tutto ciò che provo per te? in caso non l'avessi fatto, sappi che è quello che penso, quindi prima di andare via-» afferrai il colletto della sua maglia e lo baciai tenendolo stretto a me.

non volli metterci passione, era solo un modo di ringraziarlo per il supporto ed il bene che mi voleva, nonostante il modo in cui avessi chiuso con lui la nostra relazione.

«oh... grazie chris» disse sottovoce rimanendo vicino a me accennando un sorriso.

«ti prego dimenticalo, o tienitelo per te, ok?», il piccolino annuì, e subito fuggì via diretto verso i bagni...

Strippers | changlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora