Peter Parker (pt.3)

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Urlo per il contatto freddo rabbrividendo.

<<PETER!>> mi copro la bocca non appena mi accorgo di star urlando.

Scoppia a ridere e solo adesso noto che non si è ancora messo una maglia da ieri sera. I muscoli si muovono ad ogni minimo movimento ed è tutto così bello...Accidenti, mi devo riprendere! Mi alzo dal letto e- mi attira a se con una ragnatela facendomi sbattere contro di lui.

<<Cosa fai?>> lo guardo

Porta indietro i capelli caduti e posa le mani sulle mie guance.

<<Ti sto facendo sorridere>> alterna lo sguardo dalle mie labbra ai miei occhi.

Mi tocco le labbra e le scopro essere piegate verso l'alto <<Eh si>>

Porto le mani attorno alla sua vita mentre il suo pollice accarezzava il mio collo. Lo sposto di lato sentendo molto calore e lui ne approfitta per avvicinarsi. Chiudo gli occhi quando le sue labbra si posano sulla mia pelle. Schiudo la bocca quando posa altri baci.

<<Peter>> sussurro.

La presa scende sui miei fianchi e stringe. Gli tiro I capelli e con uno scatto mi ritrovo di nuovo a cavalcioni su di lui. Allaccio le gambe attorno alla sua vita.

<<Brava>> mugugna.

Un altro sorriso si fa largo sul mio viso perdendomi nel momento. Allontano il suo viso e lo guardo.

<<Cosa stiamo facendo..>> chiedo riprendendo il respiro.

<<Ciò che ci fa star bene>>

Poso lo sguardo sulle sue labbra e ci passo sopra un dito <<Sei il contrario di ciò che pensavo>>

<<Lo prendo come un complimento>> ridacchia.

Annuisco arrossendo e faccio per nascondere il viso quando lo blocca costringendomi a guardarlo.

<<Si?>>

<<Mi piaci T/n, da tanto tempo>> dice con voce incrinata.

<<Peter..>> la sua presa si allenta fino a lasciarmi in piedi.

<<Devo andare>> si gira passandosi una mano fra I capelli.

<<Aspetta>> non mi ascolta <<Peter>> lo fermo.

Mi guarda con i capelli scompigliati e occhi stravolti <<Il fatto di non averti tutta per me, mi uccide T/n>> sussurra <<So che per te è lo stesso, penso dovresti tornare a odiarmi come prima>>

<<Guardami>> gli prendo i vestiti dalle mani e li butto su una sedia <<Sai qual è la cosa che mi portava a odiarti?>> gli prendo le mani fra le mie <<Il fatto che non riuscivo a non pensare a te>>

<<Mh?>> mi guarda

<<Vedendoti lavorare con mio padre tutti questi anni, ho iniziato a pensare costantemente a te>>

<<Si, ma in modo negativo>>

<<Quello era all'inizio>> sussurro <<Poi ho iniziato a capire cosa volesse dire veramente il mio cuore>>

<<Cosa diceva>> si avvicina

<<Voleva amarti>> abbasso lo sguardo

<<Dio T/n>> borbotta.

<<Si..lo so>>

Mi alza il viso e sento le sue labbra premere contro le mie. Chiudo gli occhi ricambiando il bacio.

<<Era questo?>> chiede

<<Proprio così>> sorrido e torna a baciarmi.

Dream little butterfly || ImmaginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora