Pietro Maximoff (pt.1)

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Immagina creato con la mia compare.


<<Ehi bimba, dove sei?>> mi chiama Pietro.

<<Qui!>> rido correndo dandogli un piccolo scappellotto sulla testa.

Nemmeno faccio altri due passi che mi acchiappa abbracciandomi con la sua super velocità.

<<Mi sei mancato oggi>> dico stampandogli un bacio sulla guancia.

<<Anche tu piccola>> ridacchia

<<Dove sei stato?>>

<<In missione>> dice indicandomi una ferita sul braccio.

<<Oh no>> dico triste

<<N-no bimba>> si lamenta dopo che avevo provato ad esaminarla allontanandosi super velocemente <<Fa ancora male scusami>>

Passo la mano sopra la sua ferita e ne rimane soltanto una piccola striscia rossa.

<<Brucia>> si lamenta ancora così gli stampo un dolcissimo bacio sopra la cicatrice.

<<Grazie>> mi ringrazia sorridendo

<<Prego>> dico scompigliandogli i capelli già altamente mossi.

<<Andiamo in camera?>>

<<In camera?>>

<<Si dai, c'è più spazio e più comodità per parlare, cosa che devo fare>> mi risponde sempre più velocemente dicendo le ultime parole.

<<Parlare? Ho fatto qualcosa di male?>> chiedo preoccupata guardandolo.

<<No no, tu sei fantastica... solo che ti devo dire una cosa di lavoro>> dice correndo con i suoi poteri verso la camera

<<Ma ehi, aspettami!>> dico correndo in camera.

<<Mmh, non mi va di aspettarti lumachina>> mi prende in giro.

Offesa, incrocio le braccia mettendo il broncio come i bambini sedendomi poi a terra accanto a lui.

<<Bimba, è importante come cosa>> dice armeggiando con le sue mani.

Alzo la testa spronandolo a parlare.

<<Inpocheparoleprovoqualcosaperte>> dice supervelocemente giocando con le dita delle mani.

Lascio andare di colpo tutto il fiato che avevo trattenuto facendo grossi respiri <<C-cosa?>>

<<Niente di che, tranquilla...stavamo parlando della missione giusto?>> chiede cercando di sviare l'argomento.

<<No no, cosa hai detto prima?>> chiedo con tono un po' più serio.

<<Nulla piccola, non ho detto nulla>> dice accarezzandomi dolcemente i capelli.

Gli fermo la mano quando ancora era a mezz'aria con la mia super velocità e forza <<Dimmelo immediatamente, perché se ho capito bene siamo in un bel guaio>>

<<In che senso di un bel guaio>>

<<Rispondi alla mia domanda, Pietro>> dico alterandomi nascondendo subito il viso per non fargli vedere i miei occhi gialli da lupo.

<<Ehi... guardami per favore, è importante>>

Mi calmo qualche altro secondo per poi guardarlo cercando di mantenere i miei occhi normali con l'ultimo briciolo di autocontrollo prima di trasformarmi.

Dream little butterfly || ImmaginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora