La passeggiata in solitudine che mi ha portata a casa di Helena e Alexis mi ha rilassata. Oggi sulla montagna il tempo è volato, non mi sono resa conto di quanto siamo stati lassù.
Siamo arrivati alla taverna nel primo pomeriggio ed ero sfinita. Continuavo a salutare Dion, cercavo di sfuggire per andare a buttarmi sul letto, ma lui sembrava farlo apposta a tirarmi indietro. Mi prendeva in giro.
Mi chiamava, sembrava stesse per dirmi qualcosa e poi... Niente. Alla fine sono salita fuggendo su per le scale, mentre Dion scherzava, urlando fermo sul primo gradino della scalinata.Non ho mai conosciuto un ragazzo più pazzo di lui.
Giusto il tempo di rilassarmi sotto la doccia e di stendermi sul letto un po' per riprendere le forze. Ora sono scesa presto per scegliere una torta per addolcire la serata dalle ragazze.
Sono già sotto la loro porta, in una stradina stretta e ripida. È ben illuminata e trovo subito il citofono. Non tardano ad aprirmi. Mi aspettano entrambe, nel vedermi urlano di gioia all'unisono.
Lo sapevo che non dovevo accennare nessun particolare per messaggio!"Allora, sei riuscita a rimanere impassibile?"
"Strano ma vero. Più o meno... Ma tanto si è prodigato anche lui a risultarmi antipatico. Certe volte lo strozzerei..."
"Si, a volte è pungente." Replica Alexis.
"No, è uno stronzo." Ribatte Helena. "Vuole avere sempre l'ultima parola su tutto. Manco avesse fondato lui la città." Si scambia un'occhiata con l'amica.
"Si, mi dà la stessa impressione." Dico.
"Allora, racconta. Com'è andato il picnic?" Sorride Alexis.
"Non ti fare abbindolare, Aura."
"Taci, Helena. Taci. Fai parlare lei!" Si dimena la riccia.
"Ragazze, abbiamo mangiato. Punto. Mi ha dato un'idea di ciò che è importante fare nelle visite e basta."
"Nient'altro? Sembri tutta intera, a dire il vero." Mi schernisce Helena.
"In effetti ha tentato di farmi venire un colpo. Odio quando si avvicina con quella dolcezza, quella sensualità che mi disconnette dalla realtà..."
"Tipico di Dion." Mi interrompe Helena. È il suo stile di vita, non ci pensare."
"Me lo dici in continuazione, ma per te è facile! Con la sua presenza già mi rapisce.
Dottore, sono grave?" Chiedo, rafforzando l'intensità della mia espressione mentre pronuncio quelle ridicole parole. Sono ancora più buffe proprio perché purtroppo rispecchiano la realtà di ciò che sto vivendo. Mi serve un medico bravo."Sei gravissima." Scherza Helena. "Ma non morirai."
"Pensiamo a cose più serie." Cambio argomento. "Domani che impegni abbiamo per le Dionisie?"
"Ecco, giusto. Io e te dovremmo andare a Delfi. Ma se vuoi posso mandarti con Dion. Penso che quest'anno potrei mollare il resto delle faccende a lui, farebbe di tutto con te come assistente!"
"Helena!" La avvertiamo io e Alexis in un'unica voce.
"Ragazze, non prendiamoci in giro. Da quando è arrivata Aura lui è praticamente sempre qui. Non vi sembra strano?"
"E se fosse un caso?" Alexis è sempre quella coi piedi per terra.
"Pensala come vuoi ma io lo conosco da tempo. Le ragazze lo raggiungono ovunque, non se le va mai a cercare. Ultimamente, invece, lui è sempre dove sei tu. Una coincidenza un po' sospetta per i miei gusti." Si ferma un attimo. Poi mi guarda negli occhi, mi sfiora una mano come si fa ad un bisognoso. "Non voglio dire che sta riponendo male le sue attenzioni, ma stai attenta. Credo ti abbia puntata."
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Nella mia natura
Romance🔺 Attenzione 🔺 Comprende contenuti maturi contrassegnati come tali all'inizio del capitolo che li racchiude. Spesso viene utilizzato un lessico poco appropriato ad un pubblico sensibile. GRECIA, anni 2020 Aura è in fuga dalla sua vecchia vita. F...