Per Zeus! Non c’è neanche qui. Ancora un buco nell’acqua, quello di oggi, che mi rende nervoso.
Sono da giorni alla ricerca di Eracle, ma quello stronzetto se ne va gironzolando per il mondo. Al giorno d’oggi potrebbe fare il Travel Blogger, le donne gli muoiono dietro già senza essere famoso sui social.
Anche lui vaga senza sosta per sfuggire a quella arpia di Hera. Seguendo delle informazioni ricevute da persone fidate mi sono spinto fino all’Egitto, ma mio fratello è già ripartito costringendomi a ricominciare da capo. Lo troverò, ovunque si sia rintanato, questo è poco ma sicuro.Ore interminabili mi separano da Aura. Sto vagabondando con un unico chiodo fisso: tornare al più presto da lei. Mi manca il suo sorriso, il suo rossore quando la stuzzico. Quanto mi affascina! Ricordo perfettamente l’interesse che mi ha suscitato vedendola appoggiare la mano sulla maniglia della taverna, i suoi occhi erano pieni di curiosità. Nelle mie numerose vite non ho mai incontrato nessuna donna che non mi abbia adulato. Ogni ragazza che orbita attorno a me cerca solo sesso, o tediarmi con inutili lusinghe, per poi morirmi dietro senza un reale desiderio. Non ho mai conosciuto nessuna donna che si sia spinta con me in mondi differenti dalla mera carnalità.
Quando la sera stessa l’ho rivista con la sua birra in mano e quella timidezza sulle sue guance arrossate, ho provato una scossa che mi si è aggrappata dal basso, fino a farmi mancare il respiro. Non ho mai sperimentato un’emozione simile. La sua capacità di crearmi una ‘prima volta’ mi ha reso suo schiavo. Mi sto privando dei suoi abbracci, del suo profumo. Aura ha rischiato la vita, in maniera inconsapevole, a causa mia. Ho esposto a un pericolo così grande la mia unica ragione di vita, non accadrà ancora. Sto affrontando l’ignoto, la totale incognita su questa mia impresa, solo per poterla rendere la mia donna. A volte sono troppo audace, ho bisogno di nutrirmi del suo sapore, quello che mi fa perdere i sensi e mi rende l’estasi vera che bramo da centinaia di anni. Aura, il mio piccolo calice di vino, la perfetta gradazione alcolica che mi inebria i sensi.
Con i suoi lineamenti che mi vorticano nel cuore prendo la strada per la Siria. La via si rivela più lunga e impervia del previsto. Una volta arrivato a Damasco mi metto subito alla ricerca nella zona malfamata di Mneen, nel Nord-est della città. Sono al confine con Sednayah, un paesino ad est soprannominato ‘la polveriera’ e questo mi innervosisce. Sono già stato da queste parti e so benissimo che non può girarci neppure una mosca senza essere autorizzata.
Io qui sono nessuno: solo un idiota che si sta addentrando in cazzi che non suoi. Eracle di sicuro non lo troverei, informazioni importanti riguardo i suoi spostamenti, però, sì. Devo guardarmi le spalle e non solo, ma potrei avere fortuna.
Nel mio vagabondare alla ricerca del gancio siriano mi perdo nei bordelli della strada principale.Qualche bevuta in ognuno dei locali mi dà il tempo di guardarmi intorno e vedere la situazione, ma della mia ‘spalla’ neanche l’ombra. In compenso le puttane che ci lavorano dentro non si lasciano sfuggire l’occasione di poter spennare un nuovo pollo: divento il bersaglio delle palpatine selvagge al pacco, chiuso nei bermuda ermeticamente. Provoca molta curiosità nelle veterane, come se di me si vedesse solo quello. Alcune mi tirano per chiudermi nelle loro stanze. Altre utilizzano la tecnica dello struscio, mi mettono il culo addosso… e non sempre è una bella vista.
Sono sempre stato del parere che posso scegliere: mi riservo il diritto di selezionare le mie concubine. Ma da quando ho messo gli occhi su quella pelle delicata non ho più scelta, come fossi vittima di un incantesimo, il mio corpo prende vita solo al suo profumo. Le altre donne mi arrecano repulsione. Ancora non me ne capacito.
Ormai è quasi l’alba, chiedo l’ultimo bicchiere. Una donna dal seno molto prosperoso mi affianca al bancone con fare da gatta morta, occhi truccati più del necessario, capelli coperti da un velo. Gira il liquido alcoolico contenuto nel suo largo bicchiere squadrandomi dalla testa ai piedi. Dischiude le sue labbra solo quando sembra certa che sia io chi sta a cercando.

STAI LEGGENDO
Nella mia natura
Romance🔺 Attenzione 🔺 Comprende contenuti maturi contrassegnati come tali all'inizio del capitolo che li racchiude. Spesso viene utilizzato un lessico poco appropriato ad un pubblico sensibile. GRECIA, anni 2020 Aura è in fuga dalla sua vecchia vita. F...