CASSANDRA
Mi siedo, seguendo gli allenamenti e vedendo la disperazione di Marissa e dell'allenatore che non riescono a trovare una ranista per la staffetta.
Rimango parecchio a chiedermi come sarebbe rientrare in acqua, godermi quella freschezza e quella sensazione di libertà che mi piace tanto.
All'improvviso tutte le mie paure tornano a galla e abbandono subito quel pensiero.
Non ce la farò mai.
Una volta finiti gli allenamenti, saluto Marissa dagli spalti, mentre lei va negli spogliatoi e mi dirigo fuori dalla scuola.
Trovo Daniel che mi aspetta proprio fuori dall'ingresso principale.
"Come è andata?" gli chiedo per mostrarmi gentile.
Daniel fa parte della squadra di scacchi. È una delle attività che si possono svolgere al posto di quelle sportive. Di preciso non so come mai Daniel non sia né nella squadra di basket né in quella di nuoto, però non gli chiedo nulla perché lui potrebbe rivolgermi la stessa domanda.
Daniel inizia a raccontare, ma io non ascolto nemmeno una parola.
Il mio sguardo è catturato da Samantha avvinghiata al collo di Charles, che è seduto sulla sua moto.
Come può stare con lei?
Non stanno nemmeno insieme. Vanno solo a letto, ma lei è certa di averlo tra le sue mani.
"Ciao, bambolina" mi saluta Callum passandoci accanto.
"Ciao, Cal" rispondo.
Tutto sommato lui è molto simpatico. Al di là del modo in cui l'ho conosciuto il primo giorno, dopo che ha discusso con Charles, è sempre stato gentile nei miei confronti e riesco addirittura a sopportare il modo orrendo in cui mi chiama.
"Da quando sei amica di Callum?" mi chiede Daniel, mentre insieme raggiungiamo l'autobus.
"Non è così male" ammetto.
Daniel scoppia a ridere.
"Si vede proprio che sei appena arrivata e che non sai nulla" mi dice.
Abbasso la testa. Non mi ha detto nulla di male, ma quella frase mi fa sentire in difetto. Odio questa sensazione. Mi sento sempre come se fossero tutti pronti a giudicarmi e ogni volta questa sensazione mi stringe lo stomaco.
Saliamo sull'autobus e ci sediamo vicini. Tengo stretto il mio zaino, perché ho bisogno di un appiglio. Mi sento a disagio, ma continuo a ripetermi che è solo Daniel, il ragazzo gentile e premuroso, che non mi ha mai detto nulla di male.
"Dobbiamo scendere qui" mi avverte.
Ci alziamo e scendiamo insieme. Davanti a noi c'è una villa davvero stupenda, più grande di quella dove si è svolta la festa. Mi fa strada ed entriamo all'interno di questa specie di castello.
"Che lavoro fanno i tuoi?" chiedo, guardandomi intorno.
"Sono ingegneri informatici. Ora sono in Giappone per presentare un progetto" mi dice.
"Wow" è l'unica cosa che riesco a dire, mentre lo sfarzo di questo luogo mi fa sentire piccola.
"Sono contento che ti piaccia" dice. "Lascia lo zaino qui, così andiamo in cucina a mangiare qualcosa".
Poggio lo zaino in un angolo, sperando che lì non dia fastidio, poi lo seguo, raggiungendo una cucina degna di un ristorante stellato. Fornelli a induzione, frigorifero a due ante e un ripiano di marmo da togliere il fiato.

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Thread of Love
RomanceDue migliori amici si ritrovano a vivere lontani per sei anni. Quando si rincontrano, lei immagina che sarà di nuovo tutto come prima, come se non fosse mai andata via, ma per lui non è così. La odierà e farà di tutto per tenerla lontana. Allo stess...