CASSANDRA
Il volto di Charles, che fino a pochi istanti fa era sorridente, si fa triste e preoccupato. Ha capito che non ho ancora superato tutti i miei incubi. Quei mostri mi danno ancora il tormento.
Le gambe iniziano a tremare, il respiro si fa corto e gli occhi iniziano a pizzicare, mentre serro le cosce per impedire a Charles di vedere di nuovo quei segni.
In un attimo lui è fuori dall'acqua e mi raggiunge.
"Cassie, va tutto bene. Stai tranquilla" tenta di dirmi, ma io ormai sono persa nel mio attacco di panico.
La terra inizia a mancarmi da sotto i piedi. Charles se ne accorge e mi accompagna fino alla panca più vicina, dove mi fa sedere.
Porto una mano sul petto, sentendo i miei battiti che ormai sono impazziti. Chiudo gli occhi, aspettando che finisca il prima possibile.
In quel momento sento le mani bagnate di Charles sulle mie ginocchia. Apro di nuovo gli occhi e lo trovo qui, in ginocchio davanti a me, con l'espressione preoccupata.
"Parlami, Cassie. Dimmi cosa ti succede" mi dice con la sua voce calda e calma.
"L-le cicatrici" riesco a dire tra un singhiozzo e l'altro.
Charles mi guarda con preoccupazione. Le sue mani iniziano a muoversi lentamente sulle mie cosce, facendo su e giù. Quel gesto è più rilassante del previsto, ma io sono ancora troppo spaventata per calmarmi del tutto.
"Ci siamo solo io e te qui. Non c'è nessun altro. Nessuno può vederti".
"Io...io non volevo che tu lo scoprissi" riesco a dire tutto d'un fiato, prima che il mio pianto diventi più forte.
Ormai non riesco più a parlare. Chiudo di nuovo gli occhi, mentre le lacrime iniziano a rigare il mio viso. Le mani stringono forte l'estremità della panca, tanto che inizio a sentire male alle dita, ma ho bisogno di aggrapparmi a qualcosa, così non mollo la presa.
In quell'istante sento qualcosa di caldo contro la pelle. Tutto il freddo che sentivo è scomparso, lasciando spazio a un caldo accogliente.
Apro di nuovo gli occhi e mi rendo conto che Charles è più vicino a me e che quel caldo che sento è il suo respiro sulla pelle.
Mi lascia un bacio sulla clavicola e io torno finalmente a respirare. Subito dopo me ne lascia un altro alla base della gola, un altro al centro, poi sotto l'orecchio.
Mi lascio sfuggire un gemito e lui lo prende come un invito a intensificare quel contatto, perché con le braccia circonda il mio corpo, tirandomi a sé e costringendomi ad aprire le gambe per permettergli di essere più vicino.
Continua a baciare la mia pelle, poi ricomincia a scendere.
I miei occhi sono di nuovo chiusi, sono troppo concentrata su quel contatto così sublime per rendermi conto di qualsiasi cosa.
Bacia la scollatura del costume, per poi dedicarsi al lembo di pelle sul quale ha lasciato un succhiotto ieri sera.
Prima che me ne renda conto, le mie mani hanno lasciato la panca per incastrarsi tra i suoi capelli, che tiro appena, facendolo ansimare contro la mia pelle.
In Paradiso, ecco come ci fa sentire ogni volta Charles. È come una droga e so di non poterne più fare a meno. Voglio perdermi nei suoi occhi e ritrovarmi tra le sue braccia, voglio respirare attraverso il suo naso e poi navigare per sempre sul sapore dolce delle sue labbra.
Sono così presa dalle mille sensazioni che mi fa provare da non rendermi conto che i suoi baci sono scesi più in basso, molto più in basso.
Riapro gli occhi e lo vedo baciare ogni singola cicatrice, ogni singolo taglio, mentre il suo sguardo è incastrato nel mio. Con le mani tiene le mie cosce aperte e i polpastrelli affondano con forza nella mia pelle, mentre si prende cura di me.
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Thread of Love
RomansaDue migliori amici si ritrovano a vivere lontani per sei anni. Quando si rincontrano, lei immagina che sarà di nuovo tutto come prima, come se non fosse mai andata via, ma per lui non è così. La odierà e farà di tutto per tenerla lontana. Allo stess...