Capitolo 25

7.6K 256 40
                                        

CASSANDRA

Mi risveglio nel mio letto. Ho le coperte fin sotto il naso e sto abbracciando un cuscino. È stato tutto un sogno? Non è successo niente ieri sera?

Guardo la sveglia e mi rendo conto che è davvero tardi, così mi fiondo in bagno per prepararmi. Mi sfilo la maglietta e vedo che sul mio corpo c'è qualcosa. Il mio cuore accelera. Sul seno ho un succhiotto e questo significa solo una cosa: non è stato un sogno.

Ieri sera, con Charles, è stato tutto reale.

I suoi baci e le sue mani sul mio corpo mi hanno fatta sentire in Paradiso. Ha fatto di tutto per farmi sentire bella e per farmi sentire a mio agio, poi si è accorto dei tagli. Parlarne è stata la cosa più difficile del mondo, ma Charles ha il potere di calmarmi e sentire la sua vicinanza ha reso tutto un po' più facile.

Dopo essermi preparata torno in camera e noto che il libro che stavo leggendo ieri sera è sul mio letto, anche se sono certa di averlo lasciato sul comodino.

Mi avvicino e lo prendo, ma in quel momento vedo un aeroplanino di carta, che è incastrato tra le pagine, cadere a terra. Mi chino per raccoglierlo e il mio cuore accelera. Lo apro e leggo il messaggio all'interno.

Sei bella anche mentre dormi

Sorrido per quel messaggio nell'aeroplanino di carta. È iniziato tutto come un gioco...



Ho cinque anni e Charles ne ha sette. A scuola ha imparato a fare gli aerei con la carta. Quando torniamo a casa passiamo tutto il pomeriggio a realizzarli. Lui è bravo, ma io sono proprio negata, così passo il tempo a vedere lui che li prepara.

Dopo un po', però, iniziamo ad annoiarci a fare quegli aeroplanini, così abbiamo la splendida idea di giocare a basket nel salone di casa mia. Giochiamo senza sosta, mettendo un secchio sopra un mobile per usarlo come canestro.

Non ci vuole molto prima che combiniamo un casino. Charles tira la palla e colpisce un soprammobile di cristallo della mamma.

Ci beccano subito e io sono certa di non aver mai visto mamma così arrabbiata.

"Chi è stato di voi?" chiede, fulminandoci con lo sguardo.

"Io" mento, abbassando la testa.

Non voglio che si arrabbi con Charles perché lui mi aveva detto di andare a giocare fuori, ma oggi pomeriggio avevo freddo e io ho insistito per giocare in casa.

"No, Camille. Sono stato io, te lo giuro" tenta di mettersi in mezzo Charles, ma ormai mia madre ha preso la sua decisione.

"Charles, è davvero carino da parte tua tentare di difenderla, ma lo so che un casino come questo lo ha fatto Cassandra. Torna a casa".

"Ma dopo lei può venire a casa mia?" chiede lui.

Ci eravamo messi d'accordo che questa sera avrei dormito a casa Scott e io spero con tutto il cuore che mamma mi lasci libera di andare.

"No. Da ora Cassandra è in punizione. Vi rivedrete domani" dice mia madre severa, ordinandomi subito dopo di andare in camera mia.

Saluto Charlie con un bacio sulla guancia e salgo al piano superiore.

Mi sento così triste perché stasera volevo veramente andare da Charles. Mi piace così tanto dormire in casa sua.

Sono seduta sul mio letto a piangere quando vedo qualcosa entrare dalla mia finestra e poi cadere sul pavimento. Raggiungo quell'oggetto e vedo che è un aeroplanino di carta.

Thread of LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora