CASSANDRA
Mi rigiro diverse volte nel letto, abbracciando quel cuscino su cui è impresso un profumo così famigliare. Premo tutta la faccia contro di esso, respirando a fondo. Quanto mi piace questo profumo, però non è il mio. Non è il solito profumo che c'è in camera mia.
Apro gli occhi e la prima cosa che vedo non è l'azzurro delle mie pareti, ma grigio, tanto grigio.
Mi tiro su a sedere e mi guardo intorno. È...è la camera di Charles? Perché sono qui?
All'improvviso lo vedo. Sta dormendo su una poltrona. Ha il gomito poggiato contro il bracciolo e la testa sulla mano. Perché io sono in camera sua? E perché lui è lì e non nel suo letto?
Lo vedo sbadigliare e subito dopo apre gli occhi, incrociando lo sguardo con il mio. Si mette dritto sulla poltrona e rimane a guardarmi.
"Sei già sveglia. Come ti senti?" mi chiede, passandosi una mano sul viso.
"Ho mal di testa, ma perché sono in camera tua?" gli chiedo confusa.
"Non ricordi niente di ieri sera?"
Ci penso un attimo e all'improvviso i ricordi tornano tutti insieme. La festa, Andrew, la pasticca.
"Oh santo cielo!" dico, coprendomi il viso con entrambe le mani.
"Non ti preoccupare. Non è successo niente" tenta di tranquillizzarmi.
Si alza in piedi e si stiracchia.
"Vieni giù a fare colazione?" mi chiede e io annuisco.
Scosto le coperte e scendo al piano inferiore. Trovo Emma in cucina e mi paralizzo.
Che scusa posso inventare?
"Ehi, tesoro, non sapevo che fossi venuta a dormire qui" dice lei non appena incrocia il mio sguardo.
"Sì, ieri era ubriaca ed era meglio che non tornasse a casa. Vedendo come è diventata rompipalle Camille come minimo non l'avrebbe fatta uscire per un mese" dice Charles, sedendosi intorno alla penisola.
Io sono ancora ferma immobile. Perché le ha detto che ero ubriaca? Emma spiffererà tutto a mia madre e io finirò nei guai.
"Sì, direi che avete proprio fatto bene" dice Emma, poi nota la mia espressione e capisce la mia paura. "Non preoccuparti, tesoro, non dirò nulla a tua madre. Sarà il nostro segreto. Adesso vieni qui e fai una bella colazione" mi dice con un sorriso e io all'improvviso mi sento veramente come ai vecchi tempi.
Mi avvicino e mi siedo accanto a Charles, che sta bevendo una tazza di caffè nero.
Emma mi porge una tazza di latte e un piattino con un pezzo di dolce. Lo guardo ed esito.
"Non preoccuparti, anche questo sarà il nostro segreto" mi dice, facendomi l'occhiolino.
Io sorrido e mi godo la colazione.
Dio, quanto mi è mancato mangiare un dolce la mattina.
Lo divoro in un attimo e mi rendo conto che Charles sta sorridendo felice.
Ci gustiamo la colazione in silenzio e per un attimo mi sembra che questi anni non siano mai passati. Mi sembra che siamo ancora quei bambini che la mattina si svegliavano e correvano da Emma a raccontare i sogni che avevano fatto durante la notte, per poi passare tutta la giornata a giocare a basket.
Proprio in quel momento sento il telefono di Charles suonare. Lo vedo rispondere.
"Che vuoi, Cal?" chiede lui.
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Thread of Love
RomansaDue migliori amici si ritrovano a vivere lontani per sei anni. Quando si rincontrano, lei immagina che sarà di nuovo tutto come prima, come se non fosse mai andata via, ma per lui non è così. La odierà e farà di tutto per tenerla lontana. Allo stess...