CASSANDRA
Mi sveglio davvero di cattivo umore. Di solito lo sono sempre la mattina, perché in fondo dormo appena poche ore, ma stanotte ho dormito per meno di un'ora.
Sono convita che alla fine il mio corpo cederà e forse sarà meglio così, ma questo è un pensiero che devo tenere solo per me.
Mi alzo e mi fiondo subito in bagno. Una doccia fredda mi aiuterà di sicuro.
Mi tolgo la felpa di ieri sera e sento dolore non appena alzo le braccia. Una volta averla tolta, abbasso lo sguardo.
Cavolo, il livido è diventato più grande e più scuro.
Questo lo coprirò facilmente, ma ciò che mi preoccupa di più è quello sulla guancia. Non voglio guardarmi allo specchio, non lo faccio mai, ma stamattina sono costretta. Prendo un respiro profondo e guardo.
Grazie al ghiaccio non è peggiorato, ma le cinque dita di quel ragazzo sono impresse per bene sulla mia pelle. Come posso fare? Non mi truccherò mai, perché tanto non ne sono nemmeno capace.
Sospiro e decido di buttarmi in doccia, ci penserò dopo.
Dopo una doccia interminabile, che serve più che altro a sciogliermi i nervi, mi vesto, indossando jeans e una maxi maglia, poi tento di sistemare i capelli in modo che mi coprano bene la guancia.
Sì, così non se ne accorgerà nessuno.
Guardo l'ora ed è tardissimo. Scendo giù di corsa e trovo i miei in cucina.
"Vieni a fare colazione" mi dice mia madre.
"La faccio a scuola, mamma. Sono super in ritardo" urlo con un piede già fuori dalla porta.
I miei occhi vanno subito verso casa Scott. Ovviamente Charles è già andato via.
Cammino a passo svelto per cercare di arrivare in orario e ci riesco per un pelo.
"Ehi, come mai oggi hai il fiatone?" mi chiede Marissa.
"Mi...mi sono...svegliata tardi" dico, tentando di riprendere aria. "Ho corso" finisco di spiegare.
Proprio in quell'istante suona la campanella.
Entro subito a scuola e vado diretta al mio armadietto per prendere i libri di matematica. Non posso farmi rovinare questa giornata da niente e da nessuno. Inizierò il corso avanzato di matematica e nessuno rovinerà la mia giornata perfetta.
Cerco l'aula e quando la trovo, rimango spiazzata per un attimo. Non è come le altre aule. Quelli dell'ultimo anno non hanno i banchi singoli, ma sono tutti a coppie e io non so dove sedermi.
"Buongiorno, signorina Moreau, benvenuta nel corso avanzato. Può sedersi all'ultimo banco centrale se vuole" mi dice.
Mi volto verso quel banco che è ancora vuoto. Forse non avrò un compagno di banco.
Meglio.
Avanzo verso quel posto e mi siedo. In quell'istante noto che c'è uno zaino nero per terra, posto accanto alla sedia.
"Signor Scott, ce l'ha fatta a rientrare" dice il professore.
Io alzo la testa e vedo gli occhi di Charles incastrarsi con i miei. Serra la mascella e avanza. Si siede accanto a me.
Siamo vicini di banco?!
"Che cazzo ci fai tu qui?" sussurra arrabbiato.
"Il professore ieri mi ha fatto spostare in questa classe. Non sapevo che tu frequentassi il suo corso" tento di spiegare.

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Thread of Love
RomanceDue migliori amici si ritrovano a vivere lontani per sei anni. Quando si rincontrano, lei immagina che sarà di nuovo tutto come prima, come se non fosse mai andata via, ma per lui non è così. La odierà e farà di tutto per tenerla lontana. Allo stess...