Capitolo 7

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CASSANDRA

"Niente da fare, Lucas. Lei ne resta fuori. Fine della discussione" dice, poi si volta verso di me. "Tu vieni con me" mi dice, prendendomi per il braccio e trascinandomi lontano da tutti gli altri.

"Charles...Charles, mi stai facendo male" mi lamento.

Una volta che siamo abbastanza lontani da orecchie indiscrete, mi lascia e si posiziona davanti a me.

"Vattene a casa, adesso" mi dice severo.

I suoi occhi mi fanno paura. Sembra cattivo.

"Perché questo cambiamento? Perché prima mi dici tutte quelle cose carine e mi fai ricordare i vecchi tempi e poi torni a comportarti così?" gli chiedo.

"Prima avevo bisogno di farti stare tranquilla, ragazzina del cazzo che non sei altro. Dovevo vincere a tutti i costi quella gara e se tu avessi continuato a farti tutte quelle paranoie avresti fatto schiantare la mia auto da qualche parte. Impara a distinguere la realtà dalla finzione".

"H-hai finto?" chiedo con quasi le lacrime agli occhi.

"Sì" risponde deciso. "Ora vattene a casa e non starmi più tra i piedi. Non mi interessa se torni a piedi, se fai l'autostop o se chiami un taxi. Vattene e non provare mai più a farti vedere qui" mi dice.

Tremo dalla testa ai piedi.

Cos'è successo? Perché mi tratta in questo modo? Cos'ho fatto per meritare tanto odio?

Mi volto e inizio a camminare. Non ho la minima idea di dove debba andare, ma voglio soltanto andare il più lontano possibile da lui. Mi ha letteralmente spezzato il cuore. Ha finto. Ha finto di tenere ancora a me e io che come una stupida mi sono emozionata quando la sua mano mi ha stretto la coscia.

Una stupida, ecco cosa sono.

Devo tornare subito a casa mia. Devo chiudermi in bagno. Soltanto lì starò meglio. So esattamente cosa devo fare.

"Ehi" mi richiama qualcuno.

Lo ignoro e continuo a camminare. Qui è davvero buio e sto iniziando ad avere paura. Faccio finta di nulla e continuo.

"Tesoro, dove te ne vai così di corsa?" mi chiede.

Voglio continuare a camminare, ma qualcuno mi si para davanti.

"Dove corri?" mi chiede, poi mi guarda più attentamente. "Ma tu sei la ragazza di Scott!" esclama con un sorriso che è tutto meno che rassicurante.

Mando giù il groppo che ho in gola. Mi sembra che si chiami Jason. Charles lo ha minacciato prima della gara perché lui e il suo gruppo mi stavano troppo addosso. Indietreggio, ma finisco contro il petto di qualcuno.

Cavolo, sono tutti qua.

Sono quattro ragazzi. Che posso fare? Mi hanno accerchiata tutti quanti e avanzano verso di me lentamente. Non so dove scappare. Cerco vie di fuga, ma non ci sono.

"Che ci fai qui al buio tutta da sola? Cerchi guai?" mi chiede Jason.

Cerco di non guardarli negli occhi. Voglio solo trovare una via d'uscita per poi correre senza fermarmi.

"Forse sei tu che li cerchi, Jason".

Charles mi viene davanti, frapponendosi tra me e quel ragazzo.

Mi sta proteggendo? Come quando eravamo piccoli? 

Qual è la vera recita, Charles? Questa o quella del ragazzo duro a cui non frega nulla di me?

"La principessina non ci ha detto di no. Forse non ce l'ha detto perché è quello che vuole" dice uno, mettendosi una mano sul cavallo dei pantaloni.

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