Thread of Love

Epilogo

CASSANDRA

Sono passati sei mesi. Sono cambiate tante cose, ma io e Charles no. Noi stiamo insieme ufficialmente e non abbiamo passato nemmeno un giorno separati.

Io e mia madre abbiamo parlato, anche grazie all'aiuto di Emma e di Charles. I miei genitori hanno scoperto dei tagli e mi sono stati vicini. Per fortuna le ferite si sono cicatrizzate e sono visibili solo quelle più gravi, mentre le altre sono quasi scomparse del tutto. Inoltre mia madre si è resa conto dei disturbi alimentari che mi ha causato e si è data una calmata. Non mi tartassa più se un giorno voglio un piatto di pasta o se Charles viene la mattina a portarmi un dolce per colazione.

Jason non ci dà più il tormento. Con solo cinque gare sono riuscita a ripagare il debito di Charles e ci siamo tirati fuori da tutto. Charles è finito in quel brutto giro perché si è fidato delle persone sbagliate quando io non c'ero, ma una volta tornata ho fatto di tutto per dargli una mano e per tirarlo fuori da ogni guaio in cui si era messo. In fondo noi abbiamo sempre fatto così. Ci siamo sempre stati l'uno per l'altra e continueremo a esserci.

Callum e Samantha stanno ancora insieme e sono inseparabili. Sam è diventata mia amica e, insieme a Marissa, siamo diventate un trio inseparabile. È strano per chi ci guarda da fuori, ma siamo riuscite a incontrarci a metà strada e a esserci l'una per l'altra. Siamo tre persone completamente diverse, con gusti diversi e interessi diversi, ma qualcosa ci ha unite e ancora non abbiamo capito cosa. Abbiamo scoperto di poterci divertire un sacco insieme e abbiamo capito che ci aiuteremo anche nei momenti difficili. Ovviamente anche Charlie e Cal fanno parte del nostro gruppo e capita spesso che usciamo tutti e cinque insieme. A volte, però, io e Charles ci tiriamo fuori perché lui vuole passare un po' di tempo solo con me e io sono assolutamente d'accordo. 

Le cene di famiglia ogni venerdì sera vanno avanti ed è cambiato tutto rispetto a settembre, quando c'è stata la prima cena. Io e Charlie parliamo come ai vecchi tempi, non ci sono più discussioni a tavola e i miei genitori sono molto più tranquilli. Anche la tradizione del sabato mattina è ricominciata. Charlie viene da noi e smonta i pezzi dell'auto insieme a me e a mio padre. 

Sono così contenta che le cose siano tornate come prima. In quei sei anni che sono stata a Parigi ho sognato quasi ogni notte di tornare da Charlie ed essere di nuovo felice. Ci è voluto un po' di tempo, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. È tutto perfetto.

Io e Charles, però, abbiamo avuto solo un problema. Lui è all'ultimo anno e ha fatto richiesta per entrare ad Harvard. Vuole diventare ingegnere meccanico, proprio come me. Avremmo vissuto lontani per un anno e io questa cosa non riuscivo a sopportarla.

Ogni volta che stavo male ed entravo nel bagno per prendere una lametta, ci pensavo un secondo di più. Lo chiamavo e lui correva subito da me, poi passavamo il resto della giornata nel letto a parlare, o a baciarci, o a fare altro.

Se lui fosse stato lontano per un anno io non sapevo cosa avrei fatto se avessi avuto una ricaduta. Se solo mi mettevo a pensare a quello che mi ha detto qualche mese fa mi viene ancora da ridere.

Mi addormento e sogno di perdere Charles. Mi sveglio in lacrime e come per istinto vado a chiudermi in bagno. Mi guardo per un po' allo specchio, vedendo le lacrime che mi rigano le guance, poi prendo il telefono e lo chiamo.

"Ehi, Cassie" mi risponde subito con tono allegro.

Ricomincio a piangere, più forte di prima. Non voglio addossargli i miei problemi, ma lui è l'unico che mi fa stare bene e che mi aiuta in questi momenti. Mi ha chiesto di promettergli di chiamarlo sempre e quindi l'ho fatto.