CHARLES
Non so il perché, ma mi sembra tutto più leggero e io mi sento in pace, come se mi fossi liberato di un peso insopportabile.
Lascio andare la testa all'indietro e ricomincio a respirare lentamente, ma in quel momento realizzo.
Cazzo, l'ho detto ad alta voce e soprattutto l'ho detto a Samantha.
Mi volto verso di lei e vedo la sua espressione scioccata.
"Davvero, Scott?" mi chiede lei.
Sono arrivato a un punto di non ritorno e forse è il caso di spiegarle la situazione. Non tutta, ma in parte sì.
"Vi ho mentito quando ho detto che era solo la figlia dei migliori amici dei miei. I nostri genitori sono migliori amici dai tempi del college e...noi siamo stati migliori amici fin dalla nascita. Io c'ero il giorno in cui è nata, il giorno in cui ha fatto i primi passi, il giorno in cui ha detto la sua prima parola e il giorno in cui ha perso il primo dentino. Siamo cresciuti insieme. Non c'è stato un singolo giorno della nostra infanzia in cui io e lei siamo stati separati. Spesso anche la notte dormivamo insieme. Quando aveva dieci anni, mi disse che sarebbe andata in vacanza in Francia, perché doveva andare a conoscere i suoi nonni, che non aveva mai visto, dato che non era mai andata in Europa. Non è più tornata da quel viaggio. Quella è stata l'ultima volta che l'ho vista, almeno fino a due mesi fa" confesso.
Forse Samantha non è la persona più adatta con cui parlare, ma finalmente adesso capisce il motivo del mio comportamento. Capisce perché in qualsiasi situazione metterò sempre Cassandra davanti a tutto e tutti. Anche se sono arrabbiato con lei non posso fare a meno di proteggerla. Quando ero un ragazzino avrei fatto di tutto per lei e ora, a diciotto anni, farei anche di più.
"Perché non ci hai mai detto niente? Perché non ci hai mai parlato di lei?"
"Perché...è una storia lunga, Sam".
Non posso raccontarle tutta la situazione. Non posso dirle che con la sua partenza mi ha abbandonato. Mi sono sentito terribilmente solo in quegli anni e in nessun modo sono riuscito a colmare quello spazio che è stato lasciato vuoto dopo la sua partenza. Nemmeno Sam e Cal sono abbastanza per riempire quello spazio. Mi sono sentito meglio solo il giorno in cui si è scontrata con me nel corridoio della scuola. Ho visto i suoi occhi e pian piano ho sentito quel buco nel petto che si richiudeva. Sono certo che Sam non capirebbe mai. Non capirebbe mai il legame che unisce me e Cassie.
"Comunque non ti merita. Lei se ne è andata e non c'è stata per te nei momenti più difficili della tua vita. Io e Cal c'eravamo. Noi ci siamo sempre stati per te. Non puoi darle tutta questa importanza perché non se la merita. Lei non ha mai fatto tutto quello che desideravi..." inizia a dire, sporgendosi verso di me e poggiando una mano sulla mia guancia per farmi voltare verso di lei.
Mi sta fissando le labbra. Vuole che la baci, ma come posso baciare lei quando sulla mia bocca è ancora impresso il ricordo del bacio con Cassandra?
Mi scanso e in quel momento mi rendo conto che una ragazza ha raggiunto il centro della pista con una bandiera in mano.
Mi concentro. Non devo pensare a Cassandra, ma semplicemente alla gara, anche se in realtà è difficile concentrarsi sapendo che lei è nella macchina accanto alla mia e che rischia di farsi male.
Cazzo, è stata una vera stronzata rimettere a posto quella Maserati. Dovevamo lasciarla così com'era.
La bandiera tocca il suolo. Lascio la frizione e porto tutto il piede sull'acceleratore. Sono concentrato solo sulla strada davanti a me.

STAI LEGGENDO
Thread of Love
RomanceDue migliori amici si ritrovano a vivere lontani per sei anni. Quando si rincontrano, lei immagina che sarà di nuovo tutto come prima, come se non fosse mai andata via, ma per lui non è così. La odierà e farà di tutto per tenerla lontana. Allo stess...