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Mi sono svegliata con il mio favoloso padre che mi ha presa a cuscionate durante il sonno.

Mi alzo pigramente e dopo aver eseguito la mia routine mattutina mi ritrovo in cucina a pregare che papà mi lasci mettere almeno un goccio di caffè nel latte.

Pur mantenendo a fatica gli occhi aperti, riesco a mettere nella tazza un cucchiaio di caffè macinato e proseguo con l'aggiunta dello zucchero per non sembrare troppo 'suspicious'.
"Che bella giornata oggi, mi sento carico!", esclama lui sorseggiando il suo caffè.
"Buon per te", aggiungo quasi come un sussurro mentre mescolo il contenuto della mia tazza.

Sto per bere ma il mio intelligente padre mi ruba la tazza così velocemente che mancava poco e schizzava ovunque.
"Ho sentito l'odore di caffè immediatamente. Tu, questo non lo puoi bere", mi dice buttando il tutto nel lavandino.
"Maddai, ma non ne ho messo troppo!", esclamo infastidita.
"Sei troppo giovane, fa male al cuore", procede con la solita scusa.
"Mamma ha detto che tu hai avuto una dipendenza da caffè e che non dovresti nemmeno assaggiarlo ma invece continui a berlo", incrocio le braccia al petto aspettando di sentire come risponderà.

"Non mi sembra che ci sia tua madre qui", sì ok mi aspettavo lo dicesse.
Roteo gli occhi e vado in salotto dove prendo la mia giacca dall'attaccapanni e la indosso.
"Oggi abbiamo molto da fare, avrò bisogno del tuo aiuto", mi dice ancora mentre indossa la sua di giacca e si mette le scarpe.
Io accenno ed insieme usciamo di casa per andare sul set di 'Alice in Borderland'.

Appena arrivati troviamo gli attori già in azione con Sato che analizza tutto seriamente.
"Siamo arrivati in ritardo?", chiede mio padre preoccupato a Kai.
"No, Sato ha solo deciso di cominciare a riprendere prima. Dice che vuole finire questo game della serie in massimo due giorni", spiega il microfonista mentre sistema la sua attrezzatura.

"Di che gioco si tratta?", chiedo io incuriosita.
"Se non sbaglio è il Jack di Cuori", risponde l'uomo prima di venire richiamato da uno dei suoi colleghi.
"Il Jack di Cuori eh? Dal copione sembrava parecchio complicato", dice mio padre guardando gli attori.
"Hai letto il copione?", domando impressionata poiché pensavo nessuno avesse il permesso di vederlo senza l'approvazione del regista.

Ma forse mi sono sbagliata, in fondo è solo un copione.
"Covey amico mio, ho bisogno delle tue eccellenti qualità fotografiche", Sato si avvicina ed approccia mio padre.
"Ho bisogno che tu faccia del tuo meglio per questo episodio. Vedi, il nostro Chishiya ha bisogno di più tempo sullo schermo e vedendo la pazzia sui social ho deciso di rendere ciò realtà. Ma voglio che il ragazzo abbia qualche foto che lo faccia risalire...non so se capisci", spiega lui.

"Stavo pensando da un'pó di tempo che potremmo fare delle foto ai volti dei vari personaggi ed editarle come fossero copertine di libri. Chishiya avrebbe la sua e potrei anche scattare qualche shot buono durante queste riprese", vedo papà strofinarsi il mento e pensare.
Pensa molto, allungo e Sato lo guarda.
Starà provando a leggergli la mente?

"Perché invece di nasconderti dietro pezzi del set non fingi di essere uno dei membri del gioco e scatti foto istantanee con l'andamento delle riprese? Se funziona per le registrazioni dovrebbe funzionare anche per le foto", decido di dire la mia perché mi sembra il modo più facile di fare.

Papà e Sato mi guardano in silenzio.
"Tu sei giovane, tu sai cosa piace a quelli della tua età. Covey lascia fare le foto a tua figlia", sentendo il regista dire così mio padre mi guarda e cerca di capire se non sia stato appena licenziato.
"Con due fotografi professionisti sul set sono sicuro che la serie risalterà molto di più", vabene quindi mio padre non è stato licenziato ma io non sono una professionista come dice lui.

"Ahm io, io non sono una professionista", tento di dire prima che sia troppo tardi perché ho il presentimento che sta per succedere qualcosa.
"Non importa, lo diventerai", mi dice il regista prima di strillare, ordinando che si fermino tutti.

"Ascoltate, Dia Covey fa ufficialmente parte del team e parteciperà alla fotografia ON-set cominciando precisamente da adesso", con questo annuncio papà sorride e mi passa la fotocamera.
"Al lavoro", dice ancora sorridente.
"Ma questa è la tua fotocamera, tu cosa userai?", gli chiedo cominciando a sentirmi in colpa.
"Io ho questa", si china sul suo borsone ed estrae un'altra fotocamera molto più lussuosa di quella che ha dato a me.

Come non detto.
Non mi sento più in colpa.

"Forza, forza. Ai vostri posti", istruziona l'aiuto regista prima di spingermi fra gli attori assieme al camera-man.
Mi guardo intorno ancora confusa e quando incontro lo sguardo di Nijiro mi sento sciogliere come gelato al sole.

Lo guardo per un'istante perché CHI CAVOLO VORREBBE MAI DISTOGLIERE LO SGUARDO DA LUI? NESSUNO, e calmando tutta la mia agitazione faccio dei mini respiri e mi adeguo alla posizione in cui mi trovo.
"Forza Dia! Woo-hoo!", sento qualcuno esclamare con tutto l'ossigeno nei polmoni e voltandomi vedo Yori squarciarsi la gola.

Sorella Chillati.
Rido al suo strano ed improvviso supporto e mi preparo a scattare foto nel miglior modo possibile per non essere un totale fallimento.
"Episodio del 'Jack di Cuori'. TAKE 1. Azione!", il tipo del cartello compare dal nulla e dopo il 'chack' si dissolve come fumo nell'aria.

Il camera-man si muove a cerchio, riprendendo i vari personaggi che faranno parte di questo episodio e sono talmente bravi che riesco quasi a percepire veramente la tensione fra i presenti.
Sfruttando il momento, seguo il camera-man e faccio veloci scatti per provare.

Mi ritrovo davanti a Chishiya e fingo di non star morendo dentro, gli scatto delle foto di passaggio e lo vedo adocchiarmi senza renderlo obvious nelle telecamere.
Continuo a fare quello che ora è il mio lavoro silenziosamente e guardando il ragazzo attraverso la fotocamera ammiro come tutto quello che rende Nijiro unico con la sua solare personalità, sembra svanito fra le vesti del realista che è Chishiya.

Nijiro è entrato tanto nel personaggio che sento il bisogno di guardarlo con i miei stessi occhi e cercare un tratto della sua reale persona mentre sta cambiando e lasciando spazio ai pesanti, dolorosi pensieri del personaggio che sta interpretando.
Un brivido mi attraversa la spina, credo di aver avuto paura del suo radicale cambiamento per un momento.

Cupid's Rainbow Arrows~Nijiro MurakamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora