Mi trovo davanti l'ufficio del nostro famigerato regista aspettando che uscisse e mi dicesse perché mi ha chiamata.
Papà è rimasto a casa a farsi la valigia siccome è stato mandato a Yokohama per lavorare ad un servizio fotografico per una rivista nota in Giappone.
Quando me ne ha parlato stamattina voleva inizialmente portarmi con sé ma poi ci ha pensato e ha detto che avrei preso il suo posto qui come fotografa.Certo, Sato mi ha già dato un lavoro ed anche se non faccio molto è pur sempre un lavoro. Ma solo io so come lavora mio padre e lui si fida di me, quindi sono felicemente rimasta.
"Ah mia giovane e bellissima apprendista fotografa...", Sato apre la porta di scatto e appena mi vede mi viene ad abbracciare.
Non so cosa gli abbia preso ma sono proprio curiosa di saperlo.
"Ho trovato esattamente quello che fa per te ed è perfetto anche per il giovane Murakami", da quel che capisco c'entra anche Nijiro in questa cosa."Ho bisogno di qualcuno che riprenda Nijiro in tutto il suo splendore per le strade di Tokyo e tu sei l'adatta candidata per il compito", spiega brevemente facendosi seguire in tutte le direzioni mentre cerca qualcosa, qualcuno, non lo so.
"Che Nijiro sia stupendo lo so- a-ahm voglio dire che sarei fiera di fare questa ripresa ma vedi, io non l'ho mai fatto prima d'ora", lì mi è sfuggito qualche pensiero di troppo ma avrà sicuramente capito."C'è una prima volta per tutto no? Ecco, e non sarai sola. Questa sarà una collaborazione con Madame Figaro per il photoshoot", me lo dice come se stesse parlando di una persona qualsiasi.
Madame Figaro è una di quelle celebrità davanti le quali mi ritroverei a tremare dall'emozione e chiedere l'autografo con la voce tremante.
Le sue foto, i suoi video, capolavori."Allora accetti?", non so cos'altro abbia detto ma faccio di sì freneticamente con la testa e mi accorgo di essere arrivata davanti la porta della 'stanza dei segreti' che è praticamente diventata il mio ufficio.
Sato si è evaporato come molti degli altri membri del set fanno (credo sia una cosa giapponese svanire nell'aria casualmente)."Ora capisco perché nei film orientali quando appare un qualche Sensei che da una lezione di vita, appena i protagonisti si voltano o si distraggono per un mezzo secondo, questi sembrano diventati trasparenti o spariscono nel nulla come fantasmi", sto parlando con me stessa.
Questo dimostra quanto io sia lonely.Entro nel 'mio ufficio' o quello che sembra il mio ufficio e mi ricordo di quanto fosse disordinato e di come mi sono dimenticata di sistemare.
Faccio un bel respiro e mi do da fare finendo per passare due ore a spostare mobili, raccogliere cartaccia, spazzare e lavare il pavimento, togliere le ragnatele e spolverare ovunque per ottenere un ufficio come si deve per un'aspirante fotografa e possibile editrice come me.Conciata come la house-wife che tutti gli uomini vorrebbero, mi metto davanti la porta ed osservo il gioiello di ufficio che sto creando da sola e man mano che la stanza migliora con i miei sforzi, capisco il vero motivo per cui la chiamano la 'stanza dei segreti' quando trovo un orecchino su uno scaffale, un calzino verde ai piedi di una delle sedie e resti di pollo nei cassetti.
Alla fine sono fiera del mio lavoro ma sento che manca qualcosa.
Esco dalla stanza e vado ad un negozio vicino al set per comprare uno di quegli aggeggi che spruzzano profumo automaticamente ogni un tot di minuti e quando sto per pagare vedo che targhetta con pennarello indelebile sono scontati e posti accanto alla cassa.Mah sì, la compro.
Fiera di me stessa e gioiosa torno all'ufficio e metto la targhetta sulla porta mentre con il pennello scrivo 'Ufficio Fotografico' e continuo con l'aggiunta del nome di mio padre e del mio.
Entro tranquillamente e posiziono l'aggeggio che ho comprato all'angolo di uno scaffale un'pó più alto prima di attivarlo e di rischiare che mi si spruzzi profumo negli occhi ed accecarmi.Insomma un'pó di rispetto razza di coso di plastica.
Arrabbiata con il coso spruzzante mi siedo alla mia scrivania e finalmente posso rilassarmi e prendermi un momento per respirare spensierata.
Mi guardo ancora intorno ad ammirare la mie qualità invidiabili (che sicuramente a casa non avrei) e mi rendo conto della presenza di una tazza di caffè sospetta.Somiglia alle tazze che ti danno quando vai nelle caffetterie o a Starbucks ma io non ricordo di averla vista mentre ripulivo il porcile che c'era.
Mi raddrizzo e afferro la tazza che è sorprendentemente calda ed analizzandola e girandola trovo una scritta.
"Oh, ma c'è il mio nome!", non so perché sono così sorpresa ma fa niente. Non trovo nient'altro scritto sopra e quando provo la bevanda esitante mi accorgo che è un Mocha.Il Mocha che tanto amo e che mio padre non mi permette di bere perché 'il caffè fa male al cuore'.
Non so chi me lo abbia portato e sicuramente qualcuno è sgattaiolato dentro mentre stavo al negozio.
Mi sorbo il mio dolce caffè e cioccolato e sistemo un paio di documenti sul laptop prima di essere telefonata dal regista ed essere chiamata fuori all'istante."Eccola", Sato sta parlando ad una donna.
No aspetta...sta parlando con Madame Figaro.
Già mi sale l'ansia.
"Piacere di conoscerti dolcezza. Mi dispiace metterti fretta ma abbiamo pochissimo tempo, dove è il nostro modello?", non mi offendo, so quanto sia occupata e adoro la sua presenza.
"Dov'è Nijiro?", mi chiede Sato.
"Non lo so", gli rispondo sincera.
"Ci sono", arriva Niji correndo con addosso un outfit che mi sta facendo venire le palpitazioni.È total black ma gli dona, lo fa sembrare un samurai dei tempi moderni e quei capelli sparati e scuri lo rendono così...così...
"Ciao Dia", mi sorride sicuramente accorgendosi che lo sto fissando.
Mio Dio Nijiro come fai ad essere così attraente!!!
"Ora che ci siamo, possiamo andare", Sato si fa seguire fino alla sua auto dove sale alla guida e Madame Figaro sale davanti.Io mi ritrovo fra l'amore della mia vita e uno sconosciuto che non parla e regge l'attrezzatura in silenzio.
"Faremo il photoshoot esattamente nel mezzo di Shibuya, sono sicura che sarà perfetto", spiega la donna che tanto ammiro.
Eccome se sarà perfetto, stiamo parlando di Nijiro Murakami.
L'uomo più bello del mondo, il più talentuoso, il più gentile, il più...I miei strani pensieri vengono interrotti quando mi accorgo che stando poco stretti, io e Niji stiamo appiccicati. Tanto che le nostre gambe si toccano e credo entrambi abbiamo pensato la stessa cosa perché ci guardiamo nello stesso momento e poi ci vergogniamo l'uno dell'altra e facciamo finta di nulla.
In poco tempo parcheggiamo la macchina e quando scendiamo Nijiro mi tiene la porta aperta per poi richiuderla appena sono scesa.
"Shen, dai la telecamera alla signorina e aiutala a programmarla", indica Madame Figaro al ragazzo timido e taciturno.
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Cupid's Rainbow Arrows~Nijiro Murakami
RomanceTrovatasi spesso a Tokyo col padre che lavora per il noto regista Shinsuke Sato che ha dato il via alla serie 'Alice in Borderland', Dia finisce per innamorarsi di uno degli attori. Nessun'altro che il bellissimo Nijiro Murakami. La protagonista pen...