15𖧷

357 17 4
                                    

"Non dire così, se non fossi uscita non mi avresti conosciuta", ha ragione ma non tutto quello che dico ha senso perché non penso logicamente e sto lasciando andare alcune delle mie frustrazioni.

"Lo amo così tanto Yui, mi viene difficile anche solo pensare che lo vedrò ogni giorno e dovrò ignorarlo o stargli lontano quando una come Yori è nei paraggi", Yori è ancora un problema per me e se lasciassi Nijiro completamente, sicuramente lei ne trarrebbe vantaggio.
"Ma perché ti complichi tanto la vita Dia. Lascia che venga tutto da sé, datti la possibilità di provare e se non funziona semplicemente finirete la relazione".

"È così che pensavo prima di venire qui con mio padre. Avevo la stessa identica mentalità ma non riesco più a pensare così", dico tentando di asciugarmi gli occhi brucianti dal tanto pianto.
"Facciamo una cosa, chiamiamolo", dice come se intendesse davvero.
"Ma stai scherzando?", le chiedo confusa.
"No, chiamiamolo e vediamo cosa provi. Se passi del tempo sola con lui potrai capire se darti una possibilità o mollare", non so se sia un buon piano.

Magari lo è. Magari non lo è.
Ma ho paura di soffrire peggio.
"Non so cosa dire", le rispondo con il mento sulle ginocchia ad evaluare l'idea.
"Non dire nulla, gli ho mandato un messaggio", continua lei mostrandomi il telefono con la chat.
"Sto per andare in panico", mi alzo dal divano e sento le mani tremare e la testa che mi duole.

"Cosa faccio se...se-"
"Se niente. Starete insieme, ci sono anche io ad aiutarvi e intervenire. Respira e tranquillizzati, dovresti esserti abituata almeno poco alla sua presenza adesso. Vivi il momento e capirai cosa fare", mi spiega con la calma che io desidererei avere.
Cerco di tranquillizzarmi come mi ha detto Yui, prendo i fazzoletti bagnati di lacrime dal tavolino in salotto e li butto, metto apposto superficialmente e poi vado in bagno a sciaccquarmi e rinfrescarmi.

Quando mi guardo allo specchio e prendo un ultimo profondo respiro sento il campanello. È arrivato ed io ho ricominciato a tremare come una foglia.
"Apro io!", grida Yui dal salotto e subito dopo sento la porta che si apre e le loro voci combinate mentre si salutano.
"E Dia dove è?", lo sento chiedere di me e mi arriva una fitta al cuore.
"Sta...ahm...ora viene", si scusa Yui per venire a bussare alla porta del bagno.

"Forza, forza", mi faccio forza ed esco di lì superando Yui che è preoccupata e ritrovandomi davanti a Nijiro.
"Ciao", dico in un tentativo di sembrare più normale possibile.
"Hey", risponde con voce soave prima di avvicinarsi e alzare le mani per posarle sulle mie braccia affettuosamente.
Io però mi scosto prima che ci riesca e ridendo nervosamente gli dico di accomodarsi per farlo allontanare.
"Stai bene?", sussurra Yui spaventandomi ed io faccio cenno di sì e vado verso la cucina.

"Vuoi del caffè? È rimasto ancora da prima, quando è venuta Yui", parlo perché se taccio sentirò tutte le voci nella mia testa che mi fanno piangere e ne ho abbastanza per oggi.
"Sì, grazie", risponde lui chiaramente disturbato da qualcosa però fingo di non notarlo. Non voglio notarlo, o finirò per credere che gli importi di me.
Sento bisbigliare, non capisco esattamente cosa si stanno dicendo Nijiro e Yui. Forse è meglio non sentirli.

Porto il caffè in salotto e mi rendo conto che se glielo do direttamente io c'è la possibilità di un contatto tattile ed è meglio di no, quindi appoggio la tazza sul comodino e lascio fare a lui.
"Grazie", dice sorbendosi un goccio.
"Che hai fatto oggi?", gli chiede Yui per cominciare un discorso.
"Non ho fatto molto, ho avuto una sezione per un video in collaborazione con Madame Figaro", comincia a raccontare.

"Ah sì, hanno deciso di metterlo in una serie chiamata Rainbow Time e il prossimo video si chiamerà Guide to Tokyo with, beh con me. Mi fa strano dire il mio nome come se non stessi parlando di me stesso", finisce ridendo e ammetto che la sua risata è contagiosa perché sorrido senza accorgermene.
"Sono sicura che sarà tutto perfetto Nijiro", dico sentendomi molto più a mio agio rispetto a qualche secondo fa.

A quanto pare è la sua assenza a farmi così male e la sua presenza è la cura.
"Dia, volevo chiederti se ti fosse arrivato il caffè questa mattina", la sua domanda mi manda in tilt e non riesco a ricordare il caffè di cui sta parlando.
"Ho mandato Kai a portartelo perché dovevo vestirmi per il shoot e se avessi aspettato si sarebbe raffreddato", ora ricordo.
Quel Mocha dolce al punto giusto che ho trovato sulla scrivania quando sono tornata dal negozio.

"Sei stato tu?", non è molto una domanda. Sono più scioccata.
"Sì, avevo dato il mio conto a Yui per pagarvi la colazione di ieri mattina e ho visto cosa hai preso così ho pensato di riportartelo.
Prendilo come ringraziamento per ieri sera", il modo in cui mi parla e questa mini rivelazione mi fanno emozionare.
"Ieri sera?", chiede Yui e quando mi volto a guardarla ha un sopracciglio alzato e le braccia al petto.

Non le ho detto che ho visto Nijiro quando sono andata a prendere il telefono, non le ho detto niente di quello che abbiamo condiviso per quei pochi minuti.
"Dopo l'incidente ero uscito dalla stanza in cui mi hanno fasciato il braccio per riposare sul divano e lei è entrata senza accorgersi di me.
Ha cominciato a...cioè, ahm...mi è stata vicino e volevo ringraziarla", balbetta quando dovrebbe dire che ho cominciato a piangere ma non vuole mettermi in imbarazzo e dice altro.

Così non mi aiuti amore mio, io dovrei starti lontano e invece mi avvicino sempre di più e tu non fai che attirarmi a te come un magnete.
"Grazie del Mocha", lo ringrazio e Yui sbuffa annoiandosi.
Per aiutarmi nella mia scarsa missione si mette fra me e il ragazzo sul divano e per qualche ora stiamo in silenzio e ci scambiamo poche parole mentre guardiamo qualsiasi cosa appaia per prima su Netflix e sinceramente non mi da fastidio.

Faccio dei popcorn e ce li mangiamo, prendiamo delle bevande e continuiamo a chillare ancora qualche decina di minuti, finché Yui non si addormenta e comincia a dare fastidio.
Mi alzo, vado in camera e mi siedo sul letto.
"Hey", mi sento chiamare da Nijiro a voce bassa mentre sta sull'uscio della mia porta. Si appoggia ad essa e guarda in basso per qualche nano secondo.
"Devo farti una domanda che magari suonerà in modo strano ma, credo di avere bisogno di sapere", parla ancora a bassa voce perché la porta è aperta e siccome ha spento la tv c'è il rischio che Yui si svegli.

Mi sposto sul letto facendogli capire che può venire a sedersi accanto a me per parlare e così chiude la porta con cautela e ci ritroviamo vicini.
Gomito contro gomito.

Cupid's Rainbow Arrows~Nijiro MurakamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora