Cupid's Rainbow Arrows~Nijiro Murakami

5♧

"Stop!", il regista alza una mano e ferma le riprese.
"Mi piace! Siete impeccabili! Adesso mia carissima Dia, cosa abbiamo?", mi si avvicina e si aspetta che io gli risponda ma sono ritardata e lo capisco tardi.
"Ahm...", mi schiarisco la gola, "penso che queste foto vadano bene", non so cosa sto dicendo. Non fate caso a me.

"Credi di poter dedicare una delle copertine a cui pensava tuo padre al bellissimo Chishiya?", mi chiede mostrando Nijiro in modo adulatorio con una mano.
"Bellissimo...cioè sì, sì ne sono certa. Più che certa!", dico in preda al panico.
"Benissimo, Suki porta la ragazza nella stanza dei segreti", aggiunge l'uomo prima che la Suki in questione mi chiedesse di seguirla verso quella stanza di cui non ho mai sentito prima.

"La stanza dei segreti?", le chiedo insicura e totalmente confusa.
"È solo uno degli uffici fotografici che abbiamo qui, ma lui la chiama così perché nessuno sa mai con cosa usciranno i fotografi che ci lavorano dentro", mi spiega la gentile donna indicandomi la porta per quella segreta stanza.
Le ringrazio con un inchino e mentre lei gira i tacchi e se ne va, io entro nell'ufficio e trovo tre cattedre con dei computer installati e foto di tutti i tipi sparse per terra, attaccate alle pareti e penzolanti da fili che potrebbero benissimo essere usati per stendere vestiti.

Sospiro alla vista di quel casino e camminando verso una delle cattedre calpesto una foto casuale a terra e ci scivolo sopra squilibrandomi.
Non sono caduta, ma c'ero vicinissima e ringrazio il cielo per essermi salvata.
Sono anche grata che nessuno mi abbia vista, anzi direi di essere soprattutto grata di questo.

"Ok, è arrivato il momento di applicare gli insegnamenti di papà", dico sedendomi di fronte ad uno dei computer ed osservando lo schermo sperando di riuscire a fare qualcosa di buono.
"Pensa Dia, concentrati", mi incoraggio da sola e carico le foto che ho scattato al dispositivo per vedere quanto 'belle' sono.

Analizzo le foto, una per una e mi convinco sempre di più che la fotografia non faccia affatto per me.
Le foto sono tutte sfocate, sembra che abbia schiacciato il pulsante della fotocamera mentre cadevo dalle scale ma la realtà è che ho fatto il tutto pensando di riuscire ad imitare le capacità di mio padre.

FALLIMENTO.
SONO UN FALLIMENTO.
Oppure no.

L'ultima delle foto è chiara ed ha anche una buona angolatura (miracolosamente).
Una foto decente quindi c'è, ma come dovrei modificarla esattamente?
Provo degli effetti e cerco di capire quale vada meglio ma il tempo passa ed io non ho realizzato nulla.

Ci provo davvero tanto, con tutta me stessa. Lascio da parte gli effetti e provo varie cornici, grandi e piccole, di varie forme e colori ma dopo ore passate seduta su quella sedia comincio a stancarmi e sentire le gambe formicolare e il didietro dolermi.

Mi alzo e cammino per la stanza per sgranchire le ossa e stiracchiarmi e sento bussare alla porta.
"Salve ragazza prodigio! Stavo andando a cambiarmi e Sato mi ha chiesto di passare a vedere come va", la mia preferita, regina suprema Asahina è venuta a vedere come va.
"Beh, va", non ho altro da dire.
"Non sembri felice", continua lei entrando nella stanza ed approcciandomi.

"Ho capito che non sono come mio padre e che non sono fatta per questo lavoro", mi risiedo sulla sedia e guardo lo schermo con la foto di Chishiya e l'ultima modifica che ho fatto.
"Questa è davvero bella", Asahina viene a guardare la foto e sembra che le piaccia.
"Lo pensi veramente? A me pare un edit da ragazzina innamorata", riesco a confidare in lei velocemente.

"No, è davvero bella. Poi nell'episodio di oggi Chishiya è il personaggio principale e si addice al titolo 'Jack di Cuori'. Credo sia perfetto quello che hai fatto", dice sorridendo e toccandomi la spalla.
"Grazie, sono felice di aver sentito la tua opinione", non potete immaginare quanto io sia felice che Asahina in persona mi abbia parlato.
Rido a questo pensiero e lei mi guarda.

"Scusa è che sei diventata una delle mie persone preferite da quando sono arrivata qui e non ho mai avuto l'occasione di parlarti prima. Sto cercando di non reagire come una fan impazzita", ridacchio nervosamente ma lei mi sorride ancora.
"Non preoccuparti. Ora vado a cambiarmi, ci vediamo più tardi", dice infine uscendo e chiudendosi la porta dietro.

Io faccio un profondo respiro e salvo la foto sul computer per poi stamparla ed andare a mostrarla a Sato.

Alcuni degli attori stanno ancora sul set e il regista sta dando molte istruzioni prolungando la mia attesa.
Sto in piedi con la foto stampata in mano e aspetto il mio turno in silenzio ma mi stanco facilmente e mi siedo su un divanetto trovatosi lì intorno a guardare dei video di tik tok perché...perché si può, ecco.

Scrollando fra i video nei 'per te' mi imbatto in un edit di Chishiya e lo guardo perché piace anche a me e perché dopo la prima stagione è diventato il mio personaggio preferito. Sempre dopo Kuina ovviamente.
"Non pensavo ti piacesse Chishiya", sento una voce e appena capisco che è Nijiro a parlarmi esco dalla page e fingo di non aver avuto l'istinto di lanciare il cellulare.

"Ah-ahm...", balbetto perché non so cosa dirgli e perché trovarmelo così vicino mi agita.
È ancora vestito da Chishiya e mi fa davvero strano.
"Sembri più una tipa a cui piacerebbe Arisu", aggiunge lui guardando in alto pensante ma poi scrolla la testa e sorride con quel suo sorriso da milioni.
"Come è andata nella stanza nei segreti?", ci metto qualche secondino a capire che mi sta parlando per davvero e che non sto sognando.
"Ahm...bene, credo...ahm...sono riuscita a fare qualcosa ma non ne sono sicura", guardo la foto stampata e non so cosa pensare.

Non so se sia una bella foto o meno.
"Posso?", chiede Nijiro guardandomi.
Credetemi quando dico che è davvero difficile vederlo nelle vesti di Chishiya e non aspettarsi il carattere freddo e distaccato che si vede nella serie, ma il suo sorriso porta sicurezza e tanta dolcezza il che mi fa sempre capire il motivo per cui lo amo tanto.
"È...", oh mio Dio la suspence che stai creando, Nijiro!
"Perfetta", lo guardo e non capisco se stia parlando sul serio o no.