Stringimi ancora un po' (Romance)

7) Ci è mancato un soffio

Saluto Sarah, che entra nella sua stanza, e mi chiudo pure io nella mia. Mi verso un bicchiere di acqua e mi dirigo nel bagno, dove inizio a struccarmi.

È veramente tardi, ma, fortunatamente, domani la mia prima lezione è alle dieci.
Indosso il mio pigiama e mi rintano sotto alle coperte, dove prendo il telefono e scrollo un po' sulla home principale di Instagram. Imposto una sveglia e mi addormento profondamente.

***

Il giorno dopo mi ritrovo ad aprire gli occhi a fatica. Mi bruciano leggermente, ma mi costringo ad alzarmi e a farmi una tazza di caffè caldo. 

Mando un messaggio a Sarah, per capire se sia sopravvissuta alla serata e, non appena mi risponde con l'emoji del pollice abbassato, vado a farmi una doccia. Mi vesto con una tuta comoda e lego i capelli in una coda morbida. Preparo la borsa e, pochi minuti dopo, sono pronta per uscire. Mi dirigo nell'atrio e rimango piacevolmente sorpresa nel trovarci già le ragazze che parlano tra loro.

-Buongiorno!- le saluto con un bacio sulla guancia e le guardo incuriosita. -Alloggiate tutte qui? So che la Stanford ha più dormitori femminili.-

Allie annuisce. -Fortunatamente, stiamo tutte qui. È anche per questo motivo che ci siamo conosciute e siamo diventate amiche: io sono la compagna di stanza di Jessica, mentre Hannah non va molto d'accordo con la coinquilina.- ridacchia, mandando un'occhiata alla diretta interessata che alza gli occhi al cielo.

-È una vera stronza. Certe volte, se non fosse stato per James, l'avrei presa per i capelli.-
Scoppiamo tutte a ridere e ci dirigiamo verso l'uscita.
-Noi abbiamo lezione alle dieci.- le informa Sarah e Jessica scrolla le spalle. -Noi abbiamo saltato la prima. Dovevamo andare in università alle nove, ma non eravamo nelle condizioni di farlo.-

-Jessica è rimasta a dormire da Tyler.- mi sussurra, all'orecchio, Hannah.
-Hey! Ti ho sentita...e comunque, per l'ennesima volta, abbiamo solo dormito. Dimenticate sia il mio migliore amico?-
-Certo che lo sappiamo.- dicono in coro le ragazze, facendo sorridere me e Sarah.

-Non vi ho ancora chiesto quale corso frequentiate voi.- mi ritrovo a constatare.
-Sociologia e ricerca sociale.- dice Allie.
-Giurisprudenza....anche se lo sai già.- mi fa l'occhiolino Hannah.
-Io..io faccio ingegneria elettronica insieme ai ragazzi.- dice, arrossendo, Jessica.
-E soprattutto insieme a Tyler.- ridacchia Allie.

La ragazza le da un pugno sul braccio e alza gli occhi al cielo. -Non c'entra niente il fatto che pure lui la faccia. È una passione che abbiamo in comune e ci ha unito fin da quando eravamo piccoli.-
Sorrido complice insieme alle ragazze, ma poi mi ritrovo a pensare che il loro legame sia davvero bello.
-Vi volete davvero molto bene.- dico.
-Davvero tanto. Farei di tutto per lui, è una persona fantastica.- risponde lei con occhi sognanti.
-Raccogli la bava, che non voglio morire annegata.- la prende in giro Allie.
-Stronze.- ringhia lei, per poi sparire stizzita sulle scale che probabilmente portano alla classe della sua successiva lezione.
-Andiamo anche noi.- dicono Allie e Hannah e ci salutano con un leggero abbraccio. -Ci vediamo in mensa?- proseguono.
Guardo incerta Sarah, che però sta annuendo con un sorriso.
-Perfetto. A dopo.-

-Abbiamo istologia, noi. Aula A2- dico alla mia amica.
Arriviamo in classe senza troppe difficoltà e seguiamo la lezione con molto interesse. Sono sempre più sicura di aver preso la decisione giusta. Sono felice: ho un fratello fantastico, degli amici fantastici che sto imparando a conoscere e il corso giusto di laurea. Cosa volere di più?

-È buono il cibo della mensa?- mi domanda Sarah, mentre percorriamo i lunghi corridoi per raggiungerla.
-Beh...buono è un parolone, ma non è nemmeno tanto male.-
Entriamo dalla porta e ci guardiamo intorno per individuare il nostro gruppo.
-Eccoli lì.- li indica lei e così ci sediamo al tavolo.
-Ciao ragazzi.- li salutiamo con un sorriso e loro fanno altrettanto.
-Perché Theo è arrabbiato?- domando non appena mi accorgo della faccia imbronciata del ragazzo.
-Ieri sera gli abbiamo strappato dalle mani il giocattolino per la notte.- spiega Samuel, sorridendo maleficamente.
-Fanculo Sam.-