25) L'effetto a catena

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-Mi sto ancora chiedendo cosa diavolo ci facessi tu con Aidan-
Ignoro il tono infastidito di mio fratello e continuo a camminare lungo i corridoi della Stanford, reggendo con un braccio un paio di libri e con l'altro la tazza fumante di caffè che sto sorseggiando con tutta calma.
-Allora? Mi dai una fottuta risposta o no?- insiste, indurendo sempre di più il tono della voce.
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo, non ho proprio voglia di discutere con lui in questo momento.
Ho già la testa piena di pensieri, non mi serve anche la preoccupazione infondata di James.

-Cosa c'è? Mi stai dicendo che non possa frequentarlo? Che non possa passare il mio tempo con uno che, tra l'altro, è pure un tuo amico?-
Lui mi rivolge un'espressione contrariata, per poi sospirare pesantemente. -Non ho detto questo, sto solo cercando di farti capire che Aidan non sia la persona migliore da frequentare.-
-E perché?- domando infastidita.
-Perché è irresponsabile, impulsivo e...problematico.-
Adesso mi incazzo veramente. -Problematico, James? Fai sul serio?- gli rivolgo un'occhiata dura e lui si ferma, facendo di conseguenza fermare me.
-Cosa c'è? Lo proteggi, ora? Non eri tu a dire che fosse un teppista egoista e immaturo?- mi riprende con tono di sfida, guardandomi male.
-Solo gli stolti non cambiano idea.- rispondo tranquillamente, facendogli cenno di riprendere a camminare.
-E sentiamo...cosa ti avrebbe fatto cambiare idea sul suo conto?-
-Ho passato del tempo con lui, James. Non posso dire di conoscerlo, perché non è così, ma ho capito che Aidan sia molto più di quella maschera che si tiene incollata al viso.-
-Oh, wow, è arrivata la psicologa Clark a capire tutto in due mesi.- ribatte con tono pungente.
-Senti, James...a me non frega nulla di quello che pensi, non ti devi preoccupare per me.-
James ride amaramente. -Ti ricordi quando invece ero io a dirlo a te?-
-È diverso: io non sto rischiando la vita, mentre tu sì.-
-Sai una cosa, Ollie? Arrangiati, ho cercato in tutti i modi di tenerti alla larga da lui, ma tu sei sempre la solita testarda. Si vede che ci devi proprio sbattere la testa, prima di capire con chi tu abbia a che fare.- mi rivolge un'ultima occhiata fredda, per poi girarsi e andarsene.
Rimango sorpresa dal suo comportamento, ma non ho il tempo di metabolizzare le sue parole che Sarah mi spunta davanti.

-Vi ho visti litigare.-
Sbuffo. -Lascia perdere, mio fratello è sempre stato fin troppo protettivo nei miei confronti.-
-Cosa è successo?- si sistema la tracolla della borsa e mi segue verso l'aula in cui abbiamo lezione tra circa dieci minuti.
-Niente di troppo importante: ieri mi ha vista in compagnia di Aidan e non ha gradito.-
Lei sgrana gli occhi. -Cosa ci facevi con lui? Fino a qualche giorno fa stavi piangendo e lo stavi maledicendo in tutte le lingue, dicendo di non volerlo più vedere, e ieri eri con lui?-
-Non era nei miei piani passare del tempo in sua compagnia, ma ti spiegherò tutto più tardi.-
-Cosa avete fatto?- domanda, rivolgendomi subito dopo un sorriso malizioso.
Le do una manata leggera sulla spalla, facendola ridere. -Non abbiamo fatto niente, Sarah.-
-Neanche un bacino?- domanda speranzosa.
-No, neanche quello.- alzo gli occhi al cielo.
-E cosa avete fatto, allora?-
-Abbiamo...parlato.- dico con tono confuso, rendendomi conto solo ora del modo in cui, anche se leggermente, si sia aperto con me.
-Cosa vi siete detti?-
-Abbiamo discusso sul fatto di quanto tu sia impicciona e curiosa.- ribatto sarcastica, guadagnandomi un'occhiataccia.
-Non sono impicciona, sono solo...-
-...curiosa.- finisco per lei.
-Va bene, va bene, tieniti pure i tuoi segreti.- mi sorpassa stizzita e si va a sedere in un posto libero, facendomi ridacchiare.

-E dai, non fare così.- mi accomodo vicino a lei, ma Sarah non mi bada nemmeno continuando a sfogliare il quaderno degli appunti.
-Abbiamo parlato di cose private, non posso spifferarti tutto.- cedo.
-Ok, hai ragione.- ribatte, girandosi verso di me.
-Hai scoperto perché i ragazzi hanno litigato la settimana scorsa?- le chiedo, sperando di poter cambiare discorso.
-Oddio, è vero! Non ti ho più aggiornata...in effetti sei sparita nell'ultimo periodo.-
-Non stavo un granché.- ammetto.
-Già. Colpa di Aidan, lo stesso per cui stai perdendo la testa.-
-Fottiti, Sarah. Allora, perché hanno litigato?-

Stringimi ancora un po' (Romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora