45) Cosa è successo?

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Aprile è alle porte e, con lui, sta tornando pure il caldo tipico della primavera californiana. Si sentono gli schiamazzi dei bambini e le risate dei ragazzi che tornano in spiaggia, per godersi i raggi caldi del sole.
Oggi, per esempio, ci sono ventuno gradi e noi ne abbiamo approfittato per venire qui al lido e rilassarci tutti insieme.
Stendiamo gli asciugamani sulla spiaggia morbida e mi accomodo su uno di essi, sistemandomi il cappellino di paglia che mi protegge il capo.

Aidan e Thomas ci raggiungono con il frigo portatile e lo aprono, prendendo una birra per ognuno di noi.
Si avvicina a me e si siede alle mie spalle, mostrandomi un sorrisetto sexy non appena si accorge che io lo stia fissando. I capelli scompigliati dal leggero vento e gli occhiali da sole abbinati al suo petto nudo mi incantano e lui mi fa un occhiolino, recuperando la crema solare dalla borsa.
Mi prende i capelli, dividendoli in due parti, e li sposta sul davanti, versandosi, poi, una piccola quantità di lozione sul palmo, iniziando a spalmarla, con dei rilassanti massaggi, sulla mia schiena.
Chiudo gli occhi e mi godo le sue piccole coccole, sorseggiando un po' di birra ghiacciata.
Aidan scende anche sotto la fascia del bikini ed io mi stendo in posizione prona, incrociando le braccia sotto alla testa, facendogli capire di star gradendo molto queste sue attenzioni.

Ridacchia e sale a cavalcioni sulla parte bassa della mia schiena, non schiacciandomi col suo peso, e continua a massaggiare la mia pelle, facendomi rischiare seriamente di addormentarmi.
-Aidan Adams che fa i massaggi sulla schiena di una ragazza, questa è una di quelle cose che mai avrei creduto di vedere in vita mia.- esclama sconvolto Tyler.
-Senza, soprattutto, toccarle il culo.- aggiunge incredulo Theo.
Nascondo un sorriso e non rispondo alle loro stupide provocazioni, al contrario, invece, di occhi blu.
-Il culo glielo tocco lo stesso, se voglio.- ribatte subito, dandomi un leggero schiaffo sulla natica.
Alzo gli occhi al cielo, per poi tornare e concentrarmi sui suoi polpastrelli morbidi che sfiorano le mi scapole. Rabbrividisco e lo sento sorridere, per poi abbassarsi sul mio orecchio.
-Ti piace?- domanda con tono malizioso.
Annuisco e gli faccio segno di continuare.

-Ci facciamo il bagno?- propone Theo, entusiasta.
Alzo la testa e lo guardo sconvolta.
-Ma sei pazzo? Fa ancora troppo freddo!- risponde indignata Amanda, esternando il mio pensiero.
Eh già...Amanda e Theo, in questi mesi, si sono avvicinati sempre di più ed ora non so con precisione se stiano insieme o meno, ma i comportamenti da fidanzati ci sono tutti. Theo è estremamente geloso di lei, anche se non lo vuole dare a vedere, e Amanda gli è sempre appiccicata. Theo sorride e si china sulle sue labbra, lasciandole un bacio. -E dai, fallo per me.- sussurra, facendola subito sciogliere.
-Ok.- risponde all'istante, con la faccia da pesce lesso.

Soffoco una risata, ma poi mi lamento nel momento in cui Aidan si alza e mi porge la mano.
-Coraggio, fiorellino, andiamo.-
-Ma c'è freddo.- piagnucolo.
Lui mi indica l'acqua. -Guarda! È già piena di persone immerse, questo vuol dire che non debba essere così fredda come pensi.- ribatte spigliato.
Sbuffo e afferro la sua mano, lasciandomi trascinare in piedi. Anche le altre, alla fine, cedono e così ci ritroviamo a camminare verso la riva.
I miei piedi entrano in contatto con l'acqua ghiacciata e sussulto. -Oh no, no e no, col cavolo che faccio il bagno.- incrocio le braccia al petto e mi giro immediatamente, pronta per tornare sul mio caldo e asciutto asciugamano. Qualcuno, però, non è d'accordo ed infatti mi prende in braccio, cominciando a correre in acqua e tuffandosi ignorando le mie grida di protesta.
-Oddio!- urlo quando ritorno in superficie, iniziando a tremare come una foglia. Aidan ride, ma poi smette all'istante quando gli lancio un'occhiata talmente assassina da spaventarlo.

Si avvicina cautamente a me, ma io continuo a fulminarlo con lo sguardo e lui prova a rivolgermi un sorriso dolce che, ovviamente, porta a sorridere pure me.
-Non so perché stia sorridendo, sono ancora furiosa con te.- metto in chiaro, incrociando le braccia dietro al suo collo nel momento in cui si accosta a me.
I suoi palmi agganciano le mie cosce e le porta sulla sua vita, facendomi stringere a lui, e poi mi prende per i fianchi, facendo toccare i nostri petti.

Stringimi ancora un po' (Romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora