19) Non se ne accorgerà nessuno

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Insapono, con cura, i miei lunghi capelli castani, per poi passare delicatamente la spugna su tutto il mio corpo. Prendo un respiro profondo e ripenso alla discussione che ho avuto questa mattina con i ragazzi. Forse ho esagerato, lo ammetto, ma odio il pensiero che Ethan veda in quel modo Aidan. Mi fa infuriare il fatto che, seppur lo conosca ormai da un bel po' di tempo, lo ritenga inferiore a lui.

Perché sì, Aidan vale mille volte Ethan.

Sospiro, per poi finire di sciacquarmi e uscire dal box doccia, avvolgendomi nel morbido asciugamano bianco. Tampono delicatamente le mie ciocche, per poi iniziare ad asciugarle con il phon. L'occhio mi cade sul telefono e sbuffo nel vedere le decine di messaggi che mi hanno lasciato i ragazzi e Sarah. Mi chiedono, più o meno tutti, dove sia finita e perché me la sia presa in quel modo. C'è addirittura un messaggio da parte di Ethan, in cui si scusa nel caso in cui mi abbia offesa in qualche modo. Possibile che nessuno capisca?

Continuo ad ignorare il display del cellulare, che si illumina all'arrivo di ogni nuova notifica, e procedo nell'acconciare i capelli in morbide onde, che mi cadono leggere sulle spalle. Eseguo una leggera skin care e idrato la mia pelle con la mia adorata crema alla mandorla. Indosso una tuta comoda e poi mi lancio nel letto, iniziando a studiare, e a recuperare, le ultime lezioni, a cui non ho dato l'importanza che avrei dovuto.

Devo riconcentrarmi sullo studio, basta distrazioni. Ho già perso troppo tempo dietro alle strozzate di Aidan e non posso permettermi di trascurare lo studio per degli stupidi litigi a cui, però, do troppa importanza.

L'ora successiva passa lenta e senza distrazioni, riesco a recuperare la ventina di pagine a cui ero rimasta indietro e riesco pure a superare una simulazione di test trovato su internet. Tra meno di dieci giorni ho il primo esame e sono abbastanza tranquilla, se non contiamo quello di matematica. Non so come farò per quell'esame, anche perché, senza l'aiuto di Sarah, non sarei stata in grado nemmeno di fare gli esercizi di prova lasciati dal docente. Matematica rappresenta, per me, un grande ostacolo, ma, se voglio laurearmi, devo riuscirci in qualunque modo.

Continuo a fare schemi, appuntandomi delle note ai lati della pagina e facendo approfondimenti con internet, fino a quando sento bussare alla porta. Alzo gli occhi al cielo, ma mi costringo ad alzarmi...d'altronde, non potrò evitarla all'infinito.

Cerco di stamparmi un sorriso in faccia e apro la porta ad una Sarah che entra inferocita nella stanza. -Si può sapere perché non rispondi ai messaggi? Ci hai fatto preoccupare!- strilla, facendomi sbuffare sonoramente.

-Non sono una bambina, ho quasi vent'anni. Non sapevo di dovervi informare su ogni mio singolo spostamento.- ribatto pungente.

-Il tuo atteggiamento è, però, quello di una bambina. Capisco tu possa essere arrabbiata con Ethan, ma perché non hai risposto a me? Volevo solo sapere se stessi bene e dove fossi...non mi sembra una cosa così fuori dal normale.- dice, arpionando le mani ai fianchi e guardandomi storto.

-Non ho voglia di parlare di questo. Se sei venuta fin qui solo per fermi la ramanzina, quella è la porta.- le indico l'uscita con il dito e lei sospira, avvicinandosi a me. -Mi spieghi cosa diavolo è successo?- mi chiede addolcendo il tono della voce. -Non è da te rispondere in quel modo alle persone.-

Lascio ricadere il braccio lungo il fianco e le faccio cenno di sedersi sul letto. -Non so cosa mi sia preso, ma...sentir parlare di Aidan in quel modo, da parte di un suo amico, mi ha fatta arrabbiare.- mi accomodo vicino a lei e congiungo le mani, iniziando a giocherellare con l'anello che porto all'indice. -Avrei fatto lo stesso per te, se una delle ragazze si fosse comportata in quel modo nei tuoi confronti.-

Sarah sorride. -Lo so, ma ti rendi conto che hai dato di matto proprio per Aidan? Quello di cui non ti importava niente e quello che hai sempre insultato, tu stessa, fino a pochi giorni fa?- fa un sorriso furbo e mi da un pugnetto amichevole sulla spalla. -Io lo ho sempre detto che un po' ti piaccia.-

Stringimi ancora un po' (Romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora