Lethal Beats

5. God, save me from her

...li dovevi vedere quando si ritrovavano dopo le guerre del cuore: lui l'accarezzava
sulla guancia e
l'universo non contava
più un cazzo.

Charles Bukowsky

S W A M I
🌺

Come si dimentica qualcosa? Quanto avrei voluto rispondere a questa domanda quando mi tormentava ogni giorno. La risposta è che non puoi dimenticare, niente e nessuno.
Nemmeno quando ci si odia, ci si dimentica.

«Vogliono delle birre al tavolo 32» bicchieri che sbattono tra di loro, «Swami» mi indica, «Vai tu e torna subito qui»

Mi posa sul petto in maniera poco delicata un vassoio con quattro bottiglie di vetro che per poco non si schiantano a terra. Riacquisto un pò di equilibrio e mi dirigo a passo spedito verso il numero del tavolo.

«Ecco a voi» sorrido cordialmente a quattro uomini di stazza il doppio della mia con la barba grigia e dei giubbotti di pelle con inciso un simbolo. Un odore nauseabondo di fumo e alcool mi fa salire un conato di vomito in gola.

«Dobbiamo tornarci più spesso qui» il piccolo sorriso mi si frantuma quando noto che tutti loro stanno guardando me e il mio corpo, ma se voglio restare a lavorare ancora qui, devo per forza mantenere la calma e concentrarmi solo sugli ordini che arrivano al bancone.
Mi hanno quasi licenziata per aver iniziato troppi litigi contro dei luridi vermi che tentavano di mettere le mani addosso alle ragazze del personale, me compresa.

Me ne vado velocemente sentendoli ridere alle mie spalle e lasciando che la vergogna stia alle mie spalle.

Torno al bancone degli alcolici, accidentalmente sbatto contro alcuni clienti e mi affretto a scusarmi prima di sorpassarli. Troppo rumore, troppe persone in questa sala. Che compleanno di merda.

🌸

«Ottimo lavoro»

Lana, la direttrice di questo pub ci fa i complimenti per la nostra ottima organizzazione in una serata alquanto difficile. È una ragazza di poco meno trent'anni, dirige questo posto solo grazie ai suoi genitori che le hanno dato la possibilità dopo che ha abbandonato gli studi all'ennesima bocciatura. Ha i capelli di colore rosso ramato con un taglio abbastanza corto per esaltare la sua frangia. Li tiene sempre legati in una coda bassa, lasciando fuori qualche ciuffo che le copre le guance.

Prevedo una terribile serata.

🌸

Sono seduta nel nostro spogliatoio con le gambe che penso vogliano arrendersi e cedere a causa del mio peso e la stanchezza.

Guardo l'orologio, le lancette segnano le 11.34 e il locale si è svuotato poco prima che cominciasse a piovere incessantemente. Prima le urla, il volume dei televisori, la musica riuscivano a coprire i tuoni all'esterno ma ora non c'è più niente di tutto questo perché il bar ha iniziato a svuotarsi rapidamente.

Do un'occhiata in giro, mancano ancora poche persone: il gruppo di motociclisti a cui ho portato le birre, una donna con il marito intenti a fumarsi una sigaretta e un altro tavolo risulta occupato. Non riesco a vederlo perché è nascosto da una colonna ma da quanto dicono le colleghe tra poco dovrebbero dare il conto e andarsene.

«Swami» squittiscono le due gemelle contemporaneamente.
Loro sono Phoebe e Ophelia, oppure Ophelia e Phoebe, devo ancora imparare a riconoscerle.
Lavorano in questo locale da prima di me e hanno più esperienza, ma non vedono l'ora di cambiare posto.