❝𝑃𝑢𝑟𝑝𝑙𝑒 𝑒𝑦𝑒𝑠 𝑓𝑢𝑙𝑙 𝑜𝑓 𝑙𝑖𝑓𝑒♡

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-SHUICHI'S POV-

"Urgh....." 

Apro lentamente gli occhi, e una forte luce mi abbaglia come se fossi appena uscito all'aria aperta dopo essere stato rinchiuso per anni a buio. Sbatto velocemente le palpebre per cercare di abituarmici mentre riprendo lentamente i sensi. Che mal di testa, mi sento devastato. Con cautela, poggio la mano sul mio capo. Appena comincio a sentire il tocco della mia mano, sento anche il soffice materasso su cui il mio corpo è poggiato.

"Sono...in camera di Kokichi?" 

Cerco di mettermi a sedere, e nel farlo capisco subito dove mi trovo, e avevo ragione. Sono in camera sua, sdraiato sul suo letto e cautamente posto sotto alle coperte. Come non riconoscere questo posto, è l'unico luogo dove ho provato un minimo di pace da tutto questo casino. A differenza del solito, però, Kokichi non era qui.

...Approposito di casino, cosa ci faccio qui? Ricordo chiaramente di essere andato da mio zio, e non posso dimenticare la sua confessione. Dopo averla sentita, però, non ricordo più nulla. Forse sono stato talmente male da svenire? Ma no. Se fosse così, sarebbe successo dopo che io abbia cercato di confrontarlo, e me ne ricorderei. Comincio a pensare che ci sia lo zampino di Kokichi dietro a tutto questo. Arriverà mai il giorno in cui mi dirà chiaramente cosa ha in mente? Sospiro e scuoto leggermente la testa. So che è ancora presto, ma vorrei davvero arrivare a farlo fidare davvero di me. 

Appena sono certo di poterlo fare, mi alzo in piedi. Sono ancora vestito come l'ultima volta che ricordo essere uscito da questo posto, perciò probabilmente mi è davvero successo qualcosa, e sarà pienamente un piano dell'unica persona che conosco riesca a manipolare ciò che vuole a suo piacimento. Beh, tempo di farsi spiegare tutto, manca molto poco e potrebbe diventare una routine, suppongo non troverò mai nessuno come lui.

Sono ancora debole, ma riesco comunque a camminare verso la porta: è chiusa, perciò mi avvicino per aprirla, ma prima che potessi farlo è qualcun altro dall'altra parte della porta ad aprirla per me.

"Uff, svegl- SHUICHIIIIIIII" -mi salta addosso il mio amante, facendomi cadere. Ora mi ritrovo seduto per terra, anche le sue ginocchia lo sono ma si trovano vicino ai miei piedi, il suo corpo leggermente spinto in avanti mentre mi incastra in quella posizione ponendo i palmi delle sue mani vicino ai miei fianchi.

"Finalmente, pensavo ti saresti svegliato molto prima, e invece mi hai fatto aspettare!!! Non si fa!! Ora mi devi delle scuse! Ma le accetto solo sotto forma di baci, nehe~" -mi sorride assottigliando gli occhi divertito. 

"E tu mi devi delle spiegazioni, non credi?" -gli chiedo in maniera retorica, assottigliando gli occhi ironicamente come per fargli comprendere che ho capito ne abbia combinata un'altra delle sue. Essere coinvolto con qualcuno come lui significa non avere mai un giorno di pace huh. Beh, ormai me ne sto abituando.

"Aw, non sei per nulla divertente!" -sbuffa lui, rialzandosi. Mi porge la mano per aiutarmi ad alzare, ma (ovviamente) è solo una finta; quindi, ridacchia e, con un espressione compiaciuta, si siede sul letto a gambe incrociate. "Beh, siediti pure, non è una storia lunga, ma ti assicuro che è interessante e il mio piano è super ingegnoso!!" -con convinzione, indica lo spazio vuoto sul letto vicino a lui, e io, dopo essermi alzato da terra, mi ci siedo.

"Allora, diciamo che mi fido molto del mio sesto senso, perciò, appena ho visto pochi secondi di quel video che abbiamo visto in macchina del dottore, ho cominciato a pensare un modo per spingere in un vicolo cieco quel traditore. Quindi, mentre tu eri così impegnato nel guardare il video, io mi sono messo a scrivere a due persone diverse in modo tale che ciò a cui avevo velocemente pensato sarebbe potuto andare a buon fine. Prima, ho scritto al dottore di guardare il telefono in quegli attimi in cui ci osservava tramite lo specchietto retrovisore: gli avevo scritto di fare una sosta veloce al suo ospedale per prendere una siringa e qualcosa che potesse far svenire qualcuno in maniera veloce, non sapevo esattamente cosa, ma tanto il dottore è lui, perciò ha capito subito cosa potesse usare! Con un messaggio seguente, gli ho scritto che c'era la possibilità di usare la tua emozionalità su questo argomento per trovare un modo per manipolare le circostanze e passare allo scacco matto. Fidandosi di me, ha accettato a usare quella siringa su di te quando gli avrei fatto l'occhiolino. Essendo dottore, è riuscito a farlo nel modo più subdolo possibile, ma anche io ho aiutato! Se ricordi, ti ho abbracciato, ma era perchè così potevo coprire te e ciò che lui stava facendo rimanendo nel mio solito personaggio. Avevo capito che quell'uomo, che è riuscito ad abbindolare pure una persona come me, non ci avrebbe lasciato andare così facilmente, perciò ho fatto in modo di svignarcela senza che lui potesse fermarci! E quale altro modo migliore c'è se non dare nell'occhio? Non vorrà mica essere scoperto così facilmente! E comunque mi sono comportato da saltarellino, perciò il suo egoismo e narcisismo lo hanno accecato talmente tanto che è arrivato a pensare io fossi felice delle sue azioni!! Hah, com'è patetico. Beh, sapevo che gli si sarebbe ritorto contro in ogni caso! Ed io ho sempre ragione~"-Mi sorride lui, avvicinandosi di poco a me.

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