Mi levo il camice bianco dalle spalle.
Appoggio un gomito contro alla scrivania, piegando la testa appena di lato per osservare maggiormente Aye che cerca di tirarsi su, dalla sedia a rotelle, con le sue stesse braccia.
Fa ancora fatica, ma è notevolmente migliorato dall'ultima volta.
Da quando ha ripreso a fare lezione online è anche meno fastidioso. Forse perché se la prende con i suoi studenti, invece che con me, ora.
Giocherello con la matita tra le dita, sorrido un po'.
«Prova a tirar su la schiena, Aye. Dovresti fare meno fatica, ma cerca di concentrare la forza sulle braccia. Anche se sono il tuo unico sostegno, d'accordo?»
Sbuffa.
Si appoggia con entrambe le braccia alle sbarre ai suoi lati, cercando di tirar su la schiena.
«Ho bisogno di aiuto, Akk. Mi fa male, troppo.»
Mi alzo.
Infilo le mani nelle tasche del pantalone.
«Prova ad immaginare che sei su una scogliera, ma stai per cadere giù. Ti sei riuscito ad aggrappare a una rientranza, sotto di te ci sono soltanto rocce appuntite. Vuoi sopravvivere, Aye?»
«Si, ma non -»
«Non dovevi rispondermi, Aye.»
Sospira.
«Un aiuto, per favore.»
Infilo le braccia al di sotto delle sue ascelle, cerco di tirarlo leggermente su.
Il suo viso mi si avvicina piano.
Gli occhi scuri mi fissano in silenzio, cerchiati da un'ombra altrettanto scura sembrano dirmi guardami.
E lo faccio, eh.
Lo guardo attentamente.
Trattengo persino il respiro, appena la punta del suo naso mi sfiora quando fa leva sul braccio destro per scendere definitivamente dalla sedia.
Si aggrappa maggiormente a una sbarra, abbassa un po' la nuca.
«Non credo di riuscire a resistere.»
«Io tra pochi secondi ti dovrò lasciare, Aye. Pensi di riuscire a resistere ancora un po'? Dobbiamo cercare di capire che tipo di resistenza hai, ora.»
«Non ho resistenza.»
Deglutisco.
«Ce l'hai, devi soltanto credere in te.»
Allento un po' la presa.
Intravedo le nocche delle dita sporgere oltre il dorso, il suo sguardo implorarmi di non lasciarlo.
Il problema è che se fai fisioterapia, dovrai andare incontro a un recupero che ti sfinirà mentalmente. La forma fisica è facile da recuperare, anche dopo un intervento come quello di Ayan, se non fosse che è testardo e crede di poter ritornare a camminare come una volta in meno di qualche mese, a quest'ora sono sicuro che non...
Si asciuga con una mano le gocce di sudore sulla fronte.
«Possiamo fare una pausa, se vuoi.»
«No, voglio continuare.»
«Ti serve una pausa.»
Lo aiuto a risedersi sulla sedia.
Si appoggia con la schiena, respirando profondamente ad occhi socchiusi.
«Stai migliorando ogni giorno, Aye. Non è facile, so che vuoi tornare alla tua vecchia vita, devi avere un po' più di pazienza.»
Prendo la sedia dietro la scrivania, l'appoggio davanti a lui.
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☽ 𝗼𝘅𝘆𝘁𝗼𝗰𝗶𝗻 ᵃᵏᵏᵃʸᵃⁿ
Fanfiction➯ ᴀᴋᴋᴀʏᴀɴ ➯ sɪᴅᴇ sᴛᴏʀʏ: ᴋɪᴍᴄʜᴀʏ / ᴡɪɴsᴏᴜɴᴅ ➯ ᴛʜᴇ ᴇᴄʟɪᴘsᴇ / ᴋɪɴɴᴘᴏʀsᴄʜᴇ / ᴍʏ sᴄʜᴏᴏʟ ᴘʀᴇsɪᴅᴇɴᴛ !ᴀᴜ ➯ ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀ ↳ 𝙇𝙚 𝙛𝙖𝙧𝙛𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙨𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙙𝙞 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙚 𝙨𝙥𝙚𝙘𝙞𝙖𝙡𝙞, 𝙖𝙣𝙯𝙞, 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙣𝙫𝙞𝙣𝙩𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙝𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙣...