𝗴𝗶𝘃𝗲 𝗵𝗶𝗺 𝗺𝘆 𝗮𝗹𝗹

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Afferro il guinzaglio dalla borsa, avvicinandomi al collare stretto intorno al collo di Plumcake.

Mi mancava così tanto.

Sono stato costretto a lasciarlo in clinica per quasi tre settimane, dopo che ha dovuto fare un intervento a causa di un'intossicazione alimentare.

Alzo un po' lo sguardo.

Wen sorride, si china verso Plumcake per accarezzarlo sulla testa.

«Adesso, è stabile. Ma stai attento a ciò che mangia, potrebbe essere intollerante a qualcosa e riavere lo stesso problema.»

Wen.

Capelli scuri color pece, labbra sottili e morbide, taglio degli occhi perfetto.

È ancora più bello, adesso che siamo alla soglia dei trent'anni.

Con quel sorriso contagioso che gli ricade dall'angolo della bocca, le mani piccole e le dita sottili tra cui tiene un peluche per cercare di mantenere fermo Plumcake.

Ci conosciamo da tutta la vita.

Abbiamo studiato assieme... siamo stati assieme, fino a due anni e mezzo fa.

È il veterinario di Plumcake da prima che iniziassimo a frequentarci, ma ancora mi fa strano dire che siamo rimasti "amici". La maggior parte delle volte non ci salutiamo mai durante i ritrovi con i nostri compagni di Università, perché siamo abituati a vederci mensilmente a causa di Plumcake, che c'ha sempre qualcosa, solo... mi fa strano.

Non siamo rancorosi, non...

Niente di niente, ecco.

Come se non fosse mai accaduto, ma è successo.

Abbiamo condiviso il letto, le vacanze, l'ansia degli esami... tutto.

«Vivi ancora alla villa, vero? Gli fa bene ricominciare a passeggiare un po', oltre al solito.»

Annuisco.

Plumcake scivola giù dal tavolino, con il muso mi tocca la coscia per richiamarmi.

Noto che tira indietro i capelli con una mano, prima di darmi le spalle.

«Non esitare a chiamarmi, mi raccomando.» Aggiunge, rivolto verso alcune carte. «E non devi pagarmi nulla, Akk.»

Annuisco con la testa.

«Krub, Hia.»

È poco più grande di me.

Ma...

Stringo il guinzaglio tra le dita, uscendo dal laboratorio con un sospiro.

Non sono più riuscito a riprendermi dopo la nostra rottura.

So che può sembrare scontato, ma per noi è stato facile mettere la parola fine alla nostra relazione.

Mi... ha tradito, con uno sconosciuto qualunque.

E dovrei essere ancora arrabbiato, ma io... non ci riesco, sul serio. Non posso portare rancore a Wen, non dopo aver condiviso la maggior parte della mia vita al suo fianco fin dal mio terzo grado.

Forse, è stato proprio questo a farmi capire che ero più abituato alla sua presenza e alla nostra relazione, che a ciò che una volta ci legava assieme.

«Non correre, Plumcake.» Lo ammonisco, stringendo un po' il guinzaglio e tirando verso di me, leggermente, quando ci prepariamo ad attraversare la strada appena compare il verde sul semaforo di fronte a noi. «Rimani senza cibo, eh. Non mi vedi da quasi un mese e sai solo... essere esigente!»

☽ 𝗼𝘅𝘆𝘁𝗼𝗰𝗶𝗻 ᵃᵏᵏᵃʸᵃⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora