𝗶𝗻 𝗼𝘁𝗵𝗲𝗿 𝘄𝗼𝗿𝗱𝘀, 𝘂𝗻𝘁𝗶𝗹 𝗶 𝗱𝗶𝗲

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Sorrido un po', apro la bocca quando la manina di Akk mi infila un biscottino all'oreo.

Gli lecco le dita sporche di briciole, cercando di avvicinarlo ancora a me.

Ma la sua mano sfugge, e ritorna a frugare nel sacchetto appoggiato sul suo stomaco, vicino la mia testa, dove sto semisdraiato.

Abbiamo finito di cenare poco fa, ma la mia fame non ha limiti durante questo fine settimana.

Ho sprecato molte energie, in effetti. Devo recuperare, ora.

«Come mai ti piacciono così tanto gli oreo?»

«A volte ci faccio colazione. Li ordino sempre da un sito americano, ma i classici sono imbattibili.»

«Hai provato quelli al cioccolato bianco?»

Annuisco.

Prendo la sua mano libera, me l'appoggio sul petto nudo.

Poco fa, dopo esserci lavati i denti abbiamo ricominciato a farci qualche coccola un po' spinta. Non mi dispiace, sia ben chiaro, ma avere conversazioni da domestic boyfriend è confortante.

Quando parli al termine del sesso, significa che c'è qualcosa che va in una relazione.

E con Akk, va tutto bene.

Mi piace.

«Ne ho un pacco nella credenza, se vuoi.»

«No, preferisco rimanere qui.»

Mi accarezza con le dita la fronte, sorride dall'alto.

«Che c'è?» Azzardo, un po' incuriosito.

«Domani mattina devo tornare a lavoro, pensavo... al fatto che non sarai nella solita stanza ad aspettarmi.»

Intravedo Dante avvicinarsi a me, zampettando fino al mio braccio.

Lo accarezzo piano, assieme ad Akk che fa lo stesso, rimanendo in silenzio per un po'.

È vero, non ci possiamo più vedere ogni giorno come quando facevo fisioterapia. Ma io non voglio demordere, perché vederlo per qualche ora, persino se sono stanco, mi è sufficiente.

«Mi abituerò ai tuoi orari e ti verrò a trovare più spesso di quel che pensi, non preoccuparti.»

Mi rendo conto che siamo ancora seminudi nel mio letto, senza aver fatto sesso.

Non devo pensarci.

Con le dita gratto il mento di Dante, che fa le fusa, ad occhi socchiusi, toccandomi il braccio con le zampette.

La mia pet therapy quotidiana è lui, se non ci fosse...

«Posso chiederti una cosa?»

«Si, certo.»

«Come mai hai un rapporto così stretto con il tuo fratellastro?»

«Ci siamo trovati, in un certo senso. C'è una strana connessione tra me e Sound, ma fin dal primo giorno. Credo che... sai, crescere con due genitori dello stesso sesso, ti possa aprire tanti orizzonti.»

«Dormite assieme?» Azzardo ancora, con una punta di ironia.

«L'ultima volta che son tornato a casa, si. È un fratellino un po' appiccicoso, ma gli voglio davvero bene. E... ha un ragazzo, immagino che tra poco andrà a convivere con lui.»

«E la tua mamma?»

«Lei... la vedo un po' meno spesso, perché lavora tantissimo.»

«Per tuo padre...»

☽ 𝗼𝘅𝘆𝘁𝗼𝗰𝗶𝗻 ᵃᵏᵏᵃʸᵃⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora