Poso il tappo della bottiglia sul tavolo, alzo un po' lo sguardo.
Li invidio.
Ogni singola volta che stanno di fronte a me, con le mani intrecciate e i sorrisi che si baciano, gli occhi che si cercano quando uno dei due comincia a sbadigliare, perché è notevolmente stanco i turni estenuanti di lavoro.
Li invidio da morire, cazzo.
Kim mi lancia un'occhiata, con le dita massaggia la spalla di Porschè, che sta appoggiato al suo collo, ad occhi socchiusi, quasi sul punto di addormentarsi.
Li ho invitati per una cena rapida, prima di lasciare andare Kim a fare il turno notturno.
Porschè dovrebbe rimanere qui, stanotte. Non gli piace dormire da solo a casa, ultimamente. E dato che io sono solo... ne ho approfittato per avere compagnia, ma non credo che ne avrò.
Sorrido un po'.
Verso il contenuto della bottiglia nel mio bicchiere.
«Puoi portarlo nella camera del secondo piano, ho già cambiato le lenzuola.»
Kim annuisce.
«Mm, si. Lo porto ora, così poi parliamo di una cosa.»
Lo guardo perplesso.
«Ti spiego poi, non ora.» Aggiunge rapido.
Ridacchio.
Conosco Kim da tantissimi anni, ormai.
Siamo entrati in ospedale assieme, soltanto negli ultimi tre anni abbiamo cominciato a collaborare per curare i suoi pazienti. Io faccio fisioterapia, sono una buona risorsa per il suo team, e dato che la paga non è niente male, ne ho approfittato.
Kim è... l'unica persona che mi è rimasta dal termine dei miei studi.
Ho alcuni amici, eh.
Soltanto che... quando cresci, diventa difficile riuscire a coordinare i vari impegni con gli altri.
È già più facile, come con Kim, accordarsi se si hanno orari simili.
Stanotte non ho il turno doppio, quindi posso riposare un po'.
Domani mattina, sicuramente dovrò portare Porschè al piano superiore dell'ospedale per fargli vedere – di nascosto – Kim nel loro stanzino segreto, prima di andarmene per iniziare le varie terapie con i pazienti della giornata. Anche lui, lavora con me, ma nel settore della sicurezza, che è una vera rogna per i giovani appena diplomati.
In ogni caso...
Sospiro.
Bevo un sorso dal bicchiere, lo rigiro tra le dita.
Appoggiando poi la schiena contro la sedia.
Sono un trentenne single che non ha nessuno che si prende cura di lui.
E invidio così tanto Porschè.
Kim è un fidanzato perfetto, cazzo.
È stato così fortunato a conoscere Porschè... si completano a vicenda, come se fossero un puzzle.
Credo di non aver mai visto nessuno così innamorato come Kim.
I sorrisi che gli spuntano sulle labbra quando è con Porschè... anche ora, che lo prende in braccio e lo porta in camera da letto, sapendo che non potrà rivederlo fino a domani pomeriggio, quando Porschè terminerà il suo turno, è strabiliante.
Mi alzo.
Apro la porta del bagno, prima di appoggiarmici contro con la testa.
Dopo essere tornato a casa dal turno, in ritardo, non ho fatto altro che pensare ad Ayan.
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☽ 𝗼𝘅𝘆𝘁𝗼𝗰𝗶𝗻 ᵃᵏᵏᵃʸᵃⁿ
Fanfiction➯ ᴀᴋᴋᴀʏᴀɴ ➯ sɪᴅᴇ sᴛᴏʀʏ: ᴋɪᴍᴄʜᴀʏ / ᴡɪɴsᴏᴜɴᴅ ➯ ᴛʜᴇ ᴇᴄʟɪᴘsᴇ / ᴋɪɴɴᴘᴏʀsᴄʜᴇ / ᴍʏ sᴄʜᴏᴏʟ ᴘʀᴇsɪᴅᴇɴᴛ !ᴀᴜ ➯ ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀ ↳ 𝙇𝙚 𝙛𝙖𝙧𝙛𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙨𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙙𝙞 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙚 𝙨𝙥𝙚𝙘𝙞𝙖𝙡𝙞, 𝙖𝙣𝙯𝙞, 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙣𝙫𝙞𝙣𝙩𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙝𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙣...