𝘁𝗵𝗲 𝗹𝗶𝘁𝘁𝗹𝗲 𝘁𝗵𝗶𝗻𝗴𝘀

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Sbuffo.

Cerco di scostare le braccia intorno al mio stomaco, con un sospiro.

Non sono un fottuto peluche.

«Sound... svegliati, Sound... per favore, mi soffochi...»

Mugugna qualcosa con "Win" e "dammi tregua".

Alzo un sopracciglio.

«Non sono il tuo ragazzo.» Aggiungo rapido, con un sorriso.

Poco prima di scostare piano il suo braccio, per sedermi con la schiena contro al muro.

Sono tornato a casa per due giorni, nella mia vecchia stanzetta.

Tra poco, è il compleanno di mia madre. Dobbiamo preparare la festa in giardino, la cena, invitare i suoi amici, prendere il regalo di anniversario del matrimonio con la madre di Sound.

Per fortuna, non devo fare la notte fino a settimana prossima. La cosa mi consola un po', anche perché ho bisogno di disastrarmi, dato che entro venerdì dimetteranno Ayan dall'ospedale.

Sa finalmente camminare senza l'uso delle stampelle, come aveva previsto Kim.

Ora sono io a non saper più camminare.

Fanculo a tutto.

Non voglio che se ne vada.

«Ho freddo, non tirare la coperta, Akk.» Borbotta Sound, ad occhi semichiusi con un braccio intorno al mio stomaco, come per abbracciarmi di nuovo. «Rimani qui, ancora un po'.»

«Ma non sono il tuo ragazzo.»

Ridacchio.

«Magari, ci fosse lui nel letto e non tu.»

«Questa è la mia vecchia cameretta, se scopi nel mio letto sei un fratello pessimo.»

Si appoggia con la schiena al materasso, sorride.

Appoggia un braccio sul viso, per cercare di coprirsi contro la luce del sole che sporge dalla tenda semichiusa della finestra.

La mia camera da letto è rimasta intatta, a parte il computer portatile della madre di Sound appoggiato sulla mia vecchia scrivania, che viene spesso qui a lavorare durante la settimana, non è cambiato nulla.

Le tende sono le stesse, le coperte profumano di pulito. Ci sono ancora delle foto del liceo appese sulla lavagnetta appesa dietro la porta.

Era il mio porto sicuro, soprattutto quando volevo studiare e non trovavo posto nelle biblioteche in Università.

Ho trascorso la prima notte con Wen qui.

La nostra prima volta.

Assurdo, eh?

«Non dirmi che ci hai scopato, per favore.» Ripeto sottovoce.

Sound mi lancia un'occhiata, cerca ancora di coprirsi il viso con il braccio.

«Il mio letto nuovo non è ancora arrivato, perciò... la mamma ha detto che potevo dormire con Win...»

«Sei un pervertito.»

Alzo le coperte.

«Ma almeno hai cambiato le lenzuola?»

Annuisce.

«E ti è piaciuto?» Azzardo.

Io e Sound non abbiamo segreti.

So che va a letto con Win, lo immaginavo. Per un ragazzo della sua età, è normale che voglia scoprire la sua sessualità fino all'ultima briciola, anche se speravo non lo facesse nel mio stesso letto.

☽ 𝗼𝘅𝘆𝘁𝗼𝗰𝗶𝗻 ᵃᵏᵏᵃʸᵃⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora