6, Imprevedibile

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Giovedì 23 dicembre 2021, ore 22:02, Amesbury, Wiltshire, Inghilterra, chalet della famiglia Malik.

Harry sedeva su una sedia disposta su una fiancata del tavolo. Le labbra di Louis transitavano sul suo addome, spostandosi verso l'alto, fin sotto al petto, e poi in basso, alla frontiera del ventre.

«Sto scoppiando» si lagnò a voce fioca, insinuando una mano tra i capelli del ragazzo. Aborriva quella molesta sensazione di pienezza che spingeva contro le pareti dello stomaco e svettava a scottare la gola.

«Devi solo digerire» rammentò l'altro, mantenendolo fermo dalla schiena.

«Che cosa sta succedendo?» interrogò Liam, stranito, accartocciando una smorfia che esprimeva tutta la sua perplessità.

«Ignorali, ti scongiuro» latrò Gemma, rimuovendo un piatto dalla tovaglia per riporlo nella lavastoviglie. «Fanno sempre così: quando a Harry si gonfia la pancia, Louis si comporta come se fosse gravido» spiegò, puntellando i pugni ai fianchi.

«Oh...» commentò l'amico, grattandosi la nuca con evidente imbarazzo. «Sì... insomma...»

«Puoi dirlo. Sono raccapriccianti» incoraggiò la ragazza.

«Fatti gli affari tuoi!» biasimò Louis col tono cantilenante e gli occhi sgranati.

«Ti piacerebbe diventare padre?» ficcanasò Liam, avvicinandoglisi.

«Sì... perché no» valutò l'altro, stringendosi nelle spalle.

«Liam!» sgridò Zayn, ingaggiando un'aria di sgomento che Harry ritenne spropositata.

«Era solo una curiosità! Rilassati» si risentì il ragazzo, dileguandosi in direzione della cucina.

Harry esitò per qualche secondo, confuso dalla scena imbastita dagli amici, finché non decise di infischiarsene. Lisciò la cucitura dell'indumento superiore con i palmi aperti e sorrise al marito, assestando la postura.

Portavano indosso i maglioni col ricamo di due renne che auguravano buon Natale, quelli che avevano sfoggiato lo scorso anno alla festa di Cory Roberts, quando avevano fatto l'amore per la prima volta. A Harry calzava più largo, e la trama gli si fondeva addosso, ma nessuno si arrischiò a farglielo notare.

Niall era in piedi, davanti alla portafinestra che affacciava sul giardino posteriore, a osservare i fiocchi di neve scendere dal cielo servendosi di una fretta e un'abbondanza imperturbabile.

I due coniugi lo raggiunsero, affiancandolo, ciascuno da un lato. Era impressionante che tra quelle mura albergasse tanto calore, quando al di là della lastra non si scorgeva un solo millimetro incolume dalla coltre bianca.

«Siamo proprio sicuri di voler uscire?» domandò il ragazzo, parlando a tutti e a nessuno.

«Certo che sì!» s'infervorò Zayn, approssimandosi a studiare anche lui lo spettacolo. «Questo è niente! Gli abitanti del posto hanno affrontato di peggio, posso garantirvelo».

«Sarà anche niente, ma le mie chiappe si surgelano al solo pensiero» ribatté Niall.

«Dio, siete così raffinati!» condannò l'amico con atteggiamento teatrale. «Dei viziati ragazzini di città che non sanno adattarsi agli imprevisti».

«Sì, sì» soffiò Louis, utilizzando un tono di sufficienza. Indirizzò uno sguardo alla volta lugubre del cielo e gettò un sospiro dalle narici. «Stasera qualcuno ci resterà secco, ve lo dico io».

«Basta con questi piagnistei!» vietò Nayeli, battendo le mani per esortarli a voltarsi. «Prendete le vostre giacche e andiamo. Su, su!» ordinò, sventolando le dita.

St. Mary Jane - The summer experience (PARTE 3) [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora